Anna Nicole Smith, la vera storia nel docufilm di Netflix: la Playmate morta a soli 39 anni

Anna Nicole Smith

La storia di Anna Nicole Smith è arrivata con un docu-film su Netflix. Dal grande successo nel mondo dello spettacolo fino all’improvvisa morte di una diva a soli 39 anni. La Playmate of the year (1993) ha conquistato il mondo della moda con la sua bellezza, ma ha diviso anche l’opinione pubblica per il matrimonio con il miliardario 86enne James Howard Marshall II.

Anna Nicole Smith, la sua storia su Netflix

Bella da togliere il fiato, ma sola e triste nella vita di tutti i giorni. La vita di Vickie Lynn Hogan, nome d’arte Anna Nicole Smith, diventa un docu-film diretto da Ursula Macfarlane in cui viene raccontato e mostrato il lato più umano di una diva che sembrava perfetta. La Playmate of the year, 1993, è stata una modella, showgirl ed attrice di grandissimo successo capace di far sognare il mondo intero. La sua fama di diva viene però macchiata dal matrimonio con l’89enne miliardario James Howard Marshall II. Nel 1993 i due si sposano facendo scandalo: lei ha 26 anni e lui 89 anni. Dopo la morte del marito si è ritrovata a dover affrontare una serie di problemi giudiziari per l’eredità.

La vita di Anna Nicole Smith è stata un’altalena di emozioni contrastanti. La fama, il successo, il contratto milionario con Playboy, ma anche il buio e la morte. La perdita del figlio di soli 20 anni è solo l’inizio della discesa che la porta a morire a soli 39 anni nella sua camera del Casinò Hard Rock Cafe di Hollywood per un mix di farmaci e sonniferi.

Anna Nicole Smith, causa morte

Come è morta Anna Nicole Smith? L’8 febbraio del 2007 la modella e playmate viene ritrovata nella sua stanza del Casinò dell’Hard Rock Cafe di Hollywwod priva di sensi. Durante il trasporto in ambulanza presso il Memorial Regional Hospital, la modella si spegne a distanza di soli sei mesi dalla morte del primo figlio Daniel. Ancora oggi ci sono dubbi sulla sua morte con una tesi complottista che parla di omicidio.

Le autorità competenti, dopo aver aperto un’indagine, hanno appurato che la morte di Anna Nicole Smith è avvenuta per uso eccessivo di sostanze tra cui il metadone che utilizzava spesso contro la depressione e l’insonnia. La ricostruzione della polizia americana ha così smentito l’ipotesi complottista del suicidio.

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