Report, il Tar ordina alla trasmissione Rai di rivelare chi sono le fonti

report rai 3

Il caso Report sta tenendo banco su tutti i giornali dopo che Tar del Lazio ha ordinato alla trasmissione di Rai 3 di rivelare le sue fonti dando ragione all’esposto di un avvocato milanese citato in un’inchiesta della trasmissione sugli appalti lombardi. La Rai annuncia il ricorso al Consiglio di Stato e il conduttore Sigfrido Ranucci assicura: “non rivelerà le sue fonti”.

Report e la questione della sentenza del Tar

Una questione delicata e spinosa quella legata alle fonti di Report, che insieme all’ottimo lavoro portato avanti dalla squadra di giornalisti sono la base fondamentale per la riuscita delle inchieste giornalistiche. Ma cosa comporterà rivelare le fonti di una trasmissione come Report che delle inchieste ha fatto il suo successo? 

Rivelare nomi e cognomi delle fonti di inchieste giornalistiche è quasi come chiedere alle Forze dell’Ordine di rivelare i nomi di informatori o di “pentiti” che collaborano con la Giustizia. La fonte è colei o colui che si affida e ti affida informazioni ad uso investigativo. Che sia un’investigazione delle Forze dell’Ordine o di un team di giornalisti le fonti vanno prima di tutto preservate da attacchi, gogne mediatiche e possibili ripercussioni.

La sentenza? Un precedente che nega il diritto all’informazione

Partendo dal presupposto che le sentenze vanno rispettate, ma nessuno vieta che esse possano essere almeno criticate, la sentenza in merito alla questione della trasmissione investigativa di Rai 3 Report, crea un precedente gravissimo. Un attacco all’indipendenza e all’autonomia dell’informazione.

I giornalisti che fanno informazione soprattutto di natura investigativa non possono essere paragonati a funzionari della pubblica amministrazione. La sentenza azzererebbe qualunque possibilità per i giornalisti soprattutto quelli investigativi di fare il proprio lavoro, e ancor di più di fare giornalismo investigativo.

Report: cosa ci potrebbe essere dietro una sentenza del genere?

La sentenza pare essere legata a un’inchiesta di Report e all’esposto di un avvocato milanese citato della trasmissione in un’indagine giornalistica sugli appalti lombardi. Un qualcosa che potrebbe però, lavorando d’immaginazione, far pensare anche ad altre inchieste che Report ha portato alla luce negli ultimi mesi.

C’è un’inchiesta in particolare che più di altre ha fatto parlare in questi mesi. Un’indagine giornalistica che vede coinvolta una fonte della trasmissione molte volte tirata in ballo per far si che venisse svelata la sua identità.

Di certo la sentenza del Tar del Lazio ha fatto tirare un sospiro di sollievo a certa classe politica che molto spesso è stata oggetto di inchieste da parte di Report e che subito via social o attraverso comunicati stampa hanno manifestato la loro felicità dopo la sentenza.

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