Edoardo Costa nel film “Leggende Metropolitane”: “Bisogna produrre film, anche indipendenti come questo. Attori di Vivere nei reality? Se serve a rilanciarli ben venga”

Edoardo Costa Leggende Metropolitane intervista

“Leggende Metropolitane”, film d’esordio di Stefano Meloncelli, già regista di oltre 200 videoclip musicali di artisti della scena rap, tra i quali Gue Pequeno e Vacca, da fine gennaio sarà nelle sale cinematografiche e successivamente in onda su Amazon Prime Video. Nel cast troviamo: Diego Paul Galtieri, Mattia Travaini, Fabrizio Marchegiani, Edoardo Costa, Carlo Sortino, Chiara Pollicino, Marco Claudio Pira attore nonché produttore del film, Dario Nicoli, Papa K Mensah, Jennifer Fumasoni, Mario Bartilucci e Altin Preleci.

Prodotto da SnobLab a.c. in coproduzione con James Dean Movie e Portorico MNGMT, il film è una vera e propria favola urbana degradata che mette in discussione i pregiudizi sugli “ultimi”, e che oscilla tra verosimiglianza e assurdità, ambientata in una periferia del nord Italia. Al centro della trama troviamo tre amici emarginati sociali che si ritrovano in un bar di periferia del nord Italia in cerca di riscatto. Noi di SuperGuidaTv abbiamo assistito alla prima del film a Milano. In quell’occasione abbiamo avuto il piacere di intervistare l’attore Edoardo Costa che nel film interpreta Mario.

Edoardo Costa Intervista all’attrezzatura del film “Leggende Metropolitane”

Edoardo Costa, protagonista di “Leggende metropolitane”. Qual è stata la leggenda metropolitana che ha accompagnato la sua vita la sua carriera?

“La mia vita è una leggenda metropolitana. Sono cresciuto in periferia però, ho vissuto nelle grandi città del mondo e anche nelle periferie della grandi città come Parigi, New York. Mi sento un po’ parte di queste leggende metropolitane, di quello che succede dietro le quinte”. 

Cosa ha in comune con il suo personaggio e cosa le è piaciuto del suo ruolo?

“Il personaggio di Mario è divertente perchè, ironico, si finge miliardario, cerca di prendere in giro questi ragazzi cercando di sfruttarli, però poi impara delle lezioni. Ogni evento, ogni incontro ha qualcosa che ti aiuterà a crescere, ad imparare una lezione, a migliorarsi. Lo dico a tutti, perchè poi le persone vivono pensando: “Perchè è successo questo? Perché non ho fatto così?”. Quello che succede, che magari all’apparenza, viene reputato negativo, ha sempre un risvolto positivo. Un fine ultimo che è quello di far crescere. Mario, il mio personaggio in questo film, è abbastanza grottesco, però è divertente, ironico, e alla fine impara la sua lezione di vita e si avvicina a questi ragazzi che all’inizio cercava di sfruttare”. 

È senza dubbio una sceneggiatura che si presta molto anche a una tournée teatrale.

“Sicuramente ogni libro si presta per un film, ogni film si presta per una tournée teatrale. Volentieri se ci sarebbe qualcosa di interessante. Io non sono un grande amante del teatro come attore, amo vederlo, meno farlo. Preferisco i set cinematografici, televisivi, però devo dire che si presta per uno spettacolo incredibile”. 

Lei è stato protagonista della scena televisiva e cinematografica italiana e non solo. Tutti la ricordiamo nel ruolo che le ha dato il successo con Vivere. Come vede il fatto che in Italia non si girano più soap come quelle ma vengono importate dall’estero?

“In Italia si è sempre importato tutto. Prima le soap opera erano un punto di riferimento per tantissime persone. Ho partecipato a tante soap opera. Prima di Vivere, avevo già fatto Un posto al Sole, poi ho fatto Beautiful. Quello in Vivere è stato sicuramente il personaggio, l’eroe romantico della soap opera, e che nessuno si aspettava potesse riscontrare di questo enorme successo. Oggi c’è un momento di passaggio, un momento cambiamento. Vediamo cosa succede. Io sono molto più per i film, per il cinema, per le serie televisive. L’Italia ha bisogno che si ricominci a produrre film, soprattutto film indipendenti come “Leggende Metropolitane”. Bisogna dare spazio a visioni diverse. Io sosterrò sempre i film indipendenti, oltre che i film importanti. Difenderò sempre il talento e queste realtà che sono meravigliose”. 

