Alex Wyse torna con “Notte stupida”, il singolo disponibile da venerdì 7 novembre su tutte le piattaforme digitali e in radio per Artist First. Il brano è stato presentato in anteprima live ieri sera all’Unipol Forum di Milano durante l’apertura del concerto di Alfa, dove Alex ha emozionato il pubblico con un’interpretazione intensa e autentica.
Intervista ad Alex Wyse all’uscita di “Notte Stupida”
Del brano Alex Wyse racconta: «Notte Stupida nasce nella notte in cui tutto si spegne e restiamo da soli con ciò che proviamo davvero. È quella notte in cui capisci che anche ciò che fa male ti manca, perché almeno ti faceva sentire vivo. È la notte in cui non devi fingere nulla, perché nessuno ti sta guardando». Con questo singolo Alex apre una fase intima e profonda del proprio percorso artistico: un viaggio nella vulnerabilità, dove il buio non fa più paura ma diventa lo spazio per riconoscersi e raccontarsi davvero. Il brano è stato prodotto dal duo LEORE composto da Francesco Rodrigo e Matteo Ieva, già al fianco di Alex in diverse produzioni, tra cui “Rockstar”, il pezzo che lo ha portato sul palco del Festival di Sanremo 2025 tra le Nuove Proposte. Dopo un’estate ricca di concerti, culminata con il live del 26 settembre all’Atlantico di Roma, Alex Wyse porta alla luce ciò che nell’oscurità fa più rumore: Notte stupida illumina la parte più vera di noi, quella che emerge quando nessuno ci guarda. Noi di SuperGuidaTv abbiamo intervistato Alex, ecco cosa ci ha raccontato.
Alex, Notte Stupida è il tuo nuovo singolo. Partiamo dal perchè questo titolo, cosa rappresenta per te e qual è stata la tua notte stupida?
Beh, notte stupida sono un po’ le mie notti, dove mi ritrovo a pensare tra me e me, dove sono da solo nel buio, che alla fine questo buio non è una cosa negativa in questo contesto, anzi è un posto dove posso pensare, dove posso andare indietro nel tempo e dove posso rincorrere me stesso, che alla fine è quello che faccio, è una rincorsa sempre per conoscermi meglio, e questo in realtà, questa è Notte Stupida.
Questo singolo segna un po’ l’inizio di una nuova tua fase artistica. Di che periodo stiamo parlando e che fase è questa?
Questa è la fase dove mi sto lasciando andare sempre di più, dove sto guardando dentro di me e dove non ho paura di raccontare cose mie passate. Ho vissuto tante vite diverse, tra Italia e Inghilterra, ed è tutto un racconto alla fine, la mia storia, la mia vita, e niente, parlare di quello che sono.
Hai presentato per la prima volta il brano all’Unipol Forum, al concerto di Alfa. Che emozione è stata cantarlo davanti a oltre 11.000 spettatori?
Intanto Alfa è un artista che stimo molto e che non è il primo concerto a cui sono andato, e poter cantare sopra quel palco è stata un’emozione gigantesca, perché comunque tra l’altro il suo pubblico è bellissimo, lascia un’emozione enorme, e per quanto magari appunto quando ho cantato Notte Stupida, e nessuno conosceva la canzone perché era proprio la prima volta cantata live, si divertivano con me, gesticolavano, sorridevano, saltellavano, quindi è stata davvero un’emozione gigantesca, ed è bellissimo sempre cercare di lasciare qualcosa a qualcuno con le canzoni, quindi quello è un posto bellissimo per farlo.
Qual è l’immagine che più descrive questo singolo, qual è l’immagine che ti ha ispirato maggiormente?
Beh in questo contesto per quanto è banale come risposta però è la notte, è dove mi sono perso nei miei pensieri, dove mi perdo tutt’oggi, è dove faccio l’alba a pensare, a scrivere, a fare musica, alla fine è il momento dove riesco a spogliarmi e sapere che nessuno mi sta guardando.
In questa canzone sembri affrontare la vulnerabilità non più come un limite ma come una forza, ecco è un cambiamento che senti anche nella tua vita personale?
