Alberto Urso è pronto a inaugurare un nuovo capitolo artistico. Venerdì 5 dicembre, infatti, è arrivato in radio e su tutte le piattaforme digitali Come noi mai, pubblicato da Dischi dei Sognatori / Urso Label e distribuito da ADA Music Italy/Warner Music. Il singolo segna il ritorno del tenore e cantautore con un brano che unisce introspezione e melodia, nato in un momento sospeso tra caos e vulnerabilità. L’idea del pezzo, scritto da Urso insieme a Daniele Coro, è scaturita da un frammento di vita inaspettato: un acquazzone improvviso che ha interrotto la routine e costretto l’artista a rallentare. In quella pausa forzata, con il cuore appesantito da una ferita sentimentale ancora aperta, Alberto ha trovato lo spunto per trasformare la propria debolezza in musica, lasciando che l’emozione diventasse parola e suono.
Noi di SuperGuida TV abbiamo intervistato in esclusiva Alberto Urso. Il cantante ha parlato del nuovo singolo e anche della sua svolta pop: “Sin da quando ero ad Amici sono stato molto versatile. Quando scrivo mi sento a mio agio scrivere brani come “Come noi mai”, mi rispecchiano molto. Questo brano è più fresco rispetto ai brani passati. Sono maturato tantissimo perché l’esperienza all’estero mi ha dato una consapevolezza diversa. Il fatto che abbia scritto con altri autori e che abbia fatto esperienze all’estero con produttori musicali importanti mi ha dato tanto. Sono una persona che ama condividere la musica con gli altri perché è sempre bello imparare, non mi sento arrivato”.
Urso ha poi ricordato la sua avventura ad Amici: “Amici mi ha insegnato tanto, sia a livello artistico che umano. E’ una scuola che mi ha dato tutti i mezzi possibili per crescere e maturare musicalmente. Sarò sempre grato ad Amici e a Maria. Ora sono un artista che ha fatto tanta esperienza, ho lavorato due anni all’estero, ho fatto concerti in America, in Australia, in Germania, ho una maturità diversa rispetto a sei anni fa”.
Nel corso della chiacchierata, l’artista affronta senza filtri uno dei temi più discussi dell’attuale panorama musicale: l’eccesso di algoritmi e classifiche, che rischiano di mettere in ombra l’emozione e la verità di un brano. In un momento storico in cui tutto sembra misurato in stream e visualizzazioni, lui rivendica la centralità dell’autenticità e della libertà creativa: “Ormai la musica è diventata un algoritmo, non contano più le emozioni che un brano può suscitare. Si guardano solo i numeri. Penso che Angelina sia un’artista meravigliosa, scrive benissimo. A volte nella vita ci sono dei momenti in cui il fisico e la mente ti impongono di fermarti. Non c’è fretta di fare musica, l’importante è essere consapevoli di essere al momento giusto della vita per far uscire dei brani, se non ci sente pronti è meglio stare fermi perché nessuno ci rincorre”.
“Come noi mai” era il brano che Urso aveva presentato a Carlo Conti per il Festival di Sanremo 2026. Nonostante l’esclusione dai big però non è affatto amareggiato: “Non mi sento deluso. Avevo presentato per Sanremo proprio “Come noi mai”, il brano che uscirà venerdì 5 dicembre ma non è stato selezionato. Ci sta, evidentemente non era il mio momento. Ci sarà il momento giusto e magari arriverà con un brano diverso, con una consapevolezza diversa. Continuerò a fare la mia musica e poi se ho il pezzo giusto mi presenterò il prossimo anno. A Sanremo partecipai nel 2020, la ricordo come un’esperienza bellissima”.
Alberto Urso, intervista esclusiva all’ex allievo di Amici
Alberto, il 5 dicembre esce il nuovo singolo “Come noi mai”. Com’è nato questo brano?
Ho scritto questo brano in un giorno in cui c’era una pioggia improvvisa e in cui provavo un dolore d’amore. Mentre scrivevo il testo mi canticchiavo la melodia, poi ho perfezionato il brano con Daniele Coro che è autore nonché mio carissimo amico.
Che rapporto hai con la nostalgia?
