È uscito lo scorso venerdì 16 maggio e si intitola “Inferno” il nuovo singolo inedito di Anna Tatangelo per per Artist First. Con questo brano l’artista è tornata sulle scene con un nuovo progetto musicale che segna l’inizio di una fase profondamente autentica della sua carriera. “Inferno” è un viaggio notturno tra desiderio e disillusione, dove il pop si tinge di atmosfere metropolitane e sensuali. Il testo, molto diretto, racconta un’intimità sospesa tra fuoco e distanza, mentre il sound avvolge con ritmi caldi e incalzanti. Una camera d’albergo diventa teatro di un gioco emotivo dove il silenzio pesa più delle parole.
Anna Tatangelo il nuovo singolo è “Inferno” – Intervista video
Con oltre vent’anni di carriera alle spalle – dagli esordi giovanissima a Sanremo fino ai successi in TV, al cinema e alla radio – Anna Tatangelo oggi si libera dalle aspettative esterne per abbracciare la sua identità con consapevolezza e serenità. “Non ho più nulla da dimostrare”, dichiara. “Ora canto per me, per il piacere di farlo, con la gioia di essere finalmente libera.” Il brano è stato presentato per la prima volta al Plastic, dove l’artista ha regalato una performance da urlo.
Un percorso di crescita interiore, segnato da momenti difficili l’ha condotta a una riscoperta profonda della musica, diventata strumento di guarigione e rinascita. Terapia, meditazione e introspezione le hanno permesso di ritrovare la propria voce, più vera che mai. Insieme al nuovo singolo, Anna annuncia anche due concerti evento dal titolo Tatangeles: l’11 novembre alla Casa della Musica di Napoli e il 25 novembre ai Magazzini Generali di Milano. I concerti sono prodotti da A1 Concerti. Noi di SuperGuidaTv abbiamo intervistato Anna Tatangelo, ecco cosa ci ha raccontato.
Intervista ad Anna Tatangelo
Anna, “Inferno” è il titolo del tuo nuovo singolo: un brano intenso, metropolitano, sensuale. Come nasce questa canzone e che cosa rappresenta per te oggi?
“Cosa rappresenta… Vado direttamente alla fine. Nel senso che è il primo singolo dopo tre anni e sono felicissima perché è stato proprio il primo brano creato in studio tre anni fa, ed è stato proprio il momento in cui dopo un momento molto difficile per me, dopo la perdita di mia mamma, mi sono rinchiusa in studio e abbiamo lavorato a questo disco con tanta voglia veramente di raccontarmi. Ovviamente Inferno è una piccola parte, forse la parte un po’ più leggera di tutto il percorso di questo progetto. Sono felice perché tiro fuori una consapevolezza diversa, anche una voglia di giocare un pochino di più con me stessa, e segna anche un po’ l’inizio di un’era diversa”.
Quella che ascoltiamo è una storia un po’ autobiografica o parla in generale?
“Ma ovviamente c’è un po’ di me stessa come in tutte le canzoni. Sicuramente è un momento di desiderio, di sensualità. Un racconto che un po’ secondo me appartiene a tutti, soprattutto quando si è presi da un’altra persona”.
C’è anche un richiamo un po’ alla cinematografia, perché quella che viene evocata è un’ambientazione abbastanza cinematografica. Cosa volevi raccontarci?
“Il video è molto surreale. Però le persone che lavorano con me sono state geniali. È proprio l’idea della piccola me che si esplora, questa esplorazione appunto con questa piccola me che cammina sul mio corpo. Ed è particolare perché è tutto un viaggio introspettivo. Sono veramente felice di non aver avuto nemmeno paura di questa cosa, perché poi le donne oggi come oggi se provano a giocare un po’ troppo con la propria femminilità o scoprirsi un po’ troppo, succede il finimondo. Devo dire che è sempre stato così, però oggi invece di andare avanti spesso si torna un po’ indietro”.
Hai detto “Ora canto per me con la gioia di essere finalmente libera”. Cosa significa oggi per te questa libertà artistica?
“La libertà di osare un po’ di più, la libertà di prendermi meno sul serio. Spesso e volentieri ho sempre dato, anche se non si vedeva all’inizio, abbastanza peso al giudizio degli altri, mentre questa cosa oggi la sento un po’ più libera come approccio, soprattutto in quello che faccio e che mi mette ovviamente di fronte a tante persone. Questa è un’era diversa, un mio momento storico molto particolare, e sono felice di portare questo essere Anna anche nei concerti. Il gioco del Tatangeles mi permette di andare sul palco, di raccontarmi attraverso un repertorio molto vasto perché tutte le canzoni che mi hanno accompagnato in questi anni verranno riarrangiate e verranno diciamo mesciate con quello che sono oggi. Quindi è un bel lavoro”.
