L’attore Franco Nero ospite della 22a edizione del Monte-Carlo Film Festival de la Comédie, ideato e presieduto da Ezio Greggio, e che si è tenuto nei giorni scorsi a Monte-Carlo, ai nostri microfoni ci racconta il suo rapporto con il cinema e con i personaggi che ha interpretato. L’attore a breve riceverai la stella sulla Walk of Fame. Ecco cosa ha raccontato a noi di SuperGuidaTv.
Intervista a Franco Nero al Monte Carlo Film Festival
Franco Nero, come sta vivendo l’atmosfera di questo festival? Cosa ne pensa?
«È un festival stupendo perché è familiare, molto intimo. Ezio Greggio è un amico che conosco da anni e non potevo dirgli di no. Sono venuto volentieri.»
A breve riceverà la stella sulla Walk of Fame. Cosa si prova ad avere un riconoscimento del genere?
«Vuol dire che ho seminato molto bene nella vita e ora mi viene riconosciuto. Non me lo danno gli italiani naturalmente, me lo danno gli americani. Sono molto orgoglioso perché entro in compagnia di grandissimi italiani che l’hanno ricevuta: da Pavarotti a Bocelli, Anna Magnani, Loren… grandi personaggi del passato.»
Ha interpretato tantissimi ruoli. Qual è il personaggio che le torna più spesso nel cuore?
«È come chiedere a una madre con tanti figli qual è il preferito. Io amo tutti i miei figli. I film per me sono figli. Leggo una sceneggiatura, accetto un film e si spera sempre che venga bellissimo. A volte vengono bene, a volte meno, ma li amo tutti.»
Cosa le fa dire sì a un progetto e no a un altro?
«Dipende dalla sceneggiatura. In base a quella capisco se posso fare il personaggio molto bene o meno. Tutto dipende dalla sceneggiatura, e anche dal regista. Ma soprattutto dalla sceneggiatura.»
Secondo lei è più difficile far ridere o far emozionare il pubblico?
«Far emozionare. Per far ridere ci pensano i comici, gli attori comici. Una sola volta ho fatto una commedia per bambini, Cipolla Colt, prodotto da Carlo Ponti, dove interpretavo questo cipollaro. Mi sono ispirato un po’ a Charlie Chaplin e devo dire che l’ho fatto molto bene: tutti erano felicissimi e il film è andato in tutto il mondo. Dicono che Franco Nero è sempre serio, ma far emozionare è molto più bello.»
Sta lavorando a qualcosa in particolare in questo periodo?
«Sì, ho molti progetti e molte offerte. Dovrei andare in Australia, in Germania, in Ungheria… Vediamo.»
Cosa le piace del mondo del cinema, e cosa invece le piace meno?
«Mi piace stare sul set e fare cinema. Non mi piacciono i pettegolezzi che girano attorno al mondo del cinema: “quello è andato”, “quello no”… Quello proprio no.»
A proposito di pettegolezzi, chiudo con una domanda ironica: un attore italiano molto famoso in America, Michele Morrone, ha dichiarato di essere più bravo del 99% degli attori. Lei che ha lavorato tanto in America lo conosce? Cosa pensa di una frase del genere?
«Io non lo conosco. Mi sembra un po’ troppo presuntuoso, no? Forse era uno scherzo… dire di essere più bravo del 90% degli attori? Non so. Io dico sempre che sono il peggiore degli attori, capito? Perché dobbiamo sempre imparare. Ho fatto 250 film da protagonista e devo ancora imparare.»









