Quarto Grado stasera, temi di venerdì 13 marzo 2020: Coronavirus e la morte di Marco Vannini

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Nuovo appuntamento con Quarto Grado, il programma di cronaca e approfondimento condotto con grandissimo successo da Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero in prima serata su Retequattro. Scopriamo le anticipazioni e i temi al centro della puntata in onda questa sera, venerdì 13 marzo 2020.

Quarto Grado diretta: l’emergenza Coronavirus in Italia

Venerdì 13 marzo 2020 alle ore 21.25 torna “Quarto Grado”, il programma curato da Siria Magri e condotto da Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero nella prima serata su Retequattro.

La puntata inizia con l’emergenza sanitaria da Coronavirus in Italia. Il virus è diventato oramai pandemia con tanto di dichiarazione da parte dell’Organizzazione mondiale della Sanità. Il virus dalla Cina è arrivato anche nel nostro paese generando inizialmente panico seguito da numeri davvero preoccupanti: più di 2000 contagi e più di 1000 vittime in sole tre settimane dal primo contagio.

Non solo, negli ultimi giorni tra divieti e decreti del Governo, l’Italia si è ritrovata a vivere uno scenario da terza guerra mondiale con negozi, bar e ristoranti chiusi e milioni di italiani costretti all’isolamento nelle proprie abitazioni per cercare di evitare la diffusione del virus.

Quarto Grado oggi, le anticipazioni venerdì 13 marzo

Negli ultimi giorni non sono mancate le polemiche e le rivolte come quelle scoppiate nella carceri italiane con un bilancio di 12 morti: 9 presso il penitenziario di Modena e 3 presso Rieti. 40, invece, gli agenti che hanno riportato ferite, mentre a Foggia 72 sono i detenuti fuggiti di cui solo 5 si sono perse le tracce. Una situazione nata dalla grande paura di contagio per via del Coronavirus, aggravata anche dall’impossibilità di vedere i propri parenti.

Non solo Coronavirus durante la puntata di venerdì 13 marzo 2020, visto che Quarto Grado   torna ad occuparsi della morte di Marco Vannini, il 20enne di Ladispoli ucciso da un colpo di pistola il 17 maggio del 2015. Marco è morto presso la casa della fidanzata Martina e, a distanza di quasi 5 anni dalla sua scomparsa, tutta l’intera famiglia Ciontoli è indagata con l’accusa di omicidio volontario dopo la decisione della Cassazione che ha stabilito che tutto il processo è da rifare.

Ricordiamo che durante la puntata del programma di Rete4, tutti i telespettatori possono partecipare alla diretta utilizzando uno dei canali ufficiali:

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L’appuntamento con Quarto Grado è come sempre il venerdì in prima serata su Rete 4.

2 Commenti

  1. tratto da OMS.. ANDATE A VERIFICARE..Farmaco, prodotto dalla Roche, è stato utilizzato in Cina. Non ci sono studi decisivi sui risultati ottenuti ma è stato riferito da alcuni medici di quel Paese che ha funzionato su una ventina di pazienti. Ora che l’epidemia è scoppiata anche in Italia, alcuni centri hanno deciso di provare la stessa strada per malati in condizioni gravi. Le strutture sono Milano, Bergamo e Fano “Ha rivelato Paolo Ascierto, oncologo del Pascale di Napoli che a sua volta ha in trattamento 6 pazienti. Su 2 ci sono già buoni risultati mentre gli altri hanno iniziato da troppo poco la terapia per conoscerne l’esito.” Il farmaco utilizzato , è un anti interluchina 6, cioè contrasta una citochina coinvolta nel processo infiammatorio cronico che avviene nel polmone anche nel caso della polmonite da coronavirus”. Il medicinale dunque non agisce contro il Covid-19 ma sui sintomi più gravi.///// PERCHE’ LA METTETE CME SE AVESSERO FATTO TUTTO A NAPOLI? nN E’ ONESTO .. BISOGNA ESSERE SERI E DIRE LE COSE COME SONO .. ANDATE A CONTROLLARE..

  2. IN RIFERIMENTO AL PRECEDENTE MESSAGGIO FARMACO PER CURARE L’ARTRITE REUMATOIDE.
    FONTE DELLE INFORMAZIONI CHE HO INVIATO E PUBBLICATO : LA REPUBBLICA ARTICOLO DEL 12 MARZO 2020
    CONTROLLATE. QUESTO E’ L’ARTICOLO COMPLETO :C’è un farmaco che sembra capace di ridurre la reazione infiammatoria provocata dalla polmonite da coronavirus. Mancano degli studi clinici, ci si basa su singoli casi cinesi e adesso anche qualche caso italiano, però la notizia dà una piccola speranza, almeno per i casi gravi. Tanto più che l’Aifa, agenzia italiana del farmaco, ha appena deciso di occuparsi del tocilizumab, un anticorpo monoclonale, cioè un medicinale biologico, nato per una malattia autoimmune, l’artrite reumatoide. L’Agenzia nel giro di qualche giorno indicherà se e come usarlo off-label, cioè per un problema al momento non inserito nelle sue indicazioni.

    Il farmaco, prodotto dalla Roche, è stato utilizzato in Cina. Non ci sono studi decisivi sui risultati ottenuti ma è stato riferito da alcuni medici di quel Paese che ha funzionato su una ventina di pazienti. Ora che l’epidemia è scoppiata anche in Italia, alcuni centri hanno deciso di provare la stessa strada per malati in condizioni gravi. Le strutture sono Milano, Bergamo e Fano, ha rivelato Paolo Ascierto, oncologo del Pascale di Napoli che a sua volta ha in trattamento 6 pazienti. Su 2 ci sono già buoni risultati mentre gli altri hanno iniziato da troppo poco la terapia per conoscerne l’esito.

    Ascierto dice che “in 24 ore la terapia ha evidenziato ottimi risultati e domani (oggi, ndr) sarà estubato uno dei due malati perché le sue condizioni sono migliorate”. Il medico chiede di avviare subito un protocollo nazionale sul prodotto contro l’artrite. “Ci siamo scambiati informazioni con colleghi cinesi — spiega Ascierto — Questo farmaco è un anti interluchina 6, cioè contrasta una citochina coinvolta nel processo infiammatorio cronico che avviene nel polmone anche nel caso della polmonite da coronavirus”. Il medicinale dunque non agisce contro il Covid-19 su sui sintomi più gravi.

    Il modo giusto di procedere lo indicherà adesso l’Aifa, che appunto dovrebbe esprimersi in questi giorni. Probabilmente si proverà ad organizzare uno studio di più centri italiani, per evitare che gli ospedali si muovano in ordine sparso e per avere un controllo scientifico sui risultati. In questo modo, tra l’altro, il tocilizumab potrebbe essere rimborsato dal sistema sanitario nazionale alle Regioni anche se viene utilizzato al di fuori delle sue indicazioni.
    “La Repubblica si batterà sempre in difesa della libertà di informazione, per i suoi lettori e per tutti coloro che hanno a cuore i principi della democrazia e della convivenza civile”

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