Selvaggia Lucarelli alla presentazione dei Palinsesti Rai: “Dobbiamo essere sentinelle” | Esclusiva

Selvaggia Lucarelli

Abbiamo intervistato Selvaggia Lucarelli durante la presentazione dei Palinsesti Rai di oggi, 27 giugno 2025. La giornalista, scrittrice, opinionista e giudice di Ballando con le Stelle ha sottolineato l’importanza del lavoro giornalistico. Come dovrebbe comportarsi chi lavora nel campo della comunicazione? Come una sentinella, anche dei propri colleghi. Occorre evitare le fake news. Ecco come dovrebbero essere trattati i casi di cronaca secondo la Lucarelli e come funziona oggi la televisione.

Selvaggia Lucarelli: l’intervista in esclusiva

Cosa ne pensi del mondo del giornalismo oggi e dei giornalisti che seguono la cronaca nera nei programmi tv o sui media? 

I giornalisti non filtrano più nulla, anzi, si nutrono delle fake news che molto spesso arrivano dal popolino che segue questi casi come se fossero una fiction. Sono invece vero e proprio materiale di legge.

Cos’è per te oggi la comunicazione e cosa può essere?

È una frase soprattutto, direi, vigilare. Per me oggi la comunicazione al 99% è vigilare, ma anche essere sentinelle dei propri colleghi.

Dovremmo evitare il cane non morde cane in questo mestiere. Sarebbe bello non sostenersi sempre a vicenda qualsiasi cosa si dica oppure far finta di nulla, ma diventare sentinelle dei propri colleghi. Questo perché molto spesso le bufale vengono diffuse da chi invece dovrebbe essere il vigile.

Senti, sui programmi di approfondimento, che ne pensi dell’effetto booster sul caso di Garlasco? Tanti programmi fanno tanto share su questa vicenda. Prima Massimo Giletti ha detto sì, ma alcuni la trattano male, la raccontano male. Pensi che sia diventato più importante lo share rispetto al racconto?

La trattano male perché cavalcano qualsiasi tipo di pista alternativa si discuta quella mattina senza approfondire la veridicità della pista alternativa, soprattutto di quello che è il dibattito del giorno. E’ chiaro, è evidente che se un giorno discutiamo della pista dei suicidi e poi quella pista sparisce nel nulla, il giorno dopo parliamo di sette sataniche, poi parliamo di pedofilia, poi parliamo del Fruttolo, è evidente che non c’è una vera pista più plausibile delle altre.

E’ solo molto fumo negli occhi che serve semplicemente ad abbagliare e a confondere l’opinione pubblica e a dare un sacco di materiale ai programmi televisivi in modo tale che riescano a prolungare la serialità.

Se io esaurisco il tutto in due puntate, è chiaro che poi alla terza puntata il caso Garlasco lo devo archiviare e devo parlare di altro. Se tutti i giorni ho una pista nuova di cui parlare, posso andare avanti fino a Natale a parlare di Garlasco, il problema è che molto spesso queste cose si rivelano fuffa.

Il video integrale


Domande a cura di Giulia Bertollini

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