Giorgio Panariello fa un viaggio nel futuro nel suo spettacolo “E se domani…”: “Sul futuro sono positivo, mi spaventa solo l’isolamento. Sanremo 2026? Magari quest’anno io e Pieraccioni faremo un salto”

Giorgio Panariello

Giorgio Panariello torna sul palcoscenico con il suo nuovo spettacolo “E se domani…”, un’irresistibile e tagliente incursione nel tempo che verrà. Dopo la prima di ieri sera, in cui non sono mancati volti noti tra il pubblico come Gigi D’Alessio e Salvatore Esposito, il comico toscano sarà al Teatro Brancaccio il 20 e 21 ottobre, pronto a sorprendere il pubblico con uno show originale e ricco di colpi di scena.

Lo spettacolo prende il via con Panariello che, dopo essere stato selezionato insieme ad altri “misteriosi” compagni di viaggio (la loro identità sarà rivelata solo durante la performance), ritorna improvvisamente ai giorni nostri da un’avventura nel futuro. A quanto pare, è l’unico ad aver fatto ritorno, e con il suo stile inconfondibile darà vita a un racconto esilarante e surreale, tra nuovi personaggi, sketch, racconti, momenti musicali e invenzioni sceniche sorprendenti. Ancora una volta, Panariello offrirà al pubblico la sua personale lettura della realtà contemporanea, affrontando i temi più attuali con intelligenza, leggerezza e tanta ironia.

Giorgio Panariello parla dello spettacolo, di Maria De Filippi e di Sanremo

Noi di SuperGuida TV abbiamo partecipato all’incontro stampa con Giorgio Panariello che dopo lo spettacolo si è reso disponibile a rispondere alle curiosità della stampa. Il comico ha definito lo spettacolo un viaggio nel futuro: “Il futuro in questo caso non è un osservatorio, racconto le cose che ho lasciato nel presente. Sul futuro sono molto positivo Lasciando perdere quello che faranno gli uomini e mi riferisco alle guerre, con tutti quelli che ho parlato da Farinetti con cui abbiamo parlato di alimentazione a Luca Josi e altri il quadro che ne è venuto fuori è stato positivo. Questo è uno spettacolo che guarda al futuro ma che conserva la sua umanità. Parafrasando una canzone di Pierangelo Bertoli è uno spettacolo con un piede nel passato ma con lo sguardo dritto e aperto nel futuro”.

Nel suo viaggio nel futuro, ambientato 20 anni avanti, Panariello immagina un mondo popolato da insetti commestibili, sesso virtuale e intelligenze artificiali come ChatGPT, il tutto raccontato con la sua consueta ironia tagliente: “Non volevo che fosse fantascienza. Io mi sono basato su quello che mi hanno detto le persone che ho intervistato nel mio podcast, da lì ho attinto per questo spettacolo. Le cose che sono uscite fuori sono molto attendibili, si tratta di progetti che stanno per essere sviluppati da qui a 25 anni. E’ una proiezione di quello che stanno studiando ma ci sono anche altre mille cose che avrei potuto dire. Il mio obiettivo però non era quello di trasformarmi in un divulgatore scientifico come Alberto Angela ma ho voluto fare il comico dicendo le cose come stanno”.

Pur essendo ottimista, c’è però qualcosa che preoccupa Panariello sul futuro: “Mi spaventa l’isolamento e non a caso nello spettacolo ho riadattato in Almeno tu nel metaverso la celebre canzone di Mia Martini Almeno tu nell’universo. Vedo sempre più ragazzi camminare per strada con le cuffie nelle orecchie, molti trascorrono ore chiusi in camera a giocare ai videogiochi. Con l’arrivo del metaverso temo che la situazione possa peggiorare. In un’epoca in cui dovremmo puntare sull’inclusione e sull’apertura verso il mondo, ho il timore che la tecnologia, invece di avvicinarci, finisca per isolarci ancora di più”. 

