Stasera alle 21.45 su Rai Tre va in onda un film difficile e doloroso, che fa riflettere, datato 2020: Non odiare. La pellicola segna l’esordio alla regia di Mauro Mancini. La trama si ispira ad un controverso caso di cronaca che fece piuttosto scalpore qualche anno fa: vediamo di cosa si tratta.
Non odiare: la trama in breve e il cast
Prima di vedere qual è l’episodio reale alla base del film, ripercorriamone brevemente la trama e vediamo chi sono i principali interpreti.
Il chirurgo Simone Segre, di origine ebraica e figlio di un uomo sopravvissuto all’Olocausto, assiste ad un incidente stradale spaventoso. Il medico si affretta a prestare soccorso alla vittima, che versa già in gravi condizioni, ma quando scopre che essa ha tatuato sulla pelle un simbolo nazista, non procede e il malcapitato muore. Da questo momento in poi Simone è costretto a fare i conti con la propria coscienza e ad affrontare i sensi di colpa per l’esito che la sua scelta ha comportato.
Per quanto riguarda il cast, il ruolo principale è affidato ad Alessandro Gassmann, affiancato da Sara Serraiocco e Luka Zunic.
La storia vera che ha ispirato il film “non odiare”
Non odiare si ispira ad un fatto di cronaca realmente accaduto in Germania nel 2010, seppur con sostanziali differenze.
All’epoca infatti, nella città di Paderborn, un dottore ebreo in procinto di operare un paziente, si rifiutò di farlo quando vide che l’uomo aveva un tatuaggio nazista su un braccio. Il professionista si premurò tuttavia di farsi sostituire da un collega e tutto finì per il meglio.
E’ perfettamente normale che la vicenda abbia suscitato clamore, in quanto ogni medico, prestando giuramento, promette di soccorrere chiunque senza distinzioni di razza, politiche e religiose. All’epoca l’opinione pubblica tedesca si divise e la questione tenne banco sui giornali per diverso tempo.
Premi e riconoscimenti
Alla 77a Mostra del Cinema di Venezia, dove Non odiare venne presentato durante la Settimana della Critica, ad Alessandro Gassmann è stato assegnato il Premio Pasinetti come migliore interprete maschile, a Sara Serraiocco l’ambito Nastro d’Argento come migliore attrice non protagonista.