“Non mi lasciare”, la nuova serie Rai che racconta i pericoli del web. Vittoria Puccini: “Bisogna educare i ragazzi ad un uso corretto e sicuro del web”

Vittoria Puccini fiction Rai

Dopo essere stata la madrina dieci anni fa al Festival del Cinema di Venezia, Vittoria Puccini è sbarcata al Lido per la presentazione allo Spazio Regione Veneto della nuova fiction Rai di cui è protagonista assieme ad Alessandro Roja, “Non mi lasciare”. Nella serie, Vittoria veste i panni di Elena Zonin, una poliziotta di stanza a Roma, dove lavora con passione sui crimini informatici, in particolare quelli contro i minori.

Vittoria Puccini presenta “Non mi lasciare”

Sarà un nuovo caso a portarla a Venezia, città in cui ha vissuto la giovinezza e in cui riaffiorano i ricordi. In città rincontrerà Daniele, suo grande amore di allora adesso diventato Vicequestore di Polizia nonché marito di Giulia, la sua migliore amica. E’ così che giallo e sentimenti si intrecceranno, portando Elena e Daniele a lavorare insieme sullo sfondo di Venezia, ma anche del Polesine, alla scoperta di segreti tenuti nascosti per anni ed ora pronti a tornare a galla. Una fiction con al centro un tema molto attuale come quello della pedopornografia.

Noi di SuperGuida TV, presenti in conferenza stampa, abbiamo chiesto a Vittoria Puccini come da madre riesce ad affrontare le insidie dei social: “Ci voleva un bel coraggio per proporre un tema del genere in una fiction di prima serata ma una volta letto il ruolo ho accettato subito senza alcuna riserva. Penso che il web e il suo uso spropositato possano essere un brutto pericolo, e per questo consiglio di affrontare appena possibile l’argomento con i propri figli. Io sono madre di una ragazzina di quindici anni, anche lei usa il web. E’ molto importante raccontare una storia che evidenzia i pericoli di internet, ed educare i ragazzi ad un uso sicuro e corretto del web. Bisogna però avere anche la consapevolezza che, soprattutto in questi due anni così difficili per il Covid, il web è stato per molti ragazzi l’unico appiglio, l’ancora di sicurezza alla quale aggrapparsi e ha portato anche molte opportunità, probabilmente arrivando anche a salvare delle vite. Il mio consiglio come mamma è cercare di capire quello che effettivamente serve ai ragazzi, valutare e poi spiegare ai figli i pro e i contro e cercare di capire immediatamente se ci sono problemi”, ha spiegato.

Vittoria Puccini si è definita anche un tipo nostalgico: “Mi piace molto riguardare le foto perché mi scatenano i ricordi. In questo modo ho la possibilità di rivivere ciò che ho vissuto attraverso le immagini. Guardandomi indietro, non ho rimpianti. Sono proiettata al futuro”.

La serie vanta un importante primato, di essere la prima produzione seriale italiana ad essere stata girata a Venezia, che vedremo anche in forma inedita, dal momento che alcune scene sono state girate durante le restrizioni dovute alla pandemia e senza la folla abituale che popola la città. Nel corso della conferenza, è intervenuto anche Alessandro Roja che ha anticipato qualcosa sul suo personaggio: “Ci ho messo un po’ ad affezionarmi a Daniele, un personaggio che non comprende subito la realtà del caso. Questa però è la parte più interessante, lui è un poliziotto molto quadrato anche nella gestione della vita privata con una moglie e due figli. Vive nella sua confort zone e l’arrivo di Elena spariglia le carte non solo sul lavoro. Dovrà cambiare modo di vedere le cose, dovrà fare i conti con sentimenti e ricordi che arrivano dal passato. L’intreccio tra il crime e l’azione riesce a rendere questa serie contemporanea”.

Gli episodi della serie tv saranno 8, a loro volta suddivisi in 2 puntate per ognuno dei 4 appuntamenti settimanali previsti da Raiuno. Ancora da decidere la collocazione nel palinsesto anche se con ogni probabilità la serie sarà trasmessa tra la fine di ottobre ed il l’inizio di novembre.

Le nostre domande a Vittoria Puccini

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