Intervista esclusiva a Sergio Muniz: “In famiglia vanno pazzi per le mie esibizioni. Punto sulla vittoria di Pago, Virginio o Barbara Cola”

L'attore Sergio Muniz

Nella scorsa puntata la tensione gli ha giocato brutti scherzi. Ma ora Sergio Muniz è pronto a recuperare vestendo i panni di Miguel Bosè nel prossimo appuntamento di “Tale e quale show”. In questa intervista, rilasciata in esclusiva a SuperGuidaTV, Sergio ci ha rivelato di essere stato contattato per partecipare già qualche anno fa e di aver rinunciato per impegni legati al teatro. Ora però che i teatri sono chiusi e che si è presentata l’occasione, Sergio non ha potuto fare marcia indietro. Si dice anzi felicissimo per questa avventura da cui sta imparando molto. E tra i possibili vincitori di questa edizione del programma cita Pago, Virginio e Barbara Cola. Abbiamo chiesto anche a Sergio un giudizio su Paolo Conticini concorrente di “Ballando con le stelle”: “Sto seguendo la sua avventura attraverso i social. Mi piace molto anche la post produzione di immagini che viene realizzata per il programma. L’ho trovata molto interessante”. Eppure noi vedremmo benissimo Sergio anche nei panni di ballerino. Peccato che per la sua precedente esperienza in un reality questa possibilità gli sia pregiudicata. Da sempre attento anche alle tematiche ambientali, con Sergio abbiamo parlato anche di Greta Thurnberg e di ecologia: “Siamo colpevoli di certe azioni e dovremmo impegnarci a correggerle non solo per il bene della natura ma per il bene di tutti noi. Greta Thurnberg è una voce importante perché ha aperto gli occhi su un tema che spesso viene ignorato“. Sergio si augura poi di poter tornare presto in teatro anche perché sta lavorando su un progetto tutto suo. Noi non possiamo che incrociare le dita per lui.

Intervista esclusiva a Sergio Muniz

Sergio, cosa ti ha convinto ad accettare di partecipare a “Tale e quale show”? Come sta andando questa avventura?

Mi era stato già proposto di partecipare ma per altri impegni non ho mai potuto accettare. Ora purtroppo i teatri sono chiusi e ho colto la palla al balzo per vivere questa esperienza che volevo assolutamente fare. Mi sto impegnando molto anche perché il livello del resto del cast è alto. 

Venerdì ti vedremo alle prese con l’imitazione di Miguel Bosè. Il fatto di dover cantare in spagnolo ti fa stare più tranquillo?

Sì e no. Considerando che i voti più alti vanno di solito alla performance che presenta un maggiore grado di difficoltà penso che questo sia un personaggio che non mi farà prendere molti voti. E’ una mia supposizione ovviamente. 

La scorsa volta la memoria ti ha giocato un brutto scherzo. 

Non tanto la memoria quanto il fatto di dovermi concentrare su tante cose. La canzone la sapevo a memoria ma quando ti esibisci in studio può cambiare tutto. 

A proposito di grandi personaggi, ce n’è qualcuno che ti piacerebbe imitare?

Ci sarebbero tanti personaggi che vorrei imitare ma il problema è che mi manca la voce. Uno su tutti Eddie Vedder. 

Tra i personaggi imitati finora qual è stato quello più’ difficile e quello più’ divertente?

Mi sono divertito tanto ad imitare Mick Jagger. Fare quel tipo di personaggio mi piace perché lo trovo vero e autentico. Il più difficile è stato Maurizio Vandelli perché ha una voce particolare e interpretarlo non è stato facile. Io devo lavorare in base alle possibilità che la voce mi offre pur riconoscendo i miei limiti. Dopotutto non sono un cantante di professione. 

Ti sei ritrovato a condividere questa esperienza con Luca Ward. Vi confrontate sulle imitazioni?

Purtroppo con Luca non ci incrociamo molto perché per motivi legati all’emergenza sanitaria ci troviamo a dover stare in stanze separate. Ci parliamo quando è possibile e ci confrontiamo. Ognuno ha le sue difficoltà e non sempre riusciamo a vedere l’esibizione dell’altro perché magari quando il primo si esibisce l’ultimo sta ancora in sala trucco. E in sala trucco non c’è la TV. 

A casa invece ti stanno seguendo? Hanno apprezzato le tue performance?

Alla mia famiglia che sta in Spagna mando i video delle esibizioni e loro si divertono tantissimo a vedermi ogni volta nei panni di un artista diverso. In Liguria invece non abbiamo la televisione e la mia compagna mi segue andando a casa della vicina.  

Quando eri bambino ti sei mai divertito ad imitare qualcuno?

Non sono mai stato un imitatore e infatti questo è un lavoro nuovo per me. Sto imparando moltissimo. 

Su chi punteresti per la vittoria del programma?

Punterei su Pago, Barbara Cola e Virginio. A me piace particolarmente la Cola perché aggiunge alle sue esibizioni anche l’interpretazione. Ha lavorato molto bene per esempio su Tina Turner. Anche Pago se la cava bene anche se fa più caricatura. Apprezzo molto anche Francesca Manzini che è una bravissima imitatrice. 

Una curiosità. Stai seguendo invece l’avventura di Paolo Conticini in “Ballando con le stelle”?

La sto seguendo attraverso i social. Mi piace molto anche la post produzione di immagini che viene realizzata per il programma. L’ho trovata molto interessante. 

Se ti proponessero di partecipare a “Ballando con le stelle” accetteresti? Con il ballo come sei messo?

Accetterei di partecipare ma purtroppo non è possibile perché ho preso parte ad un reality. 

Sei sempre stato particolarmente attento all’ambiente. Quanto è importante in un periodo storico come quello che stiamo vivendo porre l’attenzione sulla natura e i segnali che ci manda? Cosa pensi del fenomeno Greta Thurnberg?

Ci sono due diversi modi di approccio: ignorare che esista il problema continuando a subire le conseguenze oppure prendere atto che il problema esiste. Siccome viviamo in simbiosi con la natura dovremmo adottare comportamenti sostenibili. Siamo colpevoli di certe azioni e dovremmo impegnarci a correggerle non solo per il bene della natura ma per il bene di tutti noi. Greta Thurnberg è una voce importante perché ha aperto gli occhi su un tema che spesso viene ignorato.

C’è un sogno che ti piacerebbe realizzare dopo Tale e Quale Show?

Mi piacerebbe tornare a teatro. Al momento sto lavorando su un progetto tutto mio e spero di riuscire a portarlo avanti. Il prossimo anno dovrei tornare anche a teatro con la commedia “Cuori scatenati” di Diego Ruiz. Incrociamo le dita. 

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