“7 donne e un mistero”, il crime al femminile di Alessandro Genovese. Margherita Buy: “Basta con l’idea che le donne devono farsi la guerra”

7 donne e un mistero

Esce nelle sale dal 25 dicembre il film “7 donne e un mistero” di Alessandro Genovese. Un crime tutto al femminile in cui scopriamo una bravissima Ornella Vanoni al suo debutto come attrice. Il cast è composto da Margherita BuyDiana Del BufaloSabrina ImpacciatoreBenedetta PorcaroliMicaela Ramazzotti e Luisa Ranieri.

“7 donne e un mistero”, le parole dei protagonisti in conferenza stampa

Ieri si è svolta la conferenza stampa di presentazione del film. Assenti Ornella Vanoni e Diana Del Bufalo. Il regista ha spiegato di essersi ispirato alla commedia noir “8 donne e un mistero” di Francois Ozon basata a sua volta sulla pièce teatrale “Huit femmes” di Robert Thomas: “Non doveva essere un musical perché quella era un’idea di Ozon. Una bella idea, ma era la sua. Ne è uscito un giallo da camera, ambientato in una notte di Natale degli anni ’30 del secolo scorso, che è una delizia per gli occhi e per le orecchie, in cui le 7 pazze recitano divinamente. E in più fanno ridere”.

Le attrici hanno ammesso di aver creato un’intesa speciale non solo sul set. D’altronde, iconica al riguardo è la battuta pronunciata da Margherita Buy alla fine del film: “Le donne non devono farsi la guerra, soprattutto se è un uomo a chiederlo”. Al riguardo, la Buy ha voluto lanciare un messaggio importante: “Basta con questa idea che le donne devono farsi la guerra, se siamo unite saremo sempre più forti: è un messaggio molto bello, molto importante”.

Per Micaela Ramazzotti si è trattata di una bella esperienza: “Un film di sole donne al cinema dà molta forza, molto coraggio. Per me che sono poco socievole è stata una grande esperienza e volevo veramente interagire con colleghe così brave. Sono convinta che 7 uomini non sarebbero riusciti tanto bene”.

Sabrina Impacciatore ha aggiunto: “Noi donne siamo cresciute con l’idea di essere in perenne competizione tra noi e invece possiamo raggiungere una complicità inarrivabile anche per gli uomini. Noi sette all’inizio sul set ci siamo studiate, ma poi siamo andate sempre più verso la complicità. Ora abbiamo anche una chat solo tra noi”.

Poi ha parlato di questo film definendolo una rivoluzione: “L’onda che viene dagli Stati Uniti sta arrivando anche da noi. Questo è il primo vero film dopo il Me Too che celebra il femminile in 7 forme diverse, dimostra che anche le donne possono far ridere e giocare insieme. Per noi è un film politico”.

E pensare che all’inizio Sabrina Impacciatore non era convinta di recitare nel film: “All’inizio ero terrorizzata ma, per me, questa non è una novità. Sono sempre sconvolta dalla paura prima di iniziare un nuovo progetto. In questo caso, però, c’era anche un’altra variante.  Prima ci siamo studiate reciprocamente, com’è normale, poi la nostra relazione ha cominciato a crescere andando sempre più verso la complicità. E nel gioco comune e nella risata abbiamo trovato le basi per un legame che dura ancora oggi. Il fatto che esista una chat dove noi ci sentiamo, confrontiamo, ogni tanto facciamo il punto, ‘come va? Come state? Come ti senti? Come è andata la visita medica? Come stai oggi?’, questa secondo me è una cosa che dà la misura della chimica e della complicità che si è sviluppata in questo film”.

Margherita Buy è uscita dalla sua comfort zone: “Per me si è trattato di un’esperienza surreale. Caratterialmente sono una solitaria ma in questa convivenza forzata la quotidianità con tante donne mi ha fatto bene. È stata anche un’occasione per osservare e confrontarmi, anche con il lavoro delle altre”.

Benedetta Porcaroli ha sottolineato l’importanza della famiglia come macrotema del film: “La famiglia è il vero macrotema. Il film, infatti, ci dà la possibilità di accettare anche la difficoltà della famiglia e le differenze caratteriali che ci mettono in difficoltà nonostante l’amore”.

Ambientato nell’Italia degli anni ’30, “7 donne e un mistero” racconta le concitate ore che seguono l’inspiegabile omicidio di un imprenditore, nonché marito e padre, al centro di un variopinto gruppo di donne che, dopo essersi riunite nella villa di famiglia per celebrare insieme la vigilia di Natale, si trovano costrette ad affrontare e rivelare l’un l’altra segreti e sotterfugi per cercare di risolvere un mistero che in qualche modo le riguarda tutte. Sono infatti tutte sospettate: chi sarà l’assassina?.

Pur evocando l’atmosfera tipica dei gialli di Agatha Christie, in “7 donne e un mistero” si ride anche, complice la straordinaria interpretazione della Vanoni. Il finale vi sorprenderà.

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