Caso Mietta, Il Codacons interviene contro Selvaggia Lucarelli: “Ha costretto Mietta a rinunciare al diritto alla privacy”

Mietta - Ballando con le Stelle Codacons e Selvaggia Lucarelli

Dopo la puntata di sabato scorso di “Ballando con le stelle” non si fa altro che parlare del caso Mietta. E’ bastata una domanda da parte di Selvaggia Lucarelli per far esplodere una vera e propria bomba mediatica che ha finito per coinvolgere virologi e opinionisti. Anche il Codacons è intervenuto presentando un esposto al Garante della Privacy e al CDA Rai. Noi di SuperGuida TV abbiamo raccolto in esclusiva le dichiarazioni dell’ufficio stampa del Codacons Stefano Zerbi che è voluto intervenire per dire la sua.

Caso Mietta, Il Codacons interviene contro Selvaggia Lucarelli: le parole di Stefano Zerbi

Premettendo di essere favorevole al vaccino, Stefano ha voluto chiarire quanto è successo: “Abbiamo sempre stimato Selvaggia Lucarelli, donna intelligente e sagace, ma in questo caso si è passati da una campagna d’amore nei confronti del vaccino ad una campagna d’odio contro chi non si vaccina. Per noi si tratta di un atteggiamento intollerabile su cui non possiamo tacere. Ciascuno di noi vanta una libertà di scelta. Ci sono persone che rifiutano di vaccinarsi per paura e altre che non possono vaccinarsi per motivi di salute riconducibili a patologie. Ricordiamo che i vaccini non sono caramelle ma farmaci e, come tali, possono presentare come conseguenza delle reazioni avverse diverse da individuo a individuo”.

Il portavoce del Codacons ha poi definito una demonizzazione l’atteggiamento tenuto da Selvaggia Lucarelli: “Il suo comportamento è stato grave e non è tollerabile. Mietta è stata criminalizzata per essere risultata positiva al Covid. Così è stato fatto un danno alla campagna vaccinale lanciando un messaggio negativo, divisivo, che non va nella direzione di convincere le persone a vaccinarsi. Selvaggia ha dipinto Mietta come una novax anche quando la cantante ha spiegato di non essere contraria al vaccino ma di non aver potuto farlo per motivi sanitari. Nonostante questa spiegazione, Selvaggia ha ribadito il suo pensiero dicendo che Mietta stava mentendo. Selvaggia Lucarelli ha confuso un no-vax con un non vaccinato. Lei ha messo tutti e due sullo stesso piano laddove invece un novax è colui che a priori è contrario al vaccino mentre un non vaccinato è chi pur essendo favorevole al vaccino non può farlo per motivi di salute. La sua posizione è indifendibile. Lei ha violato la privacy di Mietta chiedendole in diretta tv e davanti a milioni di spettatori se aveva fatto il vaccino”.

Il Codacons ha presentato un esposto al Garante della Privacy contro Selvaggia Lucarelli. Il portavoce ha voluto chiarire che l’esposto si è reso necessario anche per tutelare Mietta che ha dovuto rinunciare alla propria privacy spiegando in un comunicato di avere dei problemi di salute che le impediscono la somministrazione del vaccino: “Selvaggia Lucarelli, con le sue numerose storie su Instagram, ha in un certo senso costretto Mietta a rinunciare al proprio diritto alla privacy per difendersi dagli ingiustificati attacchi ricevuti. Nelle storie pubblicate sui social di qualche giorno fa, la Lucarelli ha ripreso delle dichiarazioni rese da Guglielmo Mariotto e Pierluigi Diaco da Mara Venier durante “Domenica In”. Loro asserivano che Mietta non avesse potuto rispondere in diretta tv perché la sua decisione di non vaccinarsi non era stata condivisa con i suoi familiari. Selvaggia Lucarelli ha scritto invece che la decisione di Mietta di non vaccinarsi non era condivisa dalla famiglia. C’è una differenza sostanziale. Spero che sia stato un errore di interpretazione fatto da parte sua in buona fede perché in caso contrario sarebbe un comportamento assai grave e censurabile nelle sedi opportune”.

