Loki, recensione no spoiler della serie Marvel con Tom Hiddleston

Il 9 giugno 2021 sbarca nel catalogo televisivo di Disney+ una delle serie Marvel di maggior successo di pubblico degli ultimissimi anni. Con protagonista il sempre bravissimo e luciferino Tom Hiddleston, stiamo ovviamente parlando di Loki. La serie, di cui sta per uscire a fine 2023 la seconda stagione, è stata ideata da Michael Waldron e vede nel suo cast, oltre all’amatissimo attore britannico nei panni del fratello pericoloso ma irresisitibile di Thor, anche Owen Wilson, Richard E. Grant e Jonathan Majors, quest’ultimo nei panni del perfido Kang, villain principale della Fase Cinque del Marvel Cinematic Universe.

Una prima stagione, quella di Loki, che è formata da sei episodi e che riesce ad introdurre con intelligenza e grande senso dell’avventura uno dei fil rouge narrativi che che saranno sempre più predominanti nel progetto di universo cinematografico (e televisivo) dell’MCU di Kevin Feige: il viaggio nel tempo e gli universi paralleli secondo la teoria del multiverso.

La trama di Loki

Dopo aver rubato il Tesseract durante gli eventi di Avengers: Endgame, un Loki alternativo (Tom Hiddleston) viene catturato dalla Time Variance Authority (TVA), un’organizzazione che esiste al di fuori dello spazio-tempo e monitora le linee temporali. La TVA offre a Loki due opzioni: essere cancellato dall’esistenza, essendo egli una variante temporale, oppure aiutarli a fermare una pericolosa minaccia. Loki si trova così coinvolto in un’avventura che lo porterà a viaggiare per il tempo, per lo spazio e nel multiverso.

Perché vedere Loki?

Perchè vedere la serie ideata da Michael Waldron? Semplicemente perché non soltanto ci permette di conoscere più a fondo la backstory e tutte le sfaccettature dell’irresisitibile ma pericolosissimo Loki interpretato da Tom Hiddleston, ma anche perché ci restituisce un “cattivo” nel suo percorso di redenzione. Da “villain” tra i più riusciti del Marvel Cinematic Universe con i capitoli di Thor, ad eroe improbabile che potrebbe salvare il mondo (e le infinite versioni di esso) dalla minaccia di Kang, personaggio subdolo interpretato da Jonathan Majors e che tornerà come cattivo principale in Ant-Man: Quantumania.

E poi, la serie in sei episodi di Michael Waldron è un ottimo esempio di tensione narrativa; tra viaggi temporali e universi paralleli, tra misteri da risolvere ed identità da svelare, a Loki non manca nulla, tanto che è stata la serie targata Marvel Studios che ha registrato nel corso della sua prima stagione le visualizzazioni più alte di sempre per la piattaforma di Disney+. Mica male!

Loki, perché non vederla

Perché non vedere Loki? Forse perché l’intricata trama tutta incentrata sui viaggi nel tempo, sulle linee temporali parallele e sulla teoria del multiverso potrebbero far venire un’emicrania agli spettatori meno attenti e alla ricerca di un prodotto di intrattenimento semplice ed immediato. E non fraintendeteci, Loki tutto sommato lo è.

Eppure sembra che non ci sia attualmente entusiasmo per l’arrivo della seconda stagione a fine 2023, quando rivedremo i personaggi interpretati da Tom Hiddleston e Owen Wilson vedersela con la minaccia multiversale del perfido Kang, che abbiamo imparato a conoscere proprio nell’ultimo, sbalorditivo episodio di Loki e che pare potrebbe sconvolgere gli equilibri dei prossimi film e serie tv firmate Marvel Studios; che il fenomeno e l’entusiasmo Loki sia sia irrimediabilmente sgonfiato in poco tempo?

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