Sanremo Giovani 2025, prima puntata al via nel segno di Peppe Vessicchio. Ecco chi sono i primi tre semifinalisti

Gianluca Gazzoli

Primo appuntamento con Sanremo Giovani, il talent Rai dedicato alla selezione delle Nuove Proposte per il Festival 2025, condotto da Gianluca Gazzoli e andato in onda martedì 11 novembre su Raidue e Rai Radio2 dalla Sala A di via Asiago. Nel corso della prima puntata sono stati decretati i primi tre semifinalisti. Anche quest’anno Sanremo Giovani funziona come un vero e proprio talent: 24 talenti si sfidano tra loro a suon di canzoni e ad ogni turno vengono decretati tre vincitori. Il gran finale si disputerà il 14 dicembre in diretta dal Teatro del Casinò di Sanremo. 

Sanremo Giovani 2025, chi sono i primi tre semifinalisti

Nel corso della prima puntata 6 cantanti si sono sfidati in 3 manche a eliminazione diretta, presentando i propri brani inediti alla giuria composta da Ema Stokholma, Carolina Rey, Manola Moslehi, Enrico Cremonesi, Daniele Battaglia. Ad incontrarsi nella prima sfida sono stati Antonia con “Luoghi perduti” e Joseph con “Fenomenale”; poi La Messa con “Maria” e Xhovana con “Ego”; infine Cmqmartina con “Radio Erotika” e Renato D’Amico con “Bacio piccolino”.

Gli artisti, pur mostrando un’evidente tensione, hanno offerto esibizioni convincenti e curate, affrontando poi con calma i commenti della Commissione. Gazzoli si è distinto per la sua capacità di mantenere equilibrio e dialogo tra i concorrenti e la giuria. Quest’ultima, però, non ha nascosto preferenze e inclinazioni personali, rendendo le valutazioni piuttosto prevedibili. Durante le sfide, alcuni membri hanno ammesso apertamente simpatie per certi generi musicali e scarso apprezzamento per altri, mentre non sono mancate osservazioni tecniche sull’uso dell’autotune. I giudizi, più emotivi che oggettivi, hanno comunque contribuito a creare un confronto vivace. Alla fine, la classifica ha decretato i tre semifinalisti: Antonia, La Messa e Cmqmartina. Tre artiste con stili e temperamenti diversi, ma accomunate da una forte presenza scenica. 

In studio, Carlo Conti osservava con discrezione ogni dettaglio, muovendosi tra il pubblico e la regia per garantire che tutto scorresse alla perfezione. Lo spettacolo, però, è andato avanti nel migliore dei modi, sostenuto dall’energia e dalla competenza di Gazzoli, perfettamente calato nel ruolo di conduttore. Il gobbo gli è servito solo come appoggio: il resto è frutto di spontaneità, ritmo e carisma. La decisione di Conti di puntare su di lui si è rivelata azzeccata, almeno a giudicare dal successo della prima serata. Non si esclude, infatti, che i due possano condividere il palco anche nella finale, proprio come accadde con Cattelan l’anno precedente. La puntata inaugurale ha avuto anche un momento di grande emozione: il ricordo del Maestro Peppe Vessicchio, scomparso il 3 novembre. Conti e Gazzoli gli hanno dedicato parole sentite, celebrandone il talento e l’impegno nel sostenere generazioni di musicisti. Un omaggio sincero che ha toccato il cuore di tutti.

 

 

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