Il Codacons in questi anni ha anche difeso nelle aule giudiziarie Selvaggia Lucarelli dalla gogna mediatica di alcuni gruppi Facebook. “Ci troviamo in una una situazione paradossale – racconta il portavoce del Codacons – perché Selvaggia ha promosso questa gogna mediatica e stavolta i ruoli si sono invertiti. Mietta non poteva mettere a rischio la salute degli altri concorrenti anche perché i controlli sono regolari e tutti vengono tamponati ogni settimana”. Poi replica a Burioni: “E’ assurdo che sia intervenuto su questa questione. Trovo indegno che un medico chieda ad un libero cittadino di rendere pubblica la propria cartella clinica. Dal punto di vista legale non si può fare ed è soprattutto immorale dal punto di vista etico”.

Il Codacons chiede pertanto che la Rai prenda dei provvedimenti urgenti per quanto accaduto nel corso della puntata affinché vengano tutelati i concorrenti che in primis sono cittadini. Il portavoce del Codacons ci ha poi svelato che in questi giorni sono state raccolti numerosi reclami da parte dei telespettatori: “Su questa vicenda ho notato molto interesse da parte dei cittadini. Ci spiace molto che a Mietta le sia stata augurata la morte. Ha ricevuto minacce terribili”.

Il portavoce del Codacons si sente di difendere la stampa: “Il caso mediatico è stato sollevato da Selvaggia Lucarelli. Per giorni ha pubblicato storie sui social mettendo in dubbio la buona fede di Mietta. La Rai ha avuto un danno dal suo atteggiamento perché è passata come un’azienda “leggera” dal punto di vista dei controlli sanitari. Pur avendo pubblicato il giorno successivo un post in cui faceva menzione della scrupolosità della Rai vorrei dire a Selvaggia che comunque il dubbio in diretta l’ha sollevato. Mi è sembrata una vera barbarie, una brutalizzazione di una persona che non ha fatto nulla di male e che non ha commesso nessun reato”.

Il portavoce del Codacons svela un inedito retroscena: “Ieri, nelle sue storie Instagram, Selvaggia Lucarelli ha definito il Codacons una banda di pagliacci e clown da circo perché abbiamo osato criticarla. Peccato che la stessa Lucarelli negli anni si sia più volte rivolta proprio al Codacons per ottenere aiuto contro haters e gruppi vari che la attaccavano sul web e social network, e ci abbia in numerose occasioni fornito materiale per azioni legali e denunce varie. Evidentemente quando dovevamo intervenire in sua difesa, non eravamo poi così clown…. Ovviamente conserviamo copia di tutte le comunicazioni avvenute tra l’ufficio stampa del Codacons e la Lucarelli, ma non le renderemo pubbliche perché per noi la privacy, così come la salute, sono prerogative da tutelare sempre e comunque. A differenza di qualcun altro…”, ha concluso Stefano Zerbi.

Intanto, proprio in un’intervista a noi rilasciata qualche giorno fa, Milly Carlucci ha voluto fare chiarezza sulla vicenda spiegando che Mietta è in regola e che la gogna mediatica è stata anche una responsabilità dei giornalisti che hanno preferito soffiare sul fuoco delle polemiche.

Cosa succederà nella puntata di sabato? Mietta tornerà in gara?

4 Commenti

  1. Nonostante la Selvaggia Lucarelli mi sia antipatica,questa volta le do’ ragione.Mietta doveva dire prima alla produzione che non era vaccinata per motivi di salute,esibire il certificato medico , come avrebbero richiesto alle persone normali (per normali intendo i poveri mortali come me).

  2. Ricordo a questo paladino difensore dei poveracci (di spirito) che soltanto il green pass è obbligatorio e non il vaccino. La sig.ra Lucarelli anche stavolta ha perso una grande occasione: ZITTIRSI!!!!

  3. Il problema è che chiamano una che non vale niente, una donna che ha dei problemi di vita, che si permette di dire e fare senza la competenza, non sa fare niente, non rappresenta nessuna intellettualità, sa solo dire cattiverie e stronzate.

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