Giulia Elettra Gorietti al Magna Graecia Film Festival: “Limbo è un corto a cui tengo moltissimo. Rodrigo Guirao Diaz al posto di Can Yaman in Viola come il mare”? Sonomolto felice per lui spero di rincontrarlo”

Giulia Elettra Gorietti

L’attrice Giulia Elettra Gorietti, ospite del Magna Graecia Film Festival per presentare “Limbo”, il cortometraggio che la vede protagonista, ci racconta l’esperienza di far parte di questo progetto cinematografico che ha come tema l’universo femminile. “È stata un’esperienza molto bella, perché innanzitutto è il mio secondo cortometraggio e torno a fare un cortometraggio dopo quasi vent’anni. E quindi comunque è emozionante. Inoltre ho girato con una delle mie più care amiche, Carlotta Tesconi, che è una bravissima attrice, oltre a un team fantastico di persone come Andrea Walts che è regista”. 

Giulia Elettra Gorietti al Magna Graecia Film Festival

Delle tematiche affrontate in questo cortometraggio, Giulia Elettra Gorietti racconta: “Vado molto fiera di questo corto, perché parla di una tematica che mi sta molto a cuore. Mi sono sempre interessata tantissimo a tutte le tematiche legate all’universo femminile, e non solo come attrice, ma anche nel mio quotidiano, nelle mie battaglie che tutte noi donne facciamo”.

“Limbo parla della depressione femminile legata al mondo del lavoro, e non è un segreto che noi donne siamo sempre messe ai margini, o ancora messe ai margini nel lavoro. Stiamo migliorando, ma non abbiamo la soluzione a 360 gradi ancora. Secondo me è molto importante parlare di queste tematiche, e soprattutto mi appassiona molto, perché mi fa pensare di arrivare anche a quelle persone che magari si sentono sole, o che magari provano determinate cose e in quel momento non hanno la forza per affrontarle.

“Tutte le donne hanno provato, al di là della parità nel mondo del lavoro, ma tutte noi donne siamo state messe ai margini, abbiamo vissuto una situazione problematica legata ai nostri diritti, o comunque alla parità che stiamo cercando, quindi tutte noi purtroppo lo sappiamo nel nostro DNA. E mi entusiasma sempre tanto, e ho sempre tanta gioia nell’andarlo a raccontare come attrice, oltre che come persona. Come tutte noi sempre più stiamo facendo, soprattutto nel mondo dello spettacolo, e questa è una cosa bellissima”.

Depressione e spettacolo ultimamente stanno andando proprio di pari passo, nel senso che ci sono moltissimi artisti della musica, sia maschili che femminili, che all’inizio della loro carriera scelgono di fermarsi un attimo proprio perché hanno problemi di depressione. Che idea ti sei fatta di questo problema, soprattutto tra i giovani?

“Mi ha colpito tantissimo, mi colpisce sempre questa tematica, queste notizie. Recentemente mi ha fatto proprio soffrire vedere il cantante degli One Direction finire così, perché comunque sia è stato il racconto di un malessere iniziato forse da una carriera iniziata troppo presto, e io proprio recentemente per l’uscita del mio altro film Daedalus ho parlato di questo, nel senso che sono grata al mio percorso perché ho iniziato presto e ho potuto fare tantissime esperienze meravigliose delle quali appunto vado fiera, però se potessi scegliere e potessi tornare indietro, probabilmente inizierei un po’ più tardi perché non ho avuto la giusta guida quando ero molto giovane e quindi ovviamente non è estremizzato come i fatti di cronaca di cui stiamo parlando, anche perché poi non è che ero un membro degli One Direction, però comunque avendo iniziato con “Tre metri sopra il cielo” così giovane, sicuramente ho sentito una pressione, e non perché gli altri necessariamente me la mettevano. Il mondo dello spettacolo quando ho iniziato era diverso, adesso siamo aperti a tante tematiche, parliamo più spesso di tante cose, però sentivo una pressione che sicuramente mi ha fatto passare anche dei momenti molto difficili, però poi ho lavorato e ho visto la fortuna invece di quello che mi era successo e cerco di migliorarmi sempre più ogni giorno”.

Parliamo della tua carriera, l’hai appena accennata, tante esperienze da Virzi a Solima fino a Pupi Avati, cosa ti hanno lasciato soprattutto queste esperienze e lavorare con dei grandi registi?

“È un privilegio, è una fortuna, quindi comunque mi sento onorata per questo e voglio continuare a farlo sempre di più. Sono molto soddisfatta e ho incontrato anche dei professionisti, dei colleghi attori che mi hanno insegnato delle cose che ancora oggi porto con me”.

Parlando appunto di colleghi attori, mi allaccio a questo, tu sei stata protagonista di Terra Ribelle 2 qualche anno fa e appunto Rodrigo Guirao Diaz prende il posto di Can Yaman in Viola come il mare accanto a Francesca Chillemi, che effetto ti fa che un tuo collega prende questo posto così ambito?

“Sono molto felice perché io e Rodrigo abbiamo girato una serie in Sud America, quindi siamo stati tutti a contatto insieme anche con Anna Favella, Antonio Folletto e altri attori per un anno, quindi si è creata come una famiglia e tra l’altro ho incontrato Rodrigo recentemente a Madrid, perché ho anche un’agenzia in Spagna ed è stata una gioia rivederlo dopo un po’ di anni. L’avevo già visto qualche anno fa, però ho ritrovato un grande amico e ho provato un grande affetto e ho sentito che era reciproco, quindi sono solo che felice di rivederlo nel nostro Paese in un progetto importante e spero di incontrarlo quindi presto, magari a Roma”.

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