Generazione 56K: nostalgia canaglia per gli anni’90

Generazione 56K su netflix

Generazione 56K, disponibile su Netflix, è il racconto dei trentenni di oggi. Prodotto da Cattleya e The Jackal, vede protagonisti Angelo Spagnoletti e Cristina Cappelli. Intorno a loro, ruotano Fabio Balsamo, Gianluca Fru e Claudia Napolitano.
La presenza dei The Jackal si sente nella scrittura della serie e non poteva essere altrimenti dal momento che è un po’ la loro storia. Sono stati i primi ad associare gli strumenti del web alla creatività, raggiungendo traguardi impensabili all’inizio del loro percorso.

Generazione 56K: il primo amore non si scorda mai

Daniel e Matilda, questi i nomi dei due protagonisti, sono cresciuti insieme ma lui non vedeva lei. Lei, un po’ maschiaccio, era amica della più popolare. Come al solito, i ragazzi chi guardano?

Se c’è una cosa che Generazione 56K insegna è che se non risolvi il legame con il primo amore, sarai destinato a relazioni che non supereranno mai le aspettative che ti eri creato su chiunque fosse la tua prima scarica elettrica.

Generazione 56K e i cimeli degli Anni Novanta

Negli otto episodi, girati in alternanza da Francesco Ebbasta e Alessio Maria Federici, sono affrontati i drammi tipici adolescenziali. Dal bulletto di classe al rapporto genitori e figli. Ci sono le prove allo specchio per il primo bacio, il walkman, la cartolina, i biglietti degli 883, la videocassetta e il floppy disc per il porno. Ma soprattutto c’è il modem 56K, simbolo di un mondo che di lì a poco sarebbe cambiato per diventare sempre più interconnesso.

Generazione 56K vs Generazione Z: senza il passato non c’è il futuro

Due volti nuovi per una serie fresca che spiega alla Generazione Z come si viveva negli anni’90 e fa salire molta nostalgia a chi, quegli anni, li ha vissuti e vorrebbe indietro alcune cose. Napoli e Procida, capitale italiana della cultura 2022, incorniciano la loro storia. Un continuo gioco tra presente e passato che porta a galla parole non dette e baci sfiorati.

Generazione 56K è la dimostrazione che la lentezza di una volta è la poesia persa in favore della velocità insita nella società contemporanea. Un prodotto italiano con forte matrice partenopea che riscuote apprezzamento dall’estero. Generazione 56K non ha nulla in meno ad altre serie che analizzano i giovani nelle loro debolezze e fragilità, anzi ha un valore aggiunto: l’eternità della nostalgia più dolce. Quella che alle app di incontri, preferisce il bar e il karaoke come primo appuntamento. Alla scrittura online, quella verbale e semmai a penna.

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