Ultimamente gli attori di Vivere stanno tornando sulla scena grazie ai reality. Anche lei fu protagonista di uno. Secondo lei è comunque un buon rilancio?

“Devo dire che ho sentito che alcuni attori di Vivere come Davide Silvestri, Beatrice Luzzi hanno preso parte ai reality e che hanno avuto un loro ritorno. Non sono un fan dei reality, ne ho fatto uno io molti anni fa. L’ho fatto come passaggio per staccarmi dal personaggio che avevo in Vivere, e iniziare altri progetti che stavo affrontando. In quel reality, La Fattoria, in Brasile, volevo far vedere un po’ più la persona che il personaggio. Mi è servito come stacco. Ben vengano se i personaggi possono rinascere in un reality, soprattutto qui in Italia va bene”.

Progetti futuri? C’è un sogno nel cassetto? Cinematografico o televisivo perché no?

“Tanti progetti, in Italia stanno uscendo due film che ho girato all’estero, quest’anno arriveranno in Rai: “Christmas in the Caribbean” dove sono protagonista insieme a Elizabeth Hurley, ma anche il film “The Island” con Michael Jai White. Il primo è una commedia romantica il secondo un film d’azione, che è ancora al numero uno della classifica. Lo porterò agli Oscar 2024, sarò onorato. Ho diversi progetti in Inghilterra, ho due film: produzione americana e produzione brasiliana, che si gireranno in portoghese, una parte del film si girerà in Italia. Ho una bellissima piattaforma che parla un po’ della mia trasformazione, che si chiama The Change, su cui sto puntando molto, proprio per andare più in profondità su cose della vita, e sul servire le persone, con tanti strumenti che hanno aiutato me. Oggi spero di poter fare tanti bei film anche in Italia, e magari portarli all’estero come il nostro film di Garrone che è candidato all’Oscar 2024″.

Video – Intervista all’attore Edoardo Costa

 

La trama del film “Leggende Metropolitane”

Edoardo Costa, nella parte di Mario, cerca di truffare tre amici in cerca di riscatto. I protagonisti sono Gigi (Diego Paul Galtieri), pigro e affascinante falso invalido, Sandro (Mattia Travaini) nervoso impiegato del Comune e Chico (Fabrizio Marchegiani), un bidello con problemi personali e relazionali che passano la maggior parte delle loro giornate al bar del paese tra partite a carte e chiacchiere tra amici. Con loro Giusy (Chiara Pollicino), una donna che non riesce ad avere una relazione amorosa stabile e Tini (Papa K Mensah), affascinante ed elegante spacciatore extracomunitario. Mario, falso miliardario, porterà una scossa nelle loro vite ma finirà per essere coinvolto e trascinato nella loro mondo. Nel cast anche Marco Claudio Pira nel ruolo di Marietto, Dario Nicoli interpreta il personaggio di Succhino e Carlo Sortino nei panni di Franco, il proprietario del bar.

Chi è il regista di “Leggende Metropolitane” Stefano Meloncelli

Stefano Meloncelli, nato a Milano e cresciuto a Varese, come regista ha diretto più di 200 clip musicali per numerosi artisti della scena rap, tra i quali Gue Pequeno, Babaman, Vacca, G. Nano, Lanz Khan, DJ Dropsy, Maxi B, Sinplus e tanti altri. Ha collaborato anche al video di “Street code” di EnMiCasa con il rapper statunitense B-Real, nella colonna ufficiale del film Fast and Furious – Solo parti originali. Stefano, attivo anche come rapper aka Melo, è direttore creativo dal 2012 dell’etichetta indipendente Snob Music.

Il trailer del film

Intervista video

 

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