Sì perché vorrei sentirmi sempre più libero di essere me stesso, di dire e fare quello che voglio e quindi sicuramente anche nella mia vita privata è un fattore principale questo, quello con cui ambisco la quasi libertà assoluta, ovviamente nella libertà c’è sempre il fattore principale che è il rispetto per gli altri, però la libertà è la parte principale penso di tutto assieme all’amore.
Rockstar che è il pezzo che ti ha portato a Sanremo. Quanto ha influenzato questa esperienza sanremese il modo in cui hai affrontato questo nuovo progetto, questo nuovo singolo?
Comunque Notte Stupida per quanto sia un po’ cliché arriva dopo Rockstar e quindi ha delle sonorità che comunque richiamano anche quella canzone. Sanremo è stato uno step per me gigantesco perché è sempre stato un palco sognato fin da piccolo, lo guardavo da casa e quindi poterci salire è stato un sogno diventato realtà. Iniziare così l’anno sicuramente è stata una botta di adrenalina enorme e mi ha dato tanta forza per fare tante altre cose.
Dal palco di Amici a quello di Sanremo fino ai concerti sold out, in che modo ti senti di essere cresciuto sia come persona che come artista?
Sicuramente come facciamo ogni singolo giorno, cresciamo sempre perché viviamo cose diverse e soprattutto quando vivi delle situazioni così grandi e formative allo stesso momento non puoi che crescere e cercare di essere un qualcosa di migliore. Quindi sicuramente tutte queste esperienze che per me sono state gigantesche, i live a Sanremo, sono andato anche in America dopo il Festival, grazie a Sanremo ho visto delle culture diverse anche semplicemente andando lì e sono cresciuto molto.
Guardando indietro qual è il brano che più ti rappresenta di quelli che hai portato sui palcoscenici? E perché ovviamente?
Beh forse in questo momento ti direi Rockstar perché comunque è stato l’inizio di un capitolo importante, l’inizio dell’Alex che parla di libertà e che non ha paura di mostrarsi e di vivere come una rockstar di oggi. Gentile, che pensa agli altri e che non è soltanto sesso, droga e rock’n’roll (Ride ndr). Quindi ti direi questa.
Tornando alla serata al Forum che hai cantato appunto il brano davanti al pubblico, che connessione hai sentito con il pubblico quella sera?
È stato particolarmente bello soprattutto questo dai e ricevi con il pubblico, perché era un pubblico molto bello, molto colorato e molto sorridente. Quindi è stato bello cantare una canzone per la prima volta e vedere una reazione così positiva da un pubblico. È stato bello perché io dentro di me avevo molta ansia perché era la prima volta che la cantavo live, la prima volta che mettevo gli in-ear e sentivo il click. È stata una botta di adrenalina gigantesca e il pubblico è stato fantastico.
C’è un momento durante un live in cui ti sei detto ok questo è il motivo per cui faccio musica?
Io penso al mio primo Fabrique forse, probabilmente che era più di due, tre anni fa. Vedere quelle persone lì per quanto io in quel momento ero ancora nuovo, era una delle mie prime volte live, però ho visto quanto la potenza della musica sia una cosa reale e di quanto le persone entrino dentro le canzoni come una grande famiglia. Persone che non conosciamo nemmeno magari possano sentirsi così vicini a noi e viceversa. Quindi penso a quel momento lì.
Chiudiamo con Notte stupida che apre quindi un nuovo percorso tuo di carriera musicale. Ecco cosa dobbiamo aspettarci da domani in poi?
Notte Stupida apre come un capitolo fatto di esperienze vissute. Un mio passato che non ho mai tendenzialmente raccontato perché è sempre stata un po’ una parte del mio carattere, quella riservatezza, però semplicemente durante queste notti, ho pensato che non c’è nulla da nascondere, quello che sono e il modo di ragionare viene da un vissuto che può essere tranquillamente raccontato e tante altre persone magari possono capire un qualcosa semplicemente ascoltando una storia di una persona. Quindi oggi sono un Alex più libero di raccontare anche le mie esperienze senza nascondere nulla.
Cosa diresti oggi a quel ragazzo che era entrato ad Amici?
Direi di continuare a sognare i suoi sogni, di continuare a correre. Gli direi cadrai tante volte, ti rialzerai sempre e troverai prima o poi la tua stabilità.