L’hai citato tu il Tatangeles: due concerti speciali. Cosa dobbiamo aspettarci da te sul palco?
“Di tutto!. Anche perché dall’anno scorso nei miei concerti ballo. Il concerto è diventato una sorta di racconto. Poi chi più di me, nel senso che le mie canzoni mi hanno visto crescere, il primo Sanremo è arrivato quando avevo 15 anni, poi man mano mi rendo conto che ogni tappa, ogni canzone, rappresenta un momento particolare della mia vita. Quindi verrà tutto preso e messo insieme all’interno di questi live”.
Hai citato appunto tu il tuo primo Sanremo: cosa diresti oggi a quella ragazzina che si è presentata sul palco quella prima volta?
“Le direi: tranquilla, perché dopo le tempeste c’è sempre il sole”
Guardando indietro c’è stato un momento preciso in cui hai capito di voler cambiare rotta, di voler lasciare alle spalle certe aspettative esterne?
“Sì è arrivato dopo la nascita di mio figlio. Dopo un paio d’anni però mi ha aiutato molto il fatto di andare in psicoterapia, di fare tutto un percorso un po’ più introspettivo. Per me è stato fondamentale per potermi ritrovare”.
Che messaggio vorresti arrivare al tuo pubblico con questo nuovo percorso di te?
“Il messaggio per chi mi conosce e mi segue da tanti anni non c’è. Nel senso che chi mi conosce ha sempre letto l’Anna attraverso i miei occhi, attraverso il mio modo di stare sul palco e di vivermi più di una promozione, non solo il singolo che canti e poi due domande e vai via, chi mi vive nei concerti e mi conosce da tanti anni ha sempre visto la vera Anna, e il messaggio è solo di ascoltare. Forse a chi mi conosce poco e magari anche di ritrovarsi in alcune canzoni perché questo è un progetto per me molto particolare. È stata una sorta di diario dopo la morte di mia madre. Ci sono tanti aspetti che secondo me accomunano tante persone in questo progetto”.
In questi anni però ti abbiamo visto anche molto in televisione: prima come giudice, poi conduttrice opinionista. Ecco, quanto ti diverte questo altro lato del tuo lavoro?
“Tanto, soprattutto se sono sempre contenitori musicali Da All Together Now, Io Canto, X Factor, piuttosto che tanti altri. Poi c’è anche la parte in cui mi sono cimentata nel presentare dei programmi, ed è una cosa che mi piace tanto. Poi sono cresciuta vedendo Mina e avendo un po’ questo punto di riferimento di un’artista tanto completa. Quindi magari, che ne so, un giorno potrei portare tutto all’interno di un programma. Magari mio, musicale, non so”
Ecco appunto, ti piacerebbe un programma musicale?
“Sì, molto!”
Cosa ti ha lasciato l’esperienza televisiva rispetto a quella musicale? Che poi è il tuo pane quotidiano.
“Ma più che altro l’ascoltare e sentirmi molto più a mio agio davanti alle telecamere. Questo ha aiutato a tirar giù un po’ di timidezza che delle volte era un po’ una maschera che veniva anche un po’ fraintesa. Come se si creasse una sorta di distacco, ma che in realtà era tutto una sorta di scudo per paura”
Stai seguendo l’Eurovision, cosa ne pensi?
“Ieri l’ho visto un pezzettino: ovviamente si fa il tifo per Lucio Corsi e anche per Tutta l’Italia, di Gabri Ponte. Qui esce tutto il patriottismo”
Ti ricordi cosa hai comprato, cosa ti sei regalata con il tuo primo guadagno, grazie al tuo lavoro?
“Allora, ho comprato un sacco di dischi, soprattutto di Vasco. E poi ovviamente a 15 anni i vestiti. Anche perché essendo l’ultima di quattro figli, ovviamente i miei genitori mi compravano le cose, però spesso magari utilizzavo anche le cose di mia sorella o di mio fratello, anche ad esempio il vestito di Carnevale, usavo spesso i vestiti di mia cugina. Invece da lì in poi ho iniziato a farmi il mio bel guardaroba”
Cosa sogna per se stessa oggi Anna Tatangelo?
“Di rimanere in questo mio mondo, nel senso, ho faticato tanto per crearmi un’energia mia, un confine tra il lavoro, il giudizio social e tutto quello che ho passato. Quindi avere sempre questa energia di serenità, di essere sempre una brava mamma, che è la cosa per me più importante, e secondo me la cosa più bella che ci si può augurare se stessi e agli altri è la serenità”
È passata da poco la festa della mamma: il complimento più bello ricevuto dal tuo figlio?
“Sei unica!”.
Video Intervista ad Anna Tatangelo