Ms. Marvel, recensione no spoiler della miniserie con Iman Vellani

Ms. Marvel

L’8 giugno 2022, per introdurre la stagione estiva, Disney+ introduce al mondo la prima supereroina Marvel pachistana musulmana. Creata per la prima volta negli anni ’70 tra gli albi a fumetti della Marvel Comics, lei è Kamala Khan/Ms. Marvel, qui interpretata dalla giovanissima e già bravissima Iman Vellani.

La serie è per l’appunto Ms. Marvel, creata da Bisha K. Ali e della durata di soli sei episodi, tanto che può essere considerata a tutti gli effetti una vera e propria miniserie conclusiva. Ma non abbiate paura, nonostante non sia ufficialmente ancora in cantiere una seconda stagione per le avventure di Kamala Khan, il personaggio interpretato dalla Vellani tornerà come co-protagonista nel film The Marvels, a fianco di Brie Larson e Teyonah Parris.

La trama di Ms. Marvel

Kamala Khan (Iman Vellani), una ragazza sedicenne pachistana musulmana che vive nel New Jersey, è un’accanita fan degli Avengers, soprattutto di Captain Marvel (Brie Larson), e passa gran parte del suo tempo facendosi fantasie per sfuggire alla sua monotona vita quotidiana. Tutto cambia quando trova un bracciale in grado di donarle poteri mistici, che la porta a decidere di diventare un eroe come i supereroi che ha sempre ammirato.

Perché vedere Ms. Marvel?

Perché è in assoluto la prima supereroina Marvel di origine pachistana e di religione musulmana, un vero e proprio atto rivoluzionario per la casa di produzione di fumetti sin dalla fine degli anni ’70, quando fu creata per la prima volta. Ora, Bisha K. Ali realizza in veste di showrunner una serie tutta incentrata su questa teenager ribelle e simpaticissima, un concentrato irresistibile che fa a lotta con il giovane Peter Parker di Tom Holland per rubare il cuore degli spettatori adolescenti più appassionati.

Merito anche e soprattutto della bravissima Iman Vellani, al suo primo ruolo di rilievo, che dona al suo personaggio con superpoteri un carisma ed un’ironia leggeri ma mai superficiali, perfetti per introdurre ad un pubblico mano aficionado di fumetti Marvel questo personaggio femminile francamente poco conosciuto. Un ottimo escamotage narrativo, per Disney e Marvel Studios, per aprire una finestra verso un mondo, una società e una cultura (quella pachistana e musulmana) che l’universo multimediale della Marvel non aveva mai affrontato con decisione prima d’ora.

Ms. Marvel, perché non vederla

Per tutte le ragioni sopracitate, Ms. Marvel non ha avuto il successo che ci sia aspettava. Chiaramente, sono stati complici la scarsa conoscenza pregressa del personaggio anche tra i più appassionati, ma soprattutto c’è da mettere in conto che il pubblico meno preparato ha avuto di certo difficoltà nell’entrare nel mondo, nei personaggi e nella psiche di questa adolescente pachistana del New Jersey con superpoteri.

Inoltre, il background etnico, sociale e culturale a cui appartiene Kamala Khan non ha aiutato il processo di progressiva immedesimazione dello spettatore medio nei confronti dell’eroina di turno; ed in fondo è un gran peccato, visto che Ms. Marvel è stata una ventata di freschezza di gioventù adolescenziale in una fiumana di prodotti televisivi firmati Marvel che non sempre sono stati indimenticabili.

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