Pesci Piccoli 2, la recensione della seconda stagione della serie dei The Jackal

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Pesci Piccoli 2, la seconda stagione della serie tv dei The Jackal, è disponibile su Prime Video. Classificata tra le prime posizioni dei titoli più visti sulla piattaforma, è composta da 8 episodi dalla durata di circa mezz’ora. La serie è ideata da Francesco Ebbasta e Alessandro Grespan, anche co-sceneggiatori insieme a Alessandro Bosi e Mary Brugiati. Alla regia troviamo nuovamente Ebbasta e Grespan, affiancati da Danilo Carlani e Alessio Dogana. Nel cast di protagonisti compaiono nuovamente Fabio Balsamo, Ciro Priello, Aurora Leone, Martina Tinnirello e Gianluca Fru. Scopriamo insieme qualcosa di più su questo secondo capitolo di Pesci Piccoli.

Pesci Piccoli 2 – la recensione (senza spoiler) della seconda stagione della serie dei The Jackal

Questa seconda stagione, pur conservando elementi comedy e l’ironia che da sempre contraddistingue i The Jackal, assume toni più maturi e drammatici rispetto alla precedente. Ritorna la vita nell’agenzia pubblicitaria e il caos quotidiano che prevale in questi ambienti lavorativi, tra sfide contemporanee e richieste improbabili dei clienti. Questa volta, però, il focus si sposta maggiormente sui rapporti interpersonali e su un’esplorazione intima e introspettiva dei personaggi.

In ogni puntata, infatti, i protagonisti si troveranno alle prese con se stessi, con i propri traumi e le proprie fragilità, cercando – non senza fatica- di affrontarli e superarli. È il caso dell’episodio quattro. Qui Gianluca, a seguito di un’allucinazione, si ritrova in un’ambientazione simile al Fantabosco della Melevisione, riuscendo finalmente a capire cosa si cela dietro il suo atteggiamento spesso irritante nei confronti dei colleghi. Anche i legami sentimentali assumono un ruolo più centrale in questa stagione. Troveremo, infatti, alcuni dei protagonisti che si confronteranno apertamente con la natura dei propri sentimenti.

Tra sensi di colpa e il peso di un’eredità generazionale che impone di essere sempre all’altezza delle aspettative, i personaggi si sentiranno spesso smarriti, insicuri, in un chiaro rimando alla condizione esistenziale dei millennials.

Tra malinconia, citazionismo e autenticità

Anche in questa seconda stagione, come era già accaduto nella prima, non manca il citazionismo cinefilo e pop. Tra i riferimenti troviamo Titanic, Fight Club, Jurassic Park, 2001 Odissea nello Spazio, The Truman Show. Ma ci sono anche omaggi a programmi televisivi come la già citata Melevisione, o a canzoni iconiche del passato come Festival di Paola e Chiara. 

La seconda stagione alterna così uno sguardo malinconico al passato, in particolare alla fine degli anni ’90 e ai primi 2000, ad uno proiettato verso il futuro, con una dolceamara speranza.

In questo modo la serie riesce ad essere convincente e attuale, anche grazie ad una forte dose di realismo, che emerge non solo dalle situazioni rappresentate, ma anche nella caratterizzazione dei personaggi. La loro autenticità infatti diventa uno dei maggiori punti di forza della serie, rendendoli profondamente umani.

Conclusioni

In conclusione, Pesci Piccoli 2 è una stagione innovativa, romantica e malinconia, ricca di riferimenti alla cultura pop dei millennials. Pur virando maggiormente verso il dramma rispetto al primo capitolo, con più spazio all’introspezione e ai dialoghi intimi, riesce comunque a divertire grazie all’umorismo tipico dei The Jackal e a gag esilaranti.

Tra lacrime e risate, questa nuova stagione colpisce nel profondo anche grazie al forte realismo della caratterizzazione dei personaggi e delle dinamiche che li coinvolgono, con cui è facile empatizzare ed emozionarsi.

Consigliata non solo ai fan dei The Jackal, ma anche per chi cerca una visione genuina e appassionata, capace di far sentire gli spettatori vicini ai personaggi sullo schermo.

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