Nello spettacolo non mancano dei riferimenti alla politica: “Ho voluto mettere il mio punto di vista. Non ho mai fatto politica nei miei spettacoli se non qualche battuta sciolta che fanno tutti i comici su Salvini, sulla Meloni o su c’è chi al potere in quel momento. Ad un certo punto però ho pensato che poteva essere un’idea dare una mia interpretazione di quella che potrebbe essere in futuro la politica. La preoccupazione in futuro è che ci possa essere meno fiducia nelle istituzioni e nello Stato. Ci sarebbe bisogno di un unico partito che sia inclusivo di tutte le idee politiche in favore di una crescita di tutti. La politica sembra essere diventata una gara in cui c’è chi vince e c’è chi perde ma alla fine mi sembra che a perdere siamo sempre noi”.

Per un comico oggi il rischio è quello di inciampare nel politicamente corretto: basta una battuta fuori posto e si scatena il caso, anche quando l’intento è solo far riflettere sorridendo: “Silvano non è un personaggio misogino ma è lo stereotipo del bullo che sta all’osteria perché non ha voglia di fare nulla, che dà una sua opinione su quello che accade nel mondo, che mette in piazza quello che succede alla moglie. E’ uno stereotipo negativo dell’uomo. Ad oggi bisogna fare attenzione a come si dicono le cose, a Tale e Quale cerco sempre di fare molta attenzione. Una volta per esempio c’era Barbara Cola che aveva imitato Anastacia e io avevo fatto una battuta dicendo “ma le poppe sono tue o sono finte?”. Il giorno dopo ho dovuto chiedere scusa sui social perché non sapevo che Anastacia avesse avuto un tumore al seno. Senza rendermene conto, ho fatto una battuta e mi sono ritrovato al centro di una vera e propria shitstorm”. 

Anche Maria De Filippi fa una speciale apparizione nello spettacolo: compare in un video ironico che arricchisce la narrazione con il suo stile inconfondibile: “Ci sono delle applicazioni in cui puoi scegliere la religione, addirittura in Svizzera in una chiesa c’è un’app che ti permette di confessarti con Gesù Cristo. Appena ho pensato a Maria mi è venuta in mente subito la De Filippi. Non avrei mai pensato che lei si prestasse a fare il video anche perché temevo che con l’intelligenza artificiale si pensasse che non era lei. Per fortuna mentre lei registrava il video, si è sbagliata e quell’errore ha fatto capire che era davvero lei. Maria è stata davvero carinissima, non ha esitato un attimo”. 

Il comico dà poi un consiglio per chi come noi si trova a vivere nel presente: “Bisognerebbe esercitare un po’ di più la memoria, i ricordi, le nostre vacanze, le persone che abbiamo amato, le persone che abbiamo incontrato. Oggi siamo distratti e deleghiamo tutto all’intelligenza artificiale o al Cloud. E’ importante guardare al presente tenendo presente il patrimonio che abbiamo”.  

Punzecchiato sul Festival di Sanremo 2026, Panariello risponde: “Con Carlo Conti parlo di tutto meno che di Sanremo. L’anno scorso io e Pieraccioni sapevamo che non saremmo andati perché era una cosa troppo scontata. Magari quest’anno chi lo sa un saltino ce lo facciamo. Ora Carlo è impegnato a fare il cast, mi ha anticipato che ci saranno nomi molto forti e che le canzoni sono molto belle”. 

Il tour di Panariello: le date

Dopo Roma, il tour farà poi tappa nei principali teatri italiani per un totale di 40 date nel 2025 e a grande richiesta proseguirà anche nel 2026 con nuove date in tutta Italia. 

