Winter Spring Summer or Fall: una prevedibile love-story da una stagione all’altra – Recensione

Winter Spring Summer or Fall

La storia è ambientata in quattro “capitoli,” ognuno ambientato in una stagione diversa, a scandire i momenti chiave della relazione tra Remi e Barnes, i due protagonisti di Winter Spring Summer or Fall. L’inverno segna il loro primo incontro, del tutto casuale, che serve a delineare il rispettivo background: lui appassionato di musica e con l’intenzione di prendersi un anno sabbatico, lei prossima ad essere ammessa alla prestigiosa Università di Harvard.

Remi inizialmente lo respinge, in quanto preferisce concentrarsi esclusivamente sui suoi studi, ma la primavera successiva anch’essa comprende come i sentimenti nei confronti di Barnes non possano restare inespressi. La love-story procede tra alti e bassi, nelle successive due stagioni che compongono anche il titolo del film.

Recensione Winter Spring Summer or Fall: Un anno d’amore?

L’operazione, sulla carta, sembrava tanto innocua quanto potenzialmente vincente per intercettare i gusti del principale target di riferimento. Prendere come protagonista la lanciatissima Jenna Ortega, tornata a monopolizzare le classifiche di Netflix con la seconda stagione di Mercoledì, affiancargli Percy Hynes White, già sua co-star proprio nella serie dedicata alla “pargola” della famiglia Addams, poteva essere una mossa azzeccata.

Peccato che la sceneggiatura non faccia altro che riciclare per l’ennesima volta una formula abusata, che tolta qualche piccola variazione segue uno status qua abbastanza classico, tra romanticismi, liti e riappacificazioni dell’ultimo minuto dal taglio alquanto tradizionale. Nonostante già compagni di set, tra i due interpreti principali latita la necessaria alchimia e le varie evoluzioni del loro rapporto risultano poco credibili, con buona pace della Ortega che pur si impegna parecchio a differenza del più svogliato collega.

Un film che ha poco da dire

Il personaggio di Barnes presenta inoltre alcune problematiche non da poco, al punto da risultare parzialmente ambiguo in diversi passaggi. Definito ironicamente .- ma non erroneamente — da Remi come una sorta di stalker, rischia di portare l’amata su una cattiva strada. Non che i genitori di lei siano molto meglio, infantili al punto da rompere dei piatti per terra in segno di disapprovazione per le scelte di quella figlia alle prese con un momento difficile.

L’impressiona lasciata da Winter Spring Summer or Fall è quella di un progetto privo di particolari pretese, confezionato per un consumo rapido e indolore, senza la voglia di prendersi qualche rischio. Una scarsità di vedute condivisa con l’anonima regia di Tiffany Paulsen, sceneggiatrice al suo esordio dietro la macchina da presa, la quale si fa spesso aiutare dalla colonna sonora per caricare le diverse scene chiave di una raffazzonata emotività, con il più prevedibile dei lieto fine già dietro l’angolo.

Il film è disponibile nel catalogo di Paramount+.

Conclusioni finali

Lei ha un futuro roseo davanti a sé, con Harvard che la attende a braccia aperte; lui ha tanti sogni e nessuna certezza, con la musica quale perno chiave della sua vita. Secondo la logica degli opposti che si attraggono, non potrà che essere amore – seppur travagliato – tra le due anime presuntivamente gemelle di Winter Spring Summer or Fall.

Jenna Ortega e Percy Hynes White, già insieme sul set di Mercoledì, non trovano la giusta chimica e i loro personaggi cadono vittima di cliché e stereotipi assortiti. La sceneggiatura incespica parecchio, facendo diversi salti mortali per seguire i tipici step delle love-story generazionali, e anche la regia fatica a star dietro a una storia la cui ora e mezza è anche troppo per ciò che ha da dire.

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