Il Commissario Ricciardi: cast e trama episodio 1x1

Il Commissario Ricciardi è una serie televisiva italiana tratta dalla famosa saga di romanzi gialli scritti da Maurizio de Giovanni. La trama ruota attorno al personaggio di Luigi Ricciardi, un commissario di polizia che vive a Napoli negli anni '30, durante il periodo del fascismo. Ricciardi è un uomo introverso e solitario, che possiede una straordinaria abilità: può vedere l'ultimo pensiero delle persone appena morte, il loro "pensiero finale". Questo dono (o maledizione) lo tormenta, ma gli permette anche di risolvere casi complessi e misteriosi. Il commissario è affiancato dalla sua squadra, composta da figure come il suo fedele assistente, il brigadiere Maione, e il suo superiore, il questore. La serie esplora non solo i casi polizieschi, ma anche le dinamiche sociali e politiche di Napoli in quel periodo, mescolando dramma, mistero e riflessioni sulla condizione umana. Oltre agli aspetti investigativi, la trama si intreccia con la vita privata di Ricciardi, inclusi i suoi sentimenti non ricambiati per la giovane cantante Livia, e la sua lotta con il proprio destino.

Siamo a Napoli, marzo 1931, sotto un inverno rigido che grava sulla città. Luigi Alfredo Ricciardi è un commissario della Regia Questura, uomo taciturno e segnato da un dono inquietante: quando qualcuno muore una morte violenta, lui ne vede l’immagine e ne ascolta l’ultimo pensiero. In questa puntata viene trovato morto all’interno del camerino del prestigioso Teatro di San Carlo il celebre tenore Arnaldo Vezzi, artista di fama mondiale e persona influente. L’omicidio, compiuto poco prima di una rappresentazione, colpisce subito l’opinione pubblica per la sua brutalità. Ricciardi, affiancato dal fedele brigadiere Raffaele Maione, comincia a ricostruire la vittima, il suo carattere e i rapporti con chi gli stava vicino. Incontra anche la moglie di Vezzi, Livia Lucani, ex cantante dai grandi palcoscenici, che si cela dietro un’apparente compostezza. Tra interrogatori del personale teatrale, scoperte sul passato del tenore e tensioni personali, Ricciardi cerca di dare un volto all’assassino. Grazie al suo “dono” percepisce l’ultimo pensiero di Vezzi e mette insieme indizi che conducono a una soluzione ma alla fine Ricciardi, pur risolvendo il caso, resta con il peso della solitudine e della sua condizione speciale: vedere ciò che gli altri non possono.