Emma Corrin darà il volto a Lady D per la serie tv su Netflix che racconterà la storia della Regina Eleisabetta

L'attrice Emma Corrin

Diana Frances Spencer, conosciuta anche come Lady Diana, Lady D (in Italia) e come Lady Di (nel Regno Unito), è stata dal 1981 al 1996 consorte di Carlo, principe di Galles, erede al trono del Regno Unito.

Dopo il divorzio dal coniuge, mantenne il titolo di Principessa di Galles, ma senza il trattamento di Altezza Reale, rimanendo membro ufficiale della famiglia reale come madre del futuro erede al trono, fatto verificatosi per la prima volta nella storia della famiglia reale britannica.

Lady D, la storia di una principessa triste dal matrimonio con Carlo alla tragica morte

Lady D era nata a Sandringham, il 1º luglio 1961 e ha perso al vita a Parigi, il 31 agosto 1997 nel tragico incidente automobilistico sotto il tunnel del Pont de l’Alma a Parigi, insieme con il suo compagno Dodi Al-Fayed, quando la loro Mercedes, guidata dall’autista Henri Paul, si infrange contro il tredicesimo pilastro della galleria.

Ecco chi sarà Lady Diana per la serie tv su Netflix

Netflix si prepara ad accogliere la serie tv ispirata alla vita della Regina Elisabetta, dove la Principessa del Galles, Lady D, avrà un ruolo principale. Svelato il nome dell’attrice che darà il volto a Diana, a partire dalla quarta stagione. Si tratta di Emma Corrin, un’attrice britannica nata nel 1995 e semi-esordiente (al suo attivo ha solo un piccolo ruolo in una serie).  Gli episodi dedicati a Diana si vedranno a partire dal 2020.

Lady D dalla fine del suo matrimonio ai nuovi amori, fino all’impegno per il sociale

Dopo il divorzio dal Principe Carlo, Lady D ebbe altri amori, mantenne il suo appartamento nel lato nord di Kensington Palace, e inizio a frequentare uno stimato cardiochirurgo di origine pakistana, Hasnat Khan, identificato da molti dei suoi amici più cari come “l’amore della sua vita”.

La storia durò per quasi due anni, prima che Khan mettesse bruscamente fine al rapporto., a causa della visibilità a cui era sempre sottoposta la Principessa costantemente inseguita dai paparazzi e dalla stampa.

Dopo questa travagliata storia Diana aveva incominciato a vedere Dodi Al-Fayed, figlio di Mohamed Al-Fayed, che aveva invitato la principessa a trascorrere l’estate con lui come sua ospite.

L’estate, l’ultima della sua vita, la trascorse infatti insieme con i figli, nella sua villa nel sud della Francia. Mohamed Al-Fayed comprò per l’occasione uno yacht di 60 metri da diversi milioni di sterline, il Jonikal, su cui far divertire Diana e i suoi figli.

Lady D e il suo impegno per il sociale

A partire dalla metà degli anni Ottanta la principessa di Galles divenne madrina di un numero sempre maggiore di enti di beneficenza.
Come principessa di Galles, e secondo il protocollo reale, Diana era tenuta a fare regolari apparizioni pubbliche in ospedali, scuole e altre strutture, partecipando a innumerabili eventi per raccogliere fondi, ben 191 nel 1988 e 397 nel solo 1991.
La principessa sviluppò un forte interesse per alcune cause tradizionalmente ignorate dal resto della Famiglia Reale, tra cui l’AIDS e la lebbra.

Fu un’instancabile operatrice benefica, visitando malati in tutto il mondo, appoggiando campagne per la difesa degli animali, sulla prevenzione dell’AIDS e contro l’uso di armi contro l’umanità.Ricoprì il ruolo di madrina e portavoce per numerose associazioni benefiche che lavoravano con i senza tetto, i giovani, i tossicodipendenti e gli anziani, nonché presidente, dal 1989, del Great Ormond Street Hospital for Children di Londra.

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