Il Commissario Montalbano, compie 20 anni in arrivo due nuovi episodi: “L’altro capo del filo” e “Un diario del ‘43”

Serie Tv, Il commissario montalbano

Il Commissario Montalbano, la fiction targata Rai campione di ascolti compie 20 anni. E sono in arrivo l’11 e il 18 febbraio 2019 due nuovi episodi per festeggiare la longevità e il successo della serie tv prodotta da Palomar e nata dalla penna di Andrea Camilleri.

Il produttore Carlo Degli Esposti racconta come è nata la serie tv con protagonista Luca Zingaretti

Era il 6 maggio del 1999 quando, su Raidue, andò in onda il primo episodio de “Il Commissario Montalbano”. Sono trascorsi 20 anni. I film ad oggi sono 32 più quelli di prossimo approdo, l’11 e il 18 febbraio e il produttore racconta dalle pagine di Tv Sorrisi e Canzoni come ebbe l’intuizione di trasformare i libri di Camilleri nella fiction più amata di sempre. La cosa strana di questa serie tv è che registra un botto di ascolti non solo per le prime tv ma anche con le repliche riuscendo ad arrivare ad uno share incredibile!

A cosa è dovuto il successo de Il Commissario Montalbano?

Sicuramente moltissimo all’attore protagonista, Luca Zingaretti che ha saputo dare un’impronta personale al personaggio rendendolo “umano”, e avvicinandolo così al pubblico. Montalbano non ha successo solo in Italia ma in tutto il mondo dal momento che è stato venduto in oltre 60 Paesi.

Carlo Degli Esposti, che con la sua Palomar ha avuto, vent’anni fa, questa intuizione geniale, afferm:

Ma no, non ho alcun merito. È andata così. Era il 1997 e da tre anni ero l’amministratore di Cinecittà. Con un lavoro durissimo ero riuscito a portarla in attivo ma il governo decise per la privatizzazione. Mi arrabbiai moltissimo e mi dimisi da un giorno all’altro, perché purtroppo ho un brutto carattere.

E quando ebbe metabolizzato il tutto cosa fece?

Decisi di fare un viaggio in Sicilia. Presi un aereo per Catania, affittai una macchina e da solo, con qualche libro nella borsa, mi feci un giro nell’interno della Sicilia. Poi passai a Palermo per andare a salutare la mia amica Elvira Sellerio e lei mi disse: “Ho pubblicato il secondo romanzo di questo scrittore che si chiama Andrea Camilleri. È un autore prolifico a cui tengo tanto. Leggi questi due romanzi, ‘ll ladro di merendine’ e ‘La voce del violino’”. Ne rimasi folgorato.

Eh…

Andai a casa di Camilleri e gli dissi: Io non ho una lira, ma vorrei provare a fare una fiction dai suoi romanzi. Ho solo questi soldi e non la vorrei bloccare: facciamo una piccola opzione per tre mesi, se ci riesco bene, sennò lei è libero.

E da qui nacque l’avventura di Montalbano in tv, ma non fu semplice avere i permessi e siglare un accordo con la Rai. In effetti Carlo Degli Esposti fa sapere che portò immediatamente i romanzi di Camilleri a Sergio Silva all’ora capo di Rai Cinemafiction.

Ma lo step successivo non fu immediato. Silva, infatti, allo scadere dell’opzione ancora non gli aveva fatto sapere niente. Così un lunedì lo chiamò e gli chiese se i libri gli fossero piaciuti. Lui rispose che i suoi lettori non avevano trovato per nulla interessante i romanzi e che ritenevano non fossero adatti ad una fiction.

I lettori a cui li ho fatti leggere mi dicono che non sono buoni per una fiction, però se lei mi ridice i titoli me li faccio dare dalla biblioteca e li leggo nel weekend”. E io: “Fra dieci minuti i libri glieli riporto io.

Insomma, alla fine Silva li lesse e li trovò straordinari…

I miei lettori sono degli idioti completi, i libri sono bellissimi. Ci possiamo vedere?

E da lì poi la scelta del regista e dell’attore protagonista. Dopo aver valutato vari registi la scelta ricadde su Alberto Sironi. L’idea era ricreare le atmosfere siciliane alla Pietro Germi e così è stato.

E come si arrivò alla scelta di Luca Zingaretti?

Cominciammo a fare provini. Un giorno mi chiamò Luca Zingaretti, che non conoscevo, e mi disse: “Sono un ex allievo di Camilleri, ho letto i libri, sono stupendi, vorrei fare un provino”. E io: “Ma il protagonista è moro, con i baffi, tu sei pelato…”. Ma era così motivato che il provino lo fece e fu straordinario”.

Insomma come tutti gli esordi non sono tati semplici ma alla fine il Commissario Montalbano è una realtà italiana che ci dà lustro in tutto il mondo.

Siamo alla vigilia della messa in onda di due nuovi film: «L’altro capo del filo» e «Un diario del ‘43». Cosa ci può anticipare?

Si parla di emigrazione del dopoguerra e di immigrazione di questi giorni. Alla fine della visione si potrebbe cogliere un insegnamento: una volta si è emigranti, una volta si è immigrati. Camilleri mette sempre dentro al racconto di Montalbano una fettina di realtà quotidiana recente…

I fans del commissario quindi segnino in agenda i giorni lunedì 11 e lunedì 18 febbraio 2019 perché due nuovi episodi della vostra amata fiction sono in arrivo in prima serata, naturalmente su Rai 1.

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