“Il Re 2”, intervista esclusiva a Thomas Trabacchi e Caterina Shulha

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Dal 12 aprile arrivano in esclusiva su Sky e in streaming su Now i nuovi imperdibili episodi della serie “Il Re”. Prodotta da Sky Studios con Lorenzo Mieli per The Apartment e con Wildside, entrambe società del gruppo Fremantle, in collaborazione con Zocotoco, la seconda stagione della serie che vede Luca Zingaretti nei panni di Bruno Testori promette di essere ancora più avvincente e ricca di colpi di scena della prima.

Intervista esclusiva a Thomas Trabacchi e Caterina Shulha

Noi di SuperGuida TV abbiamo video intervistato in esclusiva Thomas Trabacchi e Caterina Shulha, le due new entry di questa stagione.

Thomas Trabacchi interpreta Vittorio Mancuso, un magistrato che si troverà dietro le sbarre in quanto accusato di omicidio. Caterina, alias Claudia Agosti, sarà l’avvocato pronto a dimostrare la sua innocenza. Girare dietro le sbarre non è stato affatto facile per Trabacchi che ai nostri microfoni ha raccontato: “La location mi ha aiutato tantissimo. Il carcere è un luogo in cui anche i muri parlano. Da questo punto di vista siamo stati messi nelle condizioni ideali di raccontare questa storia. Girare in luoghi reali e non ricostruiti è un colpo di fortuna”.

Caterina Shulha ha invece parlato del suo personaggio mettendone un evidenza il coraggio: “Claudia è una donna forte, un avvocato molto in gamba ed è convinta che il suo cliente sia innocente. Si troverà ad affrontare delle problematiche personali ma andrà fino in fondo alla ricerca della verità”.

Un personaggio in cui Caterina si è rispecchiata: “In alcuni aspetti mi somiglia. Mi sono riconosciuta nella sua tenacia e anche nella sua capacità di sapersi rialzare”.

Nella serie si riflette su tre elementi: sul concetto di giusto e sbagliato, su bene e male e sulla presenza di un sistema all’interno del carcere. Abbiamo chiesto a Trabacchi e alla Shulha se lavorare a questo progetto li abbia portati a rivalutare il concetto di giustizia: “E’ una riflessione profonda. Il contesto è decisivo anche per quanto riguarda il senso di giustizia. Credo che ad oggi sia difficile fare delle leggi. Ad oggi la legge deve essere tranchant, stabilire cosa sia giusto e cosa sia sbagliato. Lo stesso De Andrà diceva “ciò che oggi è legale, domani potrebbe diventare illegale e viceversa”.

Caterina riconosce la delicatezza dell’argomento affrontato: “Le leggi possono cambiare, andare avanti ma le teste rimangono le stesse. Claudia può avere dei dubbi ma è convinta di ciò che sia giusto per lei”.

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