Non ci resta che piangere: tutto quello che volete sapere sul film considerato un cult della risata

Non ci resta che piangere

Non ci resta che piangere non si può definire semplicemente un film comico, tanto che da decenni è considerato un vero e proprio cult della risata. Merito di un mix ben riuscito di vari ingredienti, dalla straordinaria interpretazione di Roberto Benigni e Massimo Troisi, che formano una coppia eccezionale, all’originalità della trama, una sorta di viaggio nel tempo con tanto di personaggi del passato, opportunamente rivisitati, visti con gli occhi di chi vive negli anni ’80 del XXI secolo.

Un piccolo capolavoro insomma, che probabilmente avrete visto decine di volte, ma che non ci si stanca mai di riguardare ridendo di gusto ad ogni passaggio in tv. Non ci resta che piangere va in onda nella prima serata di Sabato 23 Dicembre su Rete 4. Di seguito la trama, il cast e le curiosità più interessanti da conoscere.

Non ci resta che piangere: la trama in breve e il cast

Il maestro elementare Saverio e il bidello Mario stanno viaggiando in automobile. Ad un certo punto vengono sorpresi da un temporale che li costringe a ripararsi in un casolare, dove trascorrono la notte. Il mattino dopo li aspetta una sorpresa: si ritrovano nell’anno 1492! E’ l’inizio di una serie di esilaranti avventure che li porteranno ad incontrare vari personaggi, fra i quali Girolamo Savonarola e Leonardo Da Vinci.

Per quanto riguarda il cast, Massimo Troisi e Roberto Benigni reggono da soli e in maniera eccellente le fila della commedia per quasi tutta la sua durata, ma sono affiancati nella recitazione da validi colleghi e colleghe, tra cui Amanda Sandrelli, Iris Peynado, Carlo Monni, Livia Venturini, Elisabetta Pozzi e Paolo Bonacelli.

Le curiosità principali sul film

Non ci resta che piangere è un film di genere commedia/comico del 1984 scritto, diretto e interpretato da Roberto Benigni e Massimo Troisi. Queste sono le principali curiosità sul suo conto:

  • il famoso regista Bernardo Bertolucci ha contribuito alla sceneggiatura insieme a Benigni e Troisi
  • la scena in cui Saverio e Mario scrivono la lettera a Savonarola per avvertirlo del pericolo che sta correndo, è un chiaro omaggio alla sequenza, altrettanto celebre, contenuta in Totò, Peppino… e la malafemmina (1956)
  • gran parte delle scene fu girata all’insegna dell’improvvisazione da parte dei bravissimi Benigni e Troisi, compresa quella, esilarante, del pagamento del fiorino. Alla fine, nel montaggio, molto materiale venne eliminato
  • le musiche sono di Pino Donaggio
  • la fotografia è di Giuseppe Rotunno
  • la pellicola è una produzione Yarno Cinematografica, Best International Film, mentre la distribuzione si deve a Ceiad – Columbia Tristar Home Video, Cecchi Gori Home Video, L’unita’ Video, Dvd Cecchi Gori.

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