Queste le prossime date:

  • 19 ottobre – Teatro Brancaccio – ROMA SOLD OUT
  • 20 ottobre – Teatro Brancaccio – ROMA
  • 21 ottobre – Teatro Brancaccio – ROMA
  • 23 ottobre – Teatro Moderno – GROSSETO SOLD OUT
  • 25 ottobre – Teatro Colosseo – TORINO SOLD OUT
  • 26 ottobre – Teatro Colosseo – TORINO SOLD OUT
  • 28 ottobre – Teatro Colosseo – TORINO 
  • 03 novembre – Teatro Politeama – CATANZARO 
  • 05 novembre – Teatro Augusteo – NAPOLI 
  • 06 novembre – Teatro Team – BARI 
  • 11 novembre – Teatro Carani – SASSUOLO (MO) SOLD OUT
  • 13 novembre – Teatro Galleria – LEGNANO (MI) SOLD OUT
  • 15 novembre – Teatro LAC – LUGANO
  • 18 novembre – Teatro di Varese – VARESE
  • 19 novembre – Palaubroker – BASSANO DEL GRAPPA (VI)
  • 22 novembre – Gran Teatro Geox – PADOVA SOLD OUT
  • 25 novembre – Teatro Verdi – MONTECATINI (PT) SOLD OUT
  • 26 novembre – Teatro Verdi – MONTECATINI (PT) SOLD OUT
  • 27 novembre – Teatro Verdi – MONTECATINI (PT) SOLD OUT
  • 29 novembre – Teatro Verdi – FIRENZE SOLD OUT
  • 30 novembre – Teatro Verdi – FIRENZE SOLD OUT
  • 02 dicembre – Teatro Verdi – FIRENZE
  • 03 dicembre – Teatro Verdi – FIRENZE
  • 04 dicembre – Teatro Verdi – FIRENZE SOLD OUT
  • 6 dicembre – Teatro Verdi – FIRENZE SOLD OUT
  • 7 dicembre – Teatro Verdi – FIRENZE SOLD OUT
  • 8 dicembre – Teatro Verdi – FIRENZE 
  • 11 dicembre – Teatro Europauditorium – BOLOGNA
  • 15 dicembre – Teatro Europauditorium – BOLOGNA
  • 16 dicembre – Teatro Rossetti – TRIESTE
  • 19 dicembre – Teatro Verdi – FIRENZE
  • 20 dicembre – Teatro Verdi – FIRENZE
  • 21 dicembre – Teatro Verdi – FIRENZE
  • 23 dicembre – Teatro Verdi – MONTECATINI (PT) SOLD OUT
  • 5 marzo 2026 – Pala Unical Teatro – MANTOVA NUOVA DATA
  • 6 marzo 2026 – Pala Geox – PADOVA NUOVA DATA
  • 13 marzo 2026 – Teatro Brancaccio – ROMA NUOVA DATA
  • 14 marzo 2026 – Teatro Brancaccio – ROMA NUOVA DATA
  • 18 marzo 2026 – Teatro Galleria – LEGNANO (MI) NUOVA DATA
  • 21 marzo 2026 – Pala Ghiaccio – COURMAYEUR (AO) NUOVA DATA
  • 24 marzo 2026 – Teatro Verdi – MONTECATINI (PT) NUOVA DATA
  • 25 marzo 2026 – Teatro Verdi – MONTECATINI (PT) NUOVA DATA
  • 28 marzo 2026 – Teatro Ariston – SANREMO (IM) NUOVA DATA
  • 30 marzo 2026 – Teatro Colosseo – TORINO NUOVA DATA
  • 9 aprile 2026 – Teatro Lirick – ASSISI (PG) NUOVA DATA
  • 11 aprile 2026 – Teatro Clerici – BRESCIA NUOVA DATA
  • 14 aprile 2026 – Teatro Regio – PARMA NUOVA DATA
  • 15 aprile 2026 – Teatro Ponchielli – CREMONA NUOVA DATA
  • 26 aprile 2026 – Teatro Carlo Felice – GENOVA NUOVA DATA
  • 29 aprile 2026 – Teatro Arcimboldi – MILANO NUOVA DATA
  • 30 aprile 2025 – Teatro Arcimboldi – MILANO NUOVA DATA

I biglietti per le nuove date saranno disponibili dalle ore 18:00 di oggi in prevendita su Ticketone e punti vendita abituali. 

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