Il colore della libertà: chi è Bob Zellner, paladino dei diritti dei neri

Il colore della libertà

Il cinema ha, fra i suoi tanti e nobili scopi, anche quello di insegnare e pertanto raccontare grandi personaggi. Il colore della libertà, film drammatico del 2021 diretto da Barry Alexander Brown, assolve a questo scopo brillantemente. La pellicola racconta infatti, la vita e la storia di Bob Zellner, uno dei più grandi paladini dei diritti dei neri degli ultimi decenni. L’appuntamento con questa bella prima visione tv è per le 21.20 di Venerdì 23 Giugno su Rai Tre. Di seguito trovate alcune informazioni interessanti in merito.

Il colore della libertà: la trama in breve e il cast

Il colore della libertà è incentrato sulla figura e sull’operato di Bob Zellner. Originario dell’Alabama, uno degli stati USA più razzisti, e nipote lui stesso di un membro del Ku Klux Klan, ad un certo punto della propria esistenza il giovane, appena ventenne (siamo negli anni ’60) si trova a dover scegliere da quale parte della storia stare. Opta per quella giusta e diventa un paladino dei diritti dei neri, strenuo oppositore della segregazione e dei soprusi ai quali essi venivano immancabilmente sottoposti.

Il cast principale del film è composto da Lucas Till, Lex Scott Davis, Lucy Hale, Brian Dennehy, Chaka Forman e Julia Ormond.

Chi è Bob Zellner

Il colore della libertà è tratto dal famoso libro di memorie The Wrong Side of Murder Creek: A White Southerner in the Freedom Movement di Bob Zellner.

John Robert Zellner è nato in Alabama (Stati Uniti) il 5 Aprile del 1939 ed è un attivista per i diritti civili. Laureatosi nel 1961 presso il prestigioso Huntingdon College, divenne subito il primo segretario bianco del Student Nonviolent Coordinating Committee (SNCC), che lasciò nel 1966 ma senza mai abbandonare la lotta contro il razzismo. Negli anni ’60 Zellner fu più volte arrestato e picchiato per la partecipazione a manifestazioni e iniziative a supporto dei diritti dei neri, all’epoca in gran parte negati. Nulla tuttavia, lo convinse ad abbandonare la strada che coraggiosamente aveva deciso di percorrere quando era ancora un ragazzo.

L’esperienza personale di Zellner assume un valore persino più alto e profondo, se possibile, alla luce del fatto che alcuni suoi familiari erano membri del famigerato Ku Klux Klan, di cui egli stesso fece parte per breve tempo (quando lasciò i suoi nonni lo rinnegarono). Fra gli impegni dell’attivista ricordiamo anche quello di insegnante e di scrittore. Oggi Zellner non si lascia fermare dall’età e continua a combattere in prima linea per la libertà di tutti.

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