Joe Manganiello vive un momento di forte entusiasmo nella sua carriera. Dopo aver lasciato il segno con i suoi ruoli in “True Blood” e “Magic Mike”, oggi guarda con passione alla sua nuova avventura: entrare nell’universo di “One Piece”, la celebre saga ispirata al manga di Eiichirō Oda, diventata un fenomeno globale. Noi di SuperguidaTV abbiamo avuto modo di intervistarlo al Filming Italy Sardegna Festival proprio su questo ruolo iconico, ma anche ricordando alcuni momenti della sua carriera.
Joe Manganiello al Filming Italy, intervista
“È davvero eccitante”, racconta Joe Manganiello a proposito del suo ruolo nella serie tv Netflix “Adoro quanto i fan siano entusiasti di ‘One Piece’. È una cosa incredibile. Far parte di qualcosa che genera così tanta passione è una grande responsabilità per me”.
L’attore ha già visto alcune delle sequenze girate e non nasconde la soddisfazione per il risultato. “Ho visto alcune delle cose che abbiamo girato ed è molto eccitante. Ne sono molto entusiasta. Penso che i fan saranno felici”, dice. “Non posso dire molto di più perché mi metterei nei guai”, aggiunge scherzando, lasciando intendere quanto ci tenga a non rovinare la sorpresa.
Ma l’entusiasmo non si ferma a questa stagione. Manganiello confida che vorrebbe tornare anche nelle prossime stagioni, soprattutto se la narrazione dovesse portare in scena nuovi filoni della trama. “Sì, specialmente con le nuove trame, come la Gilda della Croce. Penso che sarebbe molto divertente. Spero che un giorno potremo fare la Gilda della Croce”, dice con convinzione, riferendosi a una delle possibili evoluzioni narrative. Il suo impegno dunque non si limiterà ad una sola stagione “Si vorrei farne altre, ora devo girare la terza e sono concentrato su fare un ottimo lavoro”.
Il suo legame con l’Italia affonda le radici nella famiglia. Sua nonna era siciliana, di cognome Banano, originaria di Messina. “Sono cresciuto come italo-americano, e c’era molto orgoglio”, racconta. “Da fan dei film, i migliori attori e registi per me erano italiani. Coppola, Scorsese e ovviamente Fellini. Poi De Niro, Pacino. Crescendo, ero un grande fan di quei film. Faceva parte della crescita italiana: dovevi scoprirli. Li ho guardati centinaia di volte”.
Questa passione per la cultura italiana si è tradotta anche in un forte senso estetico, che Manganiello dice di riconoscere ogni volta che mette piede in Italia. “C’è una tradizione così grande per la creatività qui. Che sia Michelangelo o Leonardo da Vinci… ma anche gli stilisti con cui sono cresciuto: Versace, Dolce & Gabbana, Gucci, Armani”, dice.
“C’è una tale ricchezza di creatività. Mi piace. Quando vengo in Italia, mi sento come se fossi tra quelli. Anche il solo modo di pensare visivamente in italiano è diverso, ma anche il modo in cui sono fatti i piatti e i bicchieri, basti pensare all vetro di Murano. Ovunque guardi è artistico. Qualcuno ci ha pensato, ha pensato all’estetica, a creare una sensazione nelle persone”. Un legame talmente forte che Joe ha deciso di diventare ufficialmente cittadino italiano: “Ho fatto domanda per la cittadinanza qualche anno fa e l’ho ottenuta con successo”, dice. “Vengo qui almeno una volta all’anno e mi piacerebbe venire molto di più”.
Parlando della fama e della fisicità che lo hanno reso celebre in “Magic Mike”, Manganiello sorride: “Dopo ‘Magic Mike’ c’era molto apprezzamento per quei film, quindi è stato molto bello”, spiega.
Ma è anche consapevole della trasformazione del tempo. “Tutti invecchiano. Ti muovi, interpreti personaggi diversi, fai cose diverse. Ma non importa quanti anni ho: sarò sempre quel personaggio. È un po’ divertente per me”.
Il pubblico lo associa ancora a quell’immagine, nonostante una carriera che va ben oltre:
“È divertente. La gente vuole vederti in quel modo. È fantastico. Sono contento che abbia fatto parte della mia carriera”. Quanto al suo rapporto con la bellezza, Joe è diretto: “Non ci penso molto. Davvero, non lo so. Sto per compiere 50 anni, quindi cerco solo di andare avanti con grazia e passare alla prossima fase della mia vita”.
La svolta nella sua carriera, però, non è arrivata con il celebre film sui ballerini secondo Manganiello: “Il punto di svolta nella mia carriera è stato sicuramente ‘True Blood’. Avevo lavorato molto prima, ma avere quel lavoro in quello show, che era super popolare all’epoca, è stato fondamentale. Essere lanciato in quel ruolo su HBO ha portato molta validazione. È stata una grande parte per me, e mi ha davvero portato a un altro livello”.
L’esperienza con il mondo DC, invece, non ha avuto lo stesso sviluppo ed è sicuramente un rimpianto: “Non è durato molto, è finita abbastanza in fretta”, dice con un filo di rammarico. “Sono stato assunto per interpretare il cattivo in Batman. Mi stavo preparando a girare quel film… ma non l’abbiamo mai girato”.
Nerd dichiarato, Manganiello confessa che da giovane adorava i fumetti: “Crescendo amavo Batman. Amavo le arti marziali, il Punitore. E adoravo Colossus degli X-Men, nella serie ‘Secret Wars’. Colossus è il mio personaggio preferito”, confessa strizzando l’occhio alla Marvel.
Oggi, con la maturità di un attore esperto e la passione intatta di un fan, Joe Manganiello guarda avanti con uno spirito creativo e genuino. “Mi concentro sul presente”, dice. “Sui ruoli che mi appassionano. E ‘One Piece’ unisce tutto quello che amo: azione, personaggi forti e una fanbase incredibile. È bello far parte di qualcosa di così vivo”.