TrigNo da Amici all’EP “A un passo da me”: “Maria De Filippi mi ha insegnato il senso del lavoro. Sogno un duetto con Loredana Bertè. Sanremo? Mi piacerebbe molto, anche fare cinema” – Intervista Video

TrigNo

TrigNo, all’anagrafe Pietro Bagnadentro, è il vincitore della categoria canto di Amici 2025. Il giovane artista ha da poco pubblicato il suo EP dal titolo “A un passo da me”. Noi di SuperGuidaTv lo abbiamo intervistato proprio nel giorno dell’uscita e con lui abbiamo parlato del momento d’oro che sta vivendo grazie alla sua passione: la musica, ma anche del suo rapporto con Chiara e dei consigli che gli ha dato Maria De Filippi. Eco di seguito la nostra intervista a TrigNo.

TrigNo, da Amici all’EP dal titolo “A un passo da me” – Intervista video

Benvenuto a TrigNo, reduce dal successo di Amici. Pietro, è uscito questa notte il tuo EP dal titolo “A un passo da me”. Suona molto personale questo titolo. raccontaci un po’ cosa significa per te “A un passo da me”.

“Mi piace averlo chiamato così perché “A un passo da me” prende il nome da un brano dell’EP, che è il primo che ho pubblicato da Amici, e tratta un po’ di essere A un passo da quello che voglio essere veramente, cioè un artista. Adesso che ho il mio disco in mano, fisico, mi sta arrivando quella concezione lì, di me stesso e quindi sono contento e vediamo cosa succede, vediamo se questo ultimo passo va bene o male, però spero che vada bene”.

All’interno di questo EP c’è una canzone che è diventata un po’ il simbolo del tuo percorso, che è Maledetta Milano. Ci racconti com’è nata?

“È nata in studio, ci stavamo lamentando un po’ della frenesia di Milano e dei suoi pro e dei suoi contro, come tutte le città, e tratta un po’ della differenza tra una grande città, come può essere quella di Milano, e una piccola provincia, come quella che potrebbe essere la mia città di origine, che è Asti, e quindi c’è questo dualismo tra queste due città che si contendono la stessa persona, che non sa quale scegliere, anzi un gruppo di ragazzi che si trova poi in una città gigante e non sanno come gestirla, quindi questo è un po’ un amore e odio verso questa città, che è diventata pian pianino sempre più maledetta”.

Alcune canzoni hanno un tono un po’ nostalgico e intimo, ecco, è più difficile scrivere quando si è felici o quando si soffre?

“A me riesce più semplice quando soffro, perché quando sto bene faccio altro, cioè non scrivo, non mi viene da scrivere, da sfogarmi, quindi penso sia più difficile fare una canzone bella e felice, ed è un tema che voglio affrontare perché anche io ogni volta che mi metto a scrivere è sempre un mood nostalgico, non troppo spensierato, cosa che invece magari si può notare quando sto sul palco, che sono più felice, più spensierato”.

Tu arrivi da Amici, che bilancio fai di questa esperienza ora che sei fuori?

“Devo ancora metabolizzare il tutto, però non so, sono molto grato di quello che ho passato e sono contento, mi do la pacca sulla spalla, perché penso di aver fatto comunque, nonostante i miei errori all’inizio, penso di aver fatto un bel percorso, soprattutto di crescita, ed è quello che un po’ dà la scuola di Amici, che deve essere una scuola, insegnarti qualcosa e mi hanno insegnato il rispetto per quello che faccio, per me stesso e anche per le persone che comunque mi girano intorno, che lavorano per me e con me”.

Ricordi il momento più difficile di questa esperienza?

“Beh ce ne sono stati tanti, diciamo che forse il momento in cui mi avevano sospeso le lezioni e quindi ero costretto a stare in casetta però senza andare a sfogarmi nelle salette a cantare le cover, mentre tutti gli altri lo facevano, quello è stato una motivazione in più per migliorare, per cambiare e soprattutto una carica per fare meglio. Poi quando sono tornato a lavoro sono stato il ragazzo più felice del mondo, quando mi hanno messo nuovamente le lezioni. Comunque l’unica valvola di sfogo che hai là dentro è la musica, quindi se poi non avevo quella ero un ribollire di emozioni, però mi sono messo sotto, è stata una settimana in cui mi hanno sospeso le lezioni e l’ho impiegata a fare altro, mi sono messo a leggere ed è stato un momento in realtà di profonda riflessione”.

C’è un consiglio, un insegnamento che Maria De Filippi ti ha dato?

