Intervista a i The Kolors, in gara a Sanremo 2024: “Vi mostriamo il balletto della canzone. Nostro preferito? La Bertè”

Intervista a The Kolors a Sanremo 2024

Grande attesa per l’esibizione di questa sera dei The Kolors al Festival di Sanremo 2024 che abbiamo sentito ai nostri microfoni nel corso di un’intervista. La band, reduce dal successo estivo di ‘Italo Disco‘, si esibirà a metà serata (secondo la scaletta del 6 febbraio sono infatti 14esimi su 30 cantanti in gara). Sul palco dell’Ariston porteranno il loro brano che si intitola ‘Un ragazzo, una ragazza‘. Vediamo insieme cosa ci hanno detto.

Intervista ai The Kolors che si raccontano poco prima dell’inizio di Sanremo 2024

Noi di SuperGuidaTv, abbiamo intervistato i The Kolors che ci hanno anticipato cosa sentiremo, ma soprattutto vedremo, stasera. Prima però hanno voluto ricordare ai fan il loro primo live al Mediolanum Forum di Assago che si terrà il 3 aprile 2024.

Stiamo preparando un qualcosa di speciale perché è il nostro primo forum, è per noi un concerto evento. Una festa da fare insieme a tutte le persone che ci hanno accompagnate durante questo percorso. Stiamo cercando di raccontare la band a 360 gradi, dagli inizi fino a questo Sanremo. Stiamo cercando di dare il massimo perché sentiamo il dovere di restituire quello che ci fanno provare tutte le persone che ci hanno accompagnato fino a qui“.

Dopo Italo Disco, arriva ‘Un Ragazzo, una ragazza’. Sarà anche questo un pezzo da ballare?

“Noi ci sentiamo di consolidare sempre di più quella che è la nostra impronta funk. E il funk, come dice il termine stesso, viene dalla parola festa, dal divertimento e dalla ballabilità. Si basa sul ritmo. Ci siamo sentiti di non snaturare quello che è il nostro messaggio sonoro e lo abbiamo portato su questo palco che è per noi un grande regalo già essere lì su. Speriamo che arrivi il più possibile questo messaggio, quello di far ballare tutti”.

Durante l’intervista viene chiesto a Stash, frontman dei The Kolors, di far vedere in anteprima il balletto, senza naturalmente cantare il brano. Il balletto riguarda il ritornello: “Un ragazzo. Incontra una ragazza. La notte poi non passa. La notte se ne va“.

Che poi non è un balletto, è un gesto che mi è venuto in sala prove mentre prendevo in giro lui (indica un altro componente della band, ndr) ed è poi diventata la cosa che facciamo durante il ritornello“.

Cosa ti aspetti da questo Festival di Sanremo?

Intanto ho imparato a non avere aspettative. Quello che sogno di ricevere da questo Festival è tanto divertimento, coerenza con quello che è il nostro progetto e speriamo di arrivare a quante più persone possibili“.

Avete fatto sentire il brano a Maria De Filippi, cosa vi ha detto?

Sì, non voglio riportare tutte le parole ma a Maria è piaciuto“.

Chi è il ragazzo della vostra canzone?

In realtà parte da una scena che abbiamo assistito e fotografato con i nostri occhi in Stazione Centrale a Milano un bel po’ di tempo fa di questo ragazzo che tentava un approccio, con tutte le difficoltà che si hanno in questo momento storico in cui spesso l’approccio è online. Ci piaceva raccontare il tipo di approccio offline, quello della vita reale, e vedevamo questo ragazzo goffo e abbiamo pensato perché non raccontiamo quella sensazione. Il titolo forse allude ad una relazione ma in realtà ci siamo fermati un pelino prima, abbiamo deciso di raccontare quella che è la sensazione di rompere il ghiaccio per iniziare una conversazione ed iniziare poi quello che ti porta poi ad avere eventualmente una relazione con quella persona. Questo è il primo imput che ci ha dato quella scena, il là per dirla in gergo musicale“.

Chi vince il Festival?

È un cast così ampio a livello di messaggio artistico che tutti potrebbero vincere. Mi sento di dire che il clima rispetto alla prima volta che siamo stati qui, e poi ci siamo ritornati anche qualche anno fa in occasione delle cover, è che non si avverte competizione e la gara. Ieri siamo stati insieme tutti e trenta insieme ed è stato un bel momento perché ci siamo accorti che siamo qui, tutti quanti, per cercare di dire la nostra. Non si avverte la competizione e la gara ed è una cosa bellissima. Perché la gara è più vicina al concetto dello sport che dell’arte“.

Un preferito?

Forse la Bertè. Porta il brano ‘Pazza’ ma forse siamo noi i pazzi e lei è quella normale“.

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