Bnkr44 a Sanremo 2024 con il brano Governo punk: testo e significato

Bnkr44

Cosa succede se 6 giovani talentuosi e ambiziosi di Villanova, piccolo paese della Toscana, accomunati da un unico progetto artistico, si mettono insieme? Il felice risultato di questa combinazione sono i Bnkr44, una band versatile dalle sonorità innovative e coinvolgenti, che quest’anno parteciperà al Festival di Sanremo. Il gruppo salirà sul palco dell’Ariston intonando il brano Governo punk: vediamo qual è il testo e cosa significa.

Bnkr44 presenta “Governo punk” a Sanremo 2024

Erin, Piccolo, Faster, JxNCaph Fares, in arte Bnkr44, gareggeranno fra i big al Festival di Sanremo 2024, il cui inizio è previsto per il 6 Febbraio e che, ancora una volta, sarà presentato da Amadeus.

Dunque il sestetto fiorentino porterà le proprie originalissime sonorità urban-pop alla kermesse canora più importante d’Italia, augurandosi che Governo punk, questo il titolo del brano, diventi una hit di successo bene al di là e ben oltre la durata del festival. Ma qual è il testo della canzone e cosa significa? Scopriamolo subito.

Governo punk: testo e significato

In una recente intervista, Erin, uno dei membri dei Bnkr44, ha dichiarato che “Volevamo scrivere di qualcosa che ci rappresentasse, che parlasse di noi e della nostra generazione in modo non banale e credibile. Posso dire che ce l’abbiamo fatta, quindi siamo soddisfatti”. Ha aggiunto inoltre che Governo punk è “un’altra faccia del nostro stile, quella un po’ più energica, più colorata e più piena. Non è un pezzo punk anche se c’è la parola nel titolo“. E infine, a dispetto di quanto si potrebbe pensare, ha detto che “non è nemmeno un pezzo politico”.

I ragazzi si dicono molto soddisfatti della canzone, ma per vedere come verrà accolta dal pubblico, non ci resta che aspettare il Festival di Sanremo.

Questo è il testo della canzone (di D. Lombardi – D. Caponi – A. Locci – P. Serafini –M. Vittiglio – J. Ettorre – D. Lombardi – J. Adamo
Ed. Puro/Universal Music Publishing Ricordi/Jet Music Publishing – Milano – Bologna):

Dammi una città, un governo punk
Sono un Dio che ha una regina da salvare
(Sotto il temporale)
Dammi la metà di un cachet da star
Un’identità, ma da cui possa scappare
(Fammi vergognare)
Parliamo da soli in una notte di prigione
Con gli occhi spalancati e le labbra di silicone
Dammi un po’ di te, un pezzo dei Blur, un locale da spaccare
(Fammi vergognare)
(Perché) in giro non c’è niente di che
In provincia la nebbia è la stessa dal 2003
Scrivo dentro un garage
La mia testa è un collage
Di canzoni e momenti tristi
Ho finito le chance
Per chiederti se
Mi porti via da me
Via da me
Via da me
Dai miei incubi e dai miei vizi
(Un, due, tre, qua-)
C’è una novità, un governo punk
L’anno che verrà me ne vado un anno al mare
(Sotto il temporale)
Stamattina io mi lavo i denti col gin
Metto i soliti jeans
Sono un nomade in un attico chic
(Ma non abitavi a Beverly Hills?)
Ti pare
Parliamo d’amore in mezzo a una rivoluzione
Ti pettini i capelli con una calibro 9
Metti un altro film, un pezzo dei Queen
Metti che finisce male?
(Ma non ci pensare)
(Perché) in giro non c’è niente di che
In provincia la nebbia è la stessa dal 2003
Scrivo dentro un garage
La mia testa è un collage
Di canzoni e momenti tristi
Ho finito le chance
Per chiederti se
Mi porti via da me
Via da me
Via da me
Dai miei incubi e dai miei vizi
Governo punk
Questa città sembra una maledizione
Restiamo qua, fermi a guardare
Un tramonto in televisione
Governo punk
Questa città sembra una competizione
Restiamo qua, fermi a guardare La nostra generazione
(Un, due, tre, qua-)
Scrivo dentro un garage
La mia testa è un collage
Di canzoni e momenti tristi
Ho finito le chance
Per chiederti se
Mi porti via da me
Via da me
Via da me
Dai miei incubi e dai miei vizi.

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