Ospiti delĀ Festival della Tv e dei Nuovi Media di Dogliani, Pietro Valsecchi e Francesco Montanari hanno rilasciato una serie di dichiarazioni sulle fiction e serie tv
La fiction italiana sta vivendo un periodo davvero importante. Il successo di “Sirene“, “La strada verso casa“, “Rosy Abate” e tante altre fa ben sperare per il futuro della fiction italiana. Ecco cosa hanno dichiaratoĀ Pietro Valsecchi, Francesco Montanari,Ā Valentina d’Agostino,Ā Alessandro Saba eĀ Paolo Damilano.
Pietro Valsecchi: “La fiction si ĆØ conquistata un posto di rilievo…”
Ospite delĀ Festival della Tv e dei Nuovi Media di Dogliani, Pietro Valsecchi, produttore di Tao Due, ha raccontato al critico Aldo Grasso lo scenario della fiction italiana.
La fiction negli ultimi due anni si ĆØ conquistata un posto di rilievo” ha dichiarato Valsecchi. Poi ha precisato: “si sta frammentando su Netflix creando crisi nelle reti generaliste che, invece, puntano sui programmi urlati come i reality, i talk e i talent show. LƬ, ĆØ sempre più difficile ottenere ascolti con lo storytelling.
Il produttore di Taodue ha sottolineato come Netflix, la piattaforma online di distribuzione film e serie tv, non sia soggetta alla cosiddetta “ansia degli ascolti” rispetto alle reti televisive. Una differenza sostanziale che ha spinto, secondo Valsecchi:
il pubblico che predilige contenuti di qualitĆ se nāĆØ andato, occorre riportarlo sulla nostra linea realistica.
Per questo motivo il produttore di Taodue sta aprendo Med7 in Francia, ma continuerĆ ad occuparsi in Italia della seguitissima fiction “Rosy Abate – La Serie” di cui ĆØ stata confermata la seconda stagione (qui le anticipazioni)Ā e non solo.
Francesco Montanari: “La fiction ĆØ un prodotto perfetto”
Reduce dal grandissimo successo de “Il Cacciatore” e “Romanzo Criminale“, Francesco Montanari non ha alcun dubbio. “La fiction ĆØ un prodotto perfetto che lavora sullo stereotipo” dice.
Come spettatore ha precisato: “noto una grande fruizione e una competizione universale“. Poi, riferendosi ai due personaggi portati sullo schermo, il Libanese della Banda della Magliana e il magistrato Saverio Barone, dice: “entrambi, anche se su due fronti opposti, hanno la necessitĆ di autoaffermarsi“.
Anche Valentina D’Agostino, attrice de “La mafia uccide solo d’estate” e “I Borgia“, sottolinea la forza del nostro paese. Per l’attrice l’Italia ha un potenziale formidabile dal punto di vista creativo ed organizzativo apprezzato in tutto il mondo.
“La fiction e i reality hanno linguaggi diversi. Anche se i secondi vanno meglio, non possiamo abbassare la qualitĆ . LāItalia viene apprezzata in tutto il mondo per la sua storia e le tematiche trattate” dice. Poi riferendosi alla serie “I Borgia” precisa come la diffusione su Amazon abbia permesso alla fiction di avere maggiore successo.
Le parole di Alessandro Saba e Paolo Damiliano
La programmazione di Netflix, invece, metta una leggerissima ansia a Alessandro Sabia di Fox. “Netflix mi mette in grande soggezione. Lāalgoritmo di programmazione mi mette in ansia: Pablo Escobar, messo vicino a El Chapo, sembra il direttore marketing della Colombia. Temo lāarrivo di unāomologazione” dice ilĀ vice presidente e responsabile dei Canali Entertainment, dell’area Research e delle Produzioni di Fox Networks Group Italy.
Saba però ĆØ molto più ottimista rispetto al produttore Valsecchi: “Sono ottimista verso il lavoro italiano:Ā attori che si distinguono a livello internazionale e creativitĆ sono grandi risorse“.
Infine a prendere la parola ĆØĀ Paolo Damilano di Piemonte Film Commission. L’imprenditore ha cercato in tutti i modi di portare la produzione de Il Paradiso delle Signore in Piemonte. Un progetto purtroppo non andato a buon fine: “Abbiamo lavorato per portare nella regione āIl Paradiso delle signoreā, progetto che prevedeva 6 mesi di lavoro, guadagni ed eventualmente più edizioni.
Purtroppo questo non ĆØ avvenuto per problemi sindacali col centro di produzione Rai. Si ĆØ persa una bella occasione per portare una buona produzione in loco. Sicuramente ci saranno occasioni per approfondire tematiche sul mondo del vino e storie di grandi imprenditori come Ferrero”.