Io sono molto nostalgico, soffro tanto. Ascolto tanta musica triste perché mi piace deprimermi. Scrivo maggiormente più quando sono triste che quando sono felice.
Rispetto al passato, hai abbracciato una nuova identità pop. Come mai?
Sin da quando ero ad Amici sono stato molto versatile. Quando scrivo mi sento a mio agio scrivere brani come “Come noi mai”, mi rispecchiano molto. Questo brano è più fresco rispetto ai brani passati.
C’è una consapevolezza diversa del tuo percorso musicale in questo momento?
Sono maturato tantissimo perché l’esperienza all’estero mi ha dato una consapevolezza diversa. Il fatto che abbia scritto con altri autori e che abbia fatto esperienze all’estero con produttori musicali importanti mi ha dato tanto. Sono una persona che ama condividere la musica con gli altri perché è sempre bello imparare, non mi sento arrivato.
La partecipazione e la vittoria ad Amici ti ha permesso di farti conoscere e apprezzare dal pubblico. Ad oggi che ricordi conservi di quell’esperienza, cosa ti ha insegnato?
Amici mi ha insegnato tanto, sia a livello artistico che umano. E’ una scuola che mi ha dato tutti i mezzi possibili per crescere e maturare musicalmente. Sarò sempre grato ad Amici e a Maria. Ora sono un artista che ha fatto tanta esperienza, ho lavorato due anni all’estero, ho fatto concerti in America, in Australia, in Germania, ho una maturità diversa rispetto a sei anni fa.
Un tuo ricordo del Maestro Peppe Vessicchio?
Con Peppe abbiamo fatto tante cose. E’ stato anche giudice del serale insieme a Cannito, avevo un bellissimo rapporto, è stato un grande maestro e penso che sia una perdita importante. Mancherà una figura come lui, la vita purtroppo è un ciclo anche se lui è andato via troppo presto.
Hai avuto un boom all’estero. Ti dispiace essere apprezzato più fuori che dentro casa?
All’estero lo stile pop è molto più apprezzato rispetto all’Italia. In questo momento in Italia c’è un mercato diverso, sta andando molto più la musica rap, la trap e c’è poco spazio per la musica pop. Penso però che la musica è universale e che la musica bella rimane tale. Ci sono canzoni che diventano dei jingle che funzionano ma che non durano nel tempo, non ho pregiudizi da questo punto di vista. Io faccio la mia musica e spero che piaccia, altrimenti mi dispiace ma non posso farci nulla.
Oggi la musica è fatta di numeri e a soffrire di più sono gli artisti, penso a Sangiovanni ma anche ad Angelina. Anche tu hai avvertito la stessa pressione?
Ormai la musica è diventata un algoritmo, non contano più le emozioni che un brano può suscitare. Si guardano solo i numeri. Penso che Angelina sia un’artista meravigliosa, scrive benissimo. A volte nella vita ci sono dei momenti in cui il fisico e la mente ti impongono di fermarti. Non c’è fretta di fare musica, l’importante è essere consapevoli di essere al momento giusto della vita per far uscire dei brani, se non ci sente pronti è meglio stare fermi perché nessuno ci rincorre.
Avevi presentano un brano per Sanremo. Deluso dall’esclusione?
Non mi sento deluso. Avevo presentato per Sanremo proprio “Come noi mai”, il brano che uscirà venerdì 5 dicembre ma non è stato selezionato. Ci sta, evidentemente non era il mio momento. Ci sarà il momento giusto e magari arriverà con un brano diverso, con una consapevolezza diversa. Continuerò a fare la mia musica e poi se ho il pezzo giusto mi presenterò il prossimo anno. A Sanremo partecipai nel 2020, la ricordo come un’esperienza bellissima.
Alcuni ex allievi di Amici hanno partecipato negli anni a Tale e Quale Show. Ti piacerebbe?
E’ un programma di tutto rispetto ma in questo momento non penso di essere adatto. Non riesco ad imitare altri artisti, ho una mia identità.
Un augurio per il 2026?
Vorrei fare tanti concerti, cantare in giro per l’Italia e per il mondo, condividere la mia musica con più gente possibile.
Il video di quando Alberto ha vinto Amici:









