Non c’è più religione: curiosità sul film con Claudio Bisio, dall’omaggio a Lucio Dalla alla location

Non c'è più religione

Non c’è più religione è una commedia del 2016 firmata da Luca Miniero. Accolta piuttosto negativamente dalla critica, la pellicola affronta, sebbene in modo oggettivamente superficiale, temi seri e di grande attualità. Su tutti quelli della denatalità e dell’immigrazione. Di seguito vediamo trama, cast e curiosità sul film.

Non c’è più religione: la trama e il cast

Siamo su un’isoletta del Sud Italia, dove ogni anno, a Natale, per tradizione si allestisce un presepe vivente. Poiché non nascono più bambini e quello che ha impersonato Gesù in precedenza è ormai cresciuto, si cerca un sostituto. Il sindaco locale vorrebbe nella parte un piccolo di colore, figlio di immigrati tunisini, ma la suora si oppone. Dalla bizzarra situazione nascono incomprensioni, prese di posizione e proposte da parte dei vari rappresentanti delle diverse religioni.

Il cast del film è costituito da volti molto noti del nostro cinema. Nei ruoli principali troviamo Alessandro Gassmann, Claudio Bisio e Angela Finocchiaro.

Curiosità sul film

Ecco un elenco di curiosità su Non c’è più religione:

  • una delle curiosità più commoventi che riguardano la pellicola è l’esplicito omaggio, fortemente voluto dal regista, a Lucio Dalla. All’epoca in cui il film è stato girato infatti, il cantautore era scomparso solo da qualche anno, nel 2012. Ed è così che all’interno della trama, il cast si ritrova ad intonare una delle sue canzoni più famose, 4 Marzo 1943
  • il titolo del film è stato scelto dalla moglie di Miniero
  • Non c’è più religione si ispira all’attualità e, in particolare, ad alcune delle tematiche che maggiormente accendono il dibattito nel nostro Paese. Si pone l’accento soprattutto sull’immigrazione e sulle difficoltà di far convivere diverse culture e religioni in un unico territorio. Tuttavia, quasi sempre, le incomprensioni nascono dalla paura del diverso
  • il personaggio di Aldo, ben interpretato da Giovanni Cacioppo, si ispira per nulla velatamente a Matteo Salvini, il politico leader della Lega considerato intollerante e chiuso di fronte all’arrivo di stranieri in Italia
  • non è difficile per lo spettatore riconoscere l’ambientazione in cui si snodano le vicende raccontate nel film. La location è infatti la Puglia e, precisamente, le Isole Tremiti, Monte Sant’Angelo e Mandredonia.

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