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Intervista ad Alessandro Borghese: “Ho voluto realizzare un format innovativo che andasse a spezzare i tradizionali programmi di cucina” | Esclusiva

Lo Chef Alessandro Borghese

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Quando lo raggiungiamo al telefono è già nel suo regno. Alessandro Borghese è dietro ai fornelli ma nonostante i suoi impegni riesce a trovare del tempo per parlare con noi del suo nuovo impegno televisivo. Si definisce un innovatore, un apripista nel settore del food. Ha ragione considerando che dopo di lui molti colleghi si sono cimentati in programmi televisivi, con risultati più o meno soddisfacenti.

Dal 1 settembre Borghese ha debuttato su TV8 con il suo nuovo programma “Alessandro Borghese Piatto Ricco”, un vero e proprio cooking game show prodotto da Banijay Italia. In questa intervista, rilasciata in esclusiva a SuperGuida TV, si è dichiarato entusiasta per il successo del format: “Sono molto soddisfatto. Spero che il pubblico apprezzi il programma e che i dati di ascolto ci diano ragione. Il progetto è stato sviluppato in un anno. Da apripista nel mondo della cucina, ho voluto realizzare un format innovativo che andasse a spezzare i tradizionali programmi di cucina”.

Alessandro Borghese ha dimostrato negli anni di saper condurre ammaliando il pubblico non solo per le sue doti culinarie ma anche per la semplicità. All’inizio però non è stato facile, come ci ha confidato. Ci racconta anche che gli piacerebbe ripetere l’esperienza come giudice in “Junior MasterChef Italia” e che rifiuterebbe di partecipare ad un reality. Sulla situazione della ristorazione, Alessandro Borghese si è detto favorevole all’adozione del green pass manifestando però una preoccupazione per i colleghi.

Intanto, da lunedì 20 settembre, partirà la nuova stagione di Alessandro Borghese Kitchen Sound, l’originale videoenciclopedia musicale di ricette a ritmo di musica di Sky. Un programma che ad Alessandro sta continuando a regalare molte soddisfazioni tanto da aver conquistato anche l’attenzione del Moige che più volte l’ha premiato nel corso degli anni. Una stagione ricca di impegni per Alessandro che debutterà in autunno anche alla guida di un nuovo format inedito in cui sarà accompagnato da Mara Maionchi e Frank Matano. Sarà la sua consacrazione come conduttore?

Alessandro Borghese, l’intervista

Alessandro, è iniziato da pochi giorni il nuovo programma “Piatto ricco”. Soddisfatto di come sta andando questa avventura televisiva?

Sono molto soddisfatto. Spero che il pubblico apprezzi il programma e che i dati di ascolto ci diano ragione. Il progetto è stato sviluppato in un anno. Da apripista nel mondo della cucina, ho voluto realizzare un format innovativo che andasse a spezzare i tradizionali programmi di cucina. Volevo dare una chiave di lettura diversa. La gente si è appassionata a questo game show in cui c’è molta strategia, si vincono soldi e si impara a bluffare. 

In televisione ci sono molti programmi dedicati alla cucina ma non tutti sono condotti da veri chef. Cosa ne pensi?

Da innovatore in questo mondo, sono felice che sia i miei colleghi sia chi non è avvezzo al settore si sia cimentato in questo campo. E’ il pubblico ovviamente poi a farla da padrone. 

Come mai la cucina in tv negli ultimi anni ha avuto questo exploit?

Negli ultimi quindici anni, la cucina ha avuto un exploit perché siamo un popolo di navigatori, sognatori e di cuochi. La cucina è nel nostro DNA. Siamo l’unico popolo che una volta sparecchiato per il pranzo si chiede cosa ci sia per cena. Molte persone si sono cimentate in tv in questo settore. Qualcosa funziona, qualcosa meno. Ho fatti diversi programmi ma avevo voglia di cambiamento e per questo “Piatto ricco” rappresenta una novità. 

Qualche anno fa eri stato giudice nel programma “Masterchef Junior”. Ti sei sentito a tuo agio in quella veste? Che ricordo conservi di quell’esperienza?

Ripeterei questa esperienza anche domani se ci fosse la possibilità. Un’avventura che ho condiviso con Gennaro Esposito, che ho fortemente voluto anche nel mio nuovo programma. “Masterchef Junior” è un programma più attuale oggi di quanto non lo fosse prima. 

Pensi che la tv ti abbia portato qualcosa o te lo abbia tolto? Come cuoco ti ha aiutato?

Mi ha aiutato molto. All’inizio sono stato criticato dai colleghi perché ero sempre in televisione lamentando la mia assenza ai fornelli. Il tempo però poi mi ha dato ragione. Ho scoperto dei talenti nella cucina e li ho trasformati in star televisive, in imprenditori di successo. La televisione mi ha solo dato tanto e non mi ha tolto nulla. 

C’’è un tipo di cucina in cui ti sentiresti in difficoltà a cimentarti?

Onestamente non avrei difficoltà perché i cuochi oltre al bagaglio italiano sono soliti attingere dalle tradizioni culinarie degli altri paesi. Se posso trovare un ingrediente che funziona e che viene da una cucina estera ne sono ben lieto. 

Hai rifiutato qualche proposta di cui ti sei poi pentito?

Ho sempre ponderato bene le mie scelte. Più o meno direi che le ho fatte quasi tutte giuste. Con il senno di poi magari qualcosa si potrebbe rivedere ma errori grandi non ne ho commessi. 

Reality accetteresti di farli?

Non è un programma che reputo adatto a me. Io sono in un reality tutte le volte che nel mio ristorante accolgo i clienti (ride). 

Si è discusso molto dell’introduzione del green pass nei restauranti. Tu sei favorevole? Pensi che questa misura possa comportare un contraccolpo serio per i ristoratori?

Io sono per le regole. L’adozione del green pass permette a noi ristoratori di lavorare finalmente. Sono favorevole al green pass. Non nascondo di essere preoccupato per il personale dal punto di vista delle forze lavoro che hanno voglia di rimettersi in gioco dopo la pandemia. Molti colleghi sono in difficoltà infatti nella ricerca di giovani volenterosi di lavorare.

Intanto tornerai con una nuova stagione di Kitchen Sound. Stessa formula o ci saranno delle novità?

Stessa formula. Torniamo anche quest’anno con Kitchen sound kids che è la versione con cui abbiamo visto il Premio Moige negli scorsi anni. E’ il contenitori musicale gastronomico per eccellenza di Sky ed è anche il salotto in cui mi vengono a trovare i colleghi. Lo coccolo tanto quel programma perché l’ho voluto fortemente e mi sta regalando tante soddisfazioni.

 

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