Skin Trade – Merce umana – Opinioni e recensione del film

Film Skin Trade - Merce umana

Skin Trade – Merce umana è un film del 2015 di genere Thriller/Azione diretto da Ekachai Uekrongtham, con protagonisti Ron Perlman, Dolph Lundgren, Michael Jai White, Peter Weller, Celina Jade. Il film ha una durata di circa 96 minuti. Ecco la nostra opinione e recensione sul film.

La Trama del film Skin Trade – Merce umana

Nel prologo, una ragazza cambogiana lascia il suo villaggio per andare a Bangkok. Al suo arrivo, viene rapita, drogata e venduta nel traffico di esseri umani.

L’azione si sposta a Newark, nello stato americano del New Jersey, dove il detective della polizia locale Nick Cassidy scopre che il gangster Viktor Dragovic si trova in città. Nel frattempo a Bangkok l’agente Tony Vitayakul è in missione sotto copertura per salvare una giovane e scopre un giro losco facente capo proprio a Dragovic, che qualche giorno più tardi sarà presente alla consegna di un gruppo di novelli schiavi in viaggio su una nave.

Cassidy e il suo superiore, il capitano Costello, entrano in possesso della stessa informazione e decidono di tendere un’imboscata al criminale: durante il conflitto a fuoco, il figlio del gangster rimane ucciso proprio per mano del detective e il padre arrestato. Ma questi, con la complicità di giudici corrotti, è libero già dopo qualche ora e organizza la sua vendetta, uccidendo la moglie e la figlia del poliziotto.

Sopravvissuto egli stesso per miracolo, Cassidy prende il primo volo per la Cambogia per farla pagare al trafficante, trovando un inaspettato aiuto proprio in Tony, il quale si era messo sulle tracce dell’altro figlio Dragovic, lo spietato Janko, anch’esso a capo di un mercato di esseri umani.

La recensione del Film Skin Trade – Merce umana

Negli ultimi anni non sono poche le occasioni in cui gli action-hero di provenienza occidentale hanno unito le loro forze sul grande schermo con i colleghi dell’estremo Oriente e anche Skin Trade – Merce umana si inserisce nella categoria mostrando per la prima volta insieme sul grande schermo due pezzi da novanta delle rispettive latitudini.

Lo svedese Dolph Lundgren, mitico interprete di Ivan Drago tornato alla ribalta del grande pubblico con la saga de I mercenari, e il thailandese Tony Jaa, conosciuto dagli appassionati per la saghe di Ong-Bak e The Protector, dividono la scena in un film che pur saldo alle dinamiche di genere nelle pure svolte d’azione non dimentica un inaspettato senso drammatico, focalizzando l’attenzione sul dramma del traffico di esseri umani che coinvolge milioni di persone ogni anno, spesso nelle zone più povere del pianeta.

Il risultato è una produzione tosta e solida al punto giusto, capace di conquistare sia i fan del filone, grazie ad un ritmo serrato e adrenalinico, con ottime coreografie marziali in cui è l’atletico Jaa a farla da mattatore, sia uno spettatore più generalista per via del suo substrato drammatico. Il regista, anch’egli thailandese, Ekachai Uekrongtham eleva così la pellicola da un semplice b-movie e con scatti di feroce ma necessaria violenza e un paio di colpi di scena, finale in primis, riesce a intrattenere con gusto per tutti i novanta minuti di visione.

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