Roma ha accolto trigNO con un entusiasmo travolgente nella seconda tappa autunnale del suo mini–tour 2025, andata in scena ieri sera al Largo Venue. Dopo il successo ai Magazzini Generali di Milano, il cantautore è tornato sul palco con un concerto intenso e molto partecipato, presentando una lunga serie di brani, tra pezzi originali e reinterpretazioni che hanno fatto vibrare il locale sin dalle prime note.
L’artista ha aperto il live con Fari spenti, per poi lasciarsi trasportare da un ritmo sempre crescente grazie a canzoni come Casinò, Ma tu e l’immancabile Lento. Il pubblico ha cantato insieme a lui anche durante le cover più amate, da Il mio canto libero a Il mare d’inverno, passando per Don’t Look Back in Anger. Non sono mancati momenti più intimi con Mille voci e Non mi mancherai, fino alla parte finale del concerto, in cui ha scaldato la platea con Overdose d’amore, Ragazzina e 100 sigarette. A un certo punto Trigno ha interrotto la scaletta per festeggiare una ragazza che proprio ieri compiva 15 anni. Le ha dedicato Tanti auguri, coinvolgendo tutta la sala in un coro che ha reso il suo compleanno davvero indimenticabile.
La serata è scivolata via tra applausi e ovazioni, complice la capacità di Trigno di alternare potenza vocale e delicatezza emotiva, regalando ai fan quasi due ore di musica senza pause. Un appuntamento che ha confermato ancora una volta la crescita artistica del giovane cantante, sempre più sicuro, coinvolgente e capace di tenere la scena.
trigNO, la dedica a Chiara dal palco di Roma
Tra i momenti più toccanti del live c’è stato senza dubbio quello dedicato a Chiara Bacci, la sua compagna, presente tra il pubblico. Pur cercando di non attirare l’attenzione, la ballerina è stata presto “scoperta” dal palco: durante l’esecuzione di How to Save a Life, Trigno ha fermato per un attimo la performance per rivolgersi direttamente a lei.
“Anche se non ti vedo lì in fondo, questa è per te”, ha detto con un sorriso, mentre la sala si riempiva di applausi e qualche fan filmava la scena con il telefono. Un gesto spontaneo e dolce che ha riportato alla mente la loro complicità nata tra i corridoi del talent di Canale 5, dove la sintonia tra i due era apparsa evidente fin dai primi giorni.
Nonostante la difficile sfida che li aveva messi uno contro l’altra durante il serale, prova che aveva sancito l’uscita di Chiara, la loro relazione non ne era uscita scalfita. Al contrario, i due avevano continuato a sostenersi, trasformando quel legame speciale in una storia d’amore che oggi procede serena e luminosa. Ieri sera, a Roma, quella dedica è sembrata una piccola conferma di quanto la loro intesa sia rimasta forte anche fuori dagli studi televisivi, regalando al pubblico un frammento autentico di emozione.
La lettera al nonno di trigNO
Durante il live, Trigno ha scelto di aprire il suo cuore al pubblico leggendo una lettera dedicata al nonno. Il giovane artista, che già durante il percorso ad Amici aveva più volte parlato del profondo legame con questa figura fondamentale della sua vita, ha fermato la musica per qualche minuto e ha chiesto al pubblico di ascoltare in silenzio.
Con la voce leggermente incrinata dall’emozione, ha raccontato come, nei momenti di dubbio o smarrimento, ricorra spesso alle parole che gli ricordano il nonno, molto più dei ricordi impressi in una fotografia. “Quando cerco conforto torno qui, in quello che rimane di lui. E stasera volevo condividere questa parte di me, perché voi credete in me proprio come avrebbe fatto lui”, ha spiegato.
Poi ha iniziato a recitare la poesia Parole, un testo profondo e ricco di immagini evocative. Ha descritto il tempo in cui raccoglieva parole per trasformarle in mosaici, la confusione che lo aveva travolto dopo la perdita del nonno e il tentativo, ora, di rimettere ordine tra quei frammenti come si fa con le foglie cadute in autunno. Ogni verso, letto lentamente, sembrava rivelare una ferita ancora aperta ma anche la forza di chi sta cercando di ricostruire se stesso. La sua commozione è stata evidente, e la platea, colpita da tanta sincerità, gli ha restituito un lungo applauso carico di affetto.









