Intervista a Flavio Insinna: “Mi sono pentito di aver detto di no a Paolo Virzì. L’Eredità? Un viaggio quasi perfetto”

Flavio Insinna

Sarà Flavio Insinna a condurre le serate finali della XXXIV edizione di Musicultura il 23 e il 24 giugno allo Sferisterio di Macerata. Il conduttore succede a Enrico Ruggeri e anche a Fabrizio Frizzi che aveva presentato in passato ben nove edizioni di questo evento. Ad affiancarlo ci sarà Carolina Di Domenico, conduttrice dell’Eurovisione ed ex VJ di Mtv. Noi di SuperGuida TV abbiamo intervistato in esclusiva Flavio Insinna.

Intervista esclusiva a Flavio Insinna

Il conduttore si è mostrato molto disponibile e ha soddisfatto ogni nostra curiosità. Durante la conferenza stampa, Insinna guardava con ammirazione i giovani finalisti di questa importante manifestazione. Anche lui da giovane ha lottato per raggiungere i suoi obiettivi: “Mi emoziono quando penso oggi ai miei primi debutti. E guardando questi ragazzi penso ai sogni che avevo in tasca ma anche ai sacrifici che ho fatto. Non posso non empatizzare e fare il tifo per loro. E’ un mestiere difficile anche quello del cantante perché quando le cose vanno male ne risente anche la felicità umana”.

Flavio Insinna cita allora Gigi Proietti, il suo grande maestro: “Mi ripeteva sempre che lui insegnava il mestiere ma che non era responsabile dei successi o degli insuccessi dei suoi allievi”. La popolarità televisiva è arrivata grazie a Don Matteo. Flavio Insinna ha svelato un episodio che riguarda proprio il suo arrivo nella popolare serie, ideata da Enrico Oldoini: “Il mio arrivo nella serie assomiglia ad un film ed è legato al Maurizio Costanzo Show. Al mio posto come ospite era stato chiamato Rocco Papaleo con cui stavo facendo uno spettacolo insieme. Come sanno tutti, il Maurizio Costanzo Show ha rappresentato un punto di svolta nella carriera di molti. Papaleo non poté intervenire in quell’occasione e fui chiamato io. Enrico Oldoini era in sala perché aveva accompagnato Daria Vergassola che iniziava ad essere famoso. Maurizio Costanzo mi interpellò sulla trama dello spettacolo congratulandosi con me per la precisione con cui lo avevo raccontato e invitò la gente a venire a vedere lo spettacolo in teatro. Uscendo dal teatro, mi trovai davanti Enrico Oldoini che voleva il mio numero. Ho pensato che fosse un mitomane e invece era davvero lui. Dopo essermi venuto a vedere in teatro mi propose di fare l’attore protagonista di una puntata della serie Dio vede e provvede con Angela Finocchiaro. Ci siamo trovati bene a lavorare insieme tanto che fu lui stesso a raccomandarmi alla Rai per il ruolo del capitano Anceschi in Don Matteo. Enrico disse infatti: “Rispondo io di questo ragazzo perché sono convinto che farà benissimo questo ruolo”. Da quel momento è cambiata la mia carriera”.

Intanto dal 22 luglio, Flavio Insinna sarà impegnato con Techetechetè, in onda il sabato sera su Raiuno: “Non farò il conduttore, mi piace più l’immagine della porta girevole, dell’attore narratore che dopo 7-8 minuti che vedi e ascolti quell’intervista, quel duetto, quell’unplugged che non ricordavi entra e dice: ecco, a quel concerto poi è successo questo e il racconto riparte dalle nostre meravigliose teche”.

La prima puntata sarà dedicata a Gianni Morandi e a tal proposito il conduttore ci ha rivelato di essere rimasto colpito dal rapporto che il cantante aveva con l’allora moglie Laura Efrikian: “Ho visto cose che non mi ricordavo e che mi hanno lasciato a bocca aperta a livello di televisione e interpretazione. E comunque a guardare quello che facevano Morandi e la sua ex moglie Laura Efrikian negli anni anni Sessanta-Settanta… si erano inventati già tutto, altro che i reality, social e TikTok”.

Durante la conferenza stampa, Flavio Insinna ha dichiarato di aver detto più no che sì nella sua carriera. Il conduttore però non ha nessun rimpianto: “Penso che se avessi accettato determinate proposte avrei potuto godere di un notevole benessere economico senza però potermi riconoscere allo specchio. In questi anni ho notato lo stupore negli occhi dei dirigenti della Rai quando ho rifiutato delle offerte di lavoro. Penso che alla fine ci sia posto per tutti e che se una persona è utile sono gli altri a farsi vivi. L’unica volta in cui mi sono pentito di aver detto di no è stato quando Paolo Virzì mi aveva chiamato per un suo film. Era il 2006 ma ero impegnato con la conduzione di Affari tuoi”.

La giornata è stata segnata dalla scomparsa di Silvio Berlusconi. Anche Insinna lo ha voluto ricordare: “Quando c’è una morte di mezzo ci si ferma e si lascia passare del tempo. Questo è quello che mi ha insegnato la mia famiglia. Avendo lavorato per un anno a Mediaset ne La Corrida, ho avuto la fortuna di incontrare lui e il figlio Piersilvio, persone molto garbate”.

In conclusione, abbiamo chiesto a Insinna di fare un bilancio di questa stagione de L’eredità. Il game show ha ottenuto ottimi risultati in termini di ascolti e il conduttore non può che essere soddisfatto: “Non smetterò mai di ringraziare il direttore Orfeo e Carlo Conti che mi diedero la benedizione per la conduzione del programma. In questi anni sono riuscito a creare un bel legame con il pubblico. Sono felice nel sapere che anziani, persone sole, coppie, famiglie, bambini, malati in ospedale, seguano il programma”.

Una soddisfazione a metà quella di Insinna visto che è subentrato al suo amico Fabrizio Frizzi, venuto a mancare cinque anni fa: “Sono arrivato a L’Eredità quando Fabrizio è venuto a mancare e pertanto non ci potrà mai essere una felicità piena. Lo oserei definire piuttosto un viaggio quasi perfetto. Il camerino è rimasto come Fabrizio lo aveva lasciato, sobrio e semplice. Il suo sorriso mi accompagna tutti i giorni. Basta che alzo gli occhi prima di entrare in studio per rendermi conto che lui è con me”.

Nessun accenno invece alla sua riconferma o meno al timone del programma. Non resterà che attendere la presentazione dei palinsesti autunnali, in programma il prossimo 7 luglio a Napoli.

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