Ezio Liberatore, intervista esclusiva all’ex concorrente di Amici 23: “Amici è stata l’occasione per mettermi in discussione. Da Rudy Zerbi non solo critiche ma anche preziosi consigli”

Ezio Liberatore

E’ terminata da poco la sua esperienza nel talent di Amici. Ezio Liberatore è stato eliminato dal programma per volontà di Anna Pettinelli che di fronte ai scarsi risultati finora ottenuti ha deciso di togliergli il banco. Nonostante la sua avventura nella scuola sia durata poco, Ezio si è fatto apprezzare dal pubblico televisivo tanto che il suo inedito “Come quando fuori piove” ha suscitato giudizi positivi anche sui social.

Noi di SuperGuida TV abbiamo intervistato in esclusiva Ezio Liberatore. Ai nostri microfoni, l’allievo ha fatto un bilancio di questa esperienza. Per quanto riguarda l’eliminazione, Ezio non è rimasto più di tanto sorpreso: “Me l’aspettavo. Mi sentivo molto bloccato e forse come hanno detto anche gli altri insegnanti non era il momento più adatto a me per vivere serenamente questa esperienza”.

Sul rapporto con gli altri allievi, Ezio non ha fatto mistero di avere avuto delle difficoltà all’inizio: “Inizialmente mi sono sentito spiazzato e a causa delle mie lamentele mi sono ritrovato ad essere io contro tutti. La mia idea era che in un contesto del genere fosse difficile creare rapporti autentici di amicizia. Mi sono poi ricreduto. Ho instaurato un bel rapporto con Spacehippiez e Samuspina”.

Uno dei coach che da subito gli ha riservato delle critiche è stato Rudy Zerbi. A fronte di critiche che lo hanno infastidito, Ezio ha ricevuto da lui anche preziosi consigli. Sul suo futuro non ha dubbi: “Mi auguro di poter fare l’artista”. E noi ovviamente glielo auguriamo.

Intervista esclusiva a Ezio Liberatore

Ezio, è finita da poco la tua esperienza ad Amici. Un bilancio di questa esperienza? Cosa ti ha lasciato?

Nonostante sia durata poco tempo, è stata una bellissima esperienza oltre che una grande novità. Mi sono trovato catapultato da un giorno all’altro in un’ambiente totalmente nuovo e non parlo solo di contesto televisivo ma anche di convivenza con persone che non avevo mai visto prima. Mi ha aiutato a crescere umanamente e a capire i miei limiti caratteriali. Da questo punto di vista Amici è stata l’occasione per mettermi in discussione. 

A decretare di fatto la tua eliminazione è stata Anna Pettinelli. La sua decisione ti ha sorpreso o te l’aspettavi?

Me l’aspettavo. Mi sentivo molto bloccato e forse come hanno detto anche gli altri insegnanti non era il momento più adatto a me per vivere serenamente questa esperienza. 

Nella scuola, prima dell’eliminazione, hai attraversato un momento di crisi. Cosa ti ha più spaventato?

Ho dovuto abbandonare lo studio nel bel mezzo della puntata e questo mi ha scombussolato. È emerso un lato del mio carattere più introverso che mi stavo impegnando a smussare. Nell’ultima esibizione mi sono sentito sicuro di me e per questo motivo sono rimasto deluso dal giudizio che mi era stato dato perché non ero d’accordo. Con tutti i mie difetti, mi reputo una persona positiva.

Tornando indietro, c’è qualcosa che faresti diversamente?

Tornassi indietro, vivrei con più leggerezza questa esperienza. L’ho presa troppo di petto ma questo è un modo con cui generalmente tendo ad affrontare quello che mi capita nella vita. 

In un confronto con Anna Pettinelli avevi dichiarato di aver avuto delle difficoltà nella convivenza con gli altri ragazzi. Com’è andata? Con chi hai legato di più?

Prima di questa esperienza, non avevo mai convissuto con dei ragazzi che non conoscevo. Inizialmente mi sono sentito spiazzato e a causa delle mie lamentele mi sono ritrovato ad essere io contro tutti. La mia idea era che in un contesto del genere fosse difficile creare rapporti autentici di amicizia. Mi sono poi ricreduto. Ho instaurato un bel rapporto con Spacehippiez e Samuspina. 

Il primo coach che ha espresso delle critiche negative è stato Rudy Zerbi. Ti sei sentito incompreso da lui? Cosa ti ha più ferito dei suoi giudizi?

Ho sempre avuto grande stima nei confronti di Rudy. Mi ha fatto capire che fino a quel momento avevo cantato nella mia cameretta e che grazie ad Amici avrei dovuto sfruttare l’occasione per cantare per gli altri. In un primo momento ho apprezzato le sue critiche costruttive ma poi andando avanti, mentre mi stavo impegnando al massimo, ho notato che mi venivano dette sempre le stesse cose e a quel punto non sono stato più d’accordo. Anche quando ho cantato il brano Piccola Anima di Ermal Meta, Rudy ha detto che mia esibizione era stata triste. 

Tra i ringraziamenti che hai fatto dopo l’eliminazione c’è stato quello a Maria De Filippi. Ci racconti un aneddoto che porterai sempre con te e che la riguarda?

Ho avuto poche occasioni di parlare in modo diretto con Maria. Mi ha colpito molto quando ai casting lei rimase sorpresa per il fatto che nonostante non avessi presi lezioni di pianoforte riuscissi a suonare così bene. I suoi complimenti mi hanno fatto tanto piacere perché fino a quel momento solo mio padre me lo aveva detto. 

Era la prima volta che provavi ad entrare ad Amici? Cosa ti ha convinto a partecipare?

Avevo provato anche l’anno precedente ma non avevo portato inediti e non ero neanche convinto nel presentarmi. Quest’anno ho deciso però di mettermi in gioco e ci ho riprovato. Non c’è stato un motivo in particolare che mi ha spinto a partecipare. Da un anno a questa parte ho lavorato al mio progetto musicale. Ho voluto partecipare ad Amici perché è  sempre un’importante vetrina per dei giovani talenti per far conoscere la loro musica. 

Com’è nata la tua passione per la musica?

Ho sempre avuto passione per la musica. Quando ero molto piccolo, mio padre mi svegliava con delle basi strumentali. Era come se la musica fosse nel mio DNA. Poi quando sono diventato grande, ho iniziato a cantare da autodidatta e a 10 anni mi sono avvicinato alla scrittura musicale. Ho studiato poi pianoforte e chitarra sempre da autodidatta fino ad arrivare ai 19 anni quando ho deciso di intraprendere un percorso più serio nell’ambito musicale. 

Il tuo singolo “Come quando fuori piove” ha messo tutti d’accordo. E’ una canzone autobiografica?

Tutto ciò che scrivo è autobiografico. Spesso racconto storie che mi hanno particolarmente toccato e nulla è per caso. Come quando fuori piove parla di varie tematiche, dalla solitudine all’effetto che si può provare per una persona che ti aiuta ad evadere da pensieri e preoccupazioni. E’ quello che è successo a me. 

Per il futuro, quali sono i tuoi obiettivi?

Bella domanda! La vita è sempre un’incognita. Mi auguro di poter fare l’artista. Parallelamente voglio continuare gli studi visto che mi sono iscritto da poco alla facoltà di ingegneria biomedica. 

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