“Diciamo che lei ci tiene tanto a instaurare un rapporto con ognuno, e sicuramente indirettamente mi ha dato un po’ il senso del lavoro, del dovere, perché lei veramente non si ferma mai. È una lavoratrice instancabile e ho capito conoscendola perché Maria De Filippi, è Maria De Filippi. Mi ha sempre ribadito il concetto che la competizione che stavamo vivendo lì era niente in confronto a quella che c’è fuori, quindi c’è sempre un po’ di dover essere preparato mentalmente a quello che poteva arrivare dopo questo percorso”.

Sei passato dal calcio alla musica a causa di un infortunio: quanto ha inciso quel momento nella visione della tua vita e dell’arte?

“Diciamo che è stata una bella batosta, però non l’ho accusata perché appunto c’è stata poi la musica come valvola di sfogo, quindi non potendo più giocare a calcio ho riversato un po’ tutte le mie emozioni in questo, le ho incarnate totalmente nella musica e ha inciso tanto perché ovviamente ho iniziato a pubblicare i pezzi dopo che mi sono fatto male e quindi ha dato un po’ uno slancio alla mia carriera musicale che all’inizio era mediocre”.

Il tuo legame con Asti è abbastanza forte anche se vivi a Milano. Quanto ti ha cambiato questo spostamento?

“Mi ha fatto maturare perché comunque io abitavo con i miei genitori invece sono venuto a Milano e ho iniziato a dover badare a me stesso, a pagare direttamente le conseguenze degli errori che facevo e quindi mi ha insegnato un pochino di consapevolezza di se stessi e diciamo di controllarsi nelle situazioni. Mi ha dato un bel senso di responsabilità che sicuramente mi è servito anche poi dentro al programma”.

Durante Amici è nata una relazione con Chiara: che rapporto hai con la visibilità della tua vita privata? Ti pesa che la musica venga affiancata a gossip e dinamiche sentimentali?

“È tutto nuovo il fatto di dover in qualche modo espormi così tanto anche nelle mie relazioni private, quindi non so bene come rapportarmi con questa cosa, diciamo che la risposta che ho dato io inconsciamente è: faccio come se non arrivasse a tutti, tanto non è che ho troppo da nascondere, quindi faccio le stesse cose come le farei se non fossi in questa situazione”.

“La risposta alla seconda domanda è sì, mi dà fastidio che il gossip possa in qualche modo circondare la mia musica. All’inizio del percorso ci sono stati un po’ di problemi a riguardo per me, perché non volevo uscisse magari il messaggio che fossi arrivato lì non solo per fare musica, quando invece era il mio intento primario. Quindi sì, però in realtà non lo sto vivendo male il fatto che tante persone siano attente a quello che faccio con Chiara.
Poi il rapporto è bellissimo e siamo entrambi nella stessa situazione quindi ci capiamo molto e ridiamo a riguardo di fan che chiedono”.

So che hai delle date prossimamente, come ti stai preparando e come te le immagini?

“Sono molto contento perché è bello stare in studio, io ho sempre pensato che la musica è quella, il fatto di andare in studio e crearla, però ovviamente adesso che ho fatto un percorso ad Amici, e che mi sono esibito tante volte, non soffro più l’ansia pre palco, quindi tolta quella, è bellissimo poter cantare davanti alle persone, vedere le tue canzoni che magari hai scritto in camera o in studio cantate da altri”.

Il palco di Sanremo sicuramente è un sogno per tutti voi cantanti: come te lo immagini? Ci pensi?

“Non ci sto pensando perché più di tutto adesso ho tanti impegni quindi mi sto concentrando su quello che deve venire da qui a un mese, però sì, sicuramente è un sogno nel cassetto che ho perché ho sempre guardato Sanremo anche con i miei genitori, i miei amici e vedermi lì sarebbe bello. Come non mi immaginavo di vincere la categoria canto ad Amici, tutto è possibile, ormai tutto è possibile”.

C’è un artista con cui sogni di collaborare?

A questa domanda Pietro scoppia a ridere e con lui il suo staff.

È già in atto?

“No, no, minimamente! L’ho già detto anche prima perché ne parlavo con chi mi è vicino”.

Vogliamo tutti sapere con chi vorresti fare il primo duetto?

“L’ho detto per ridere, però se si fa sono contentissimo: con Loredana Bertè, mi piacerebbe tanto”.

Se dovessi descrivere TrigNo in tre parole oggi, quale sceglieresti?

“Oddio, è difficile: spavaldo, in realtà, come sempre, però sicuramente più determinato e disciplinato”.

Nel tuo futuro vedi solo la musica o anche il cinema?

“Non ci ho pensato, però non mi dispiacerebbe sai fare anche altro, comunque è sempre nel mondo dell’arte, arte è arte!”

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