A Casa Tutti Bene, Francesco Acquaroli e Paola Sotgiu raccontano i Ristuccia | Intervista

A casa tutti bene - Serie Tv di Gabriele Muccino

Gabriele Muccino torna a raccontare la famiglia Ristuccia, stavolta lo fa con una serie tv
che ha il difficile compito di eguagliare il successo di pubblico e critica di A Casa Tutti Bene.

A Casa Tutti Bene – la Serie: le interviste a Francesco Acquaroli e Paola Sotgiu

Avevamo avuto il piacere di vedere i primi episodi in anteprima all’ultima Festa del Cinema
di Roma e già da quella visione era chiaro che la forza della serie era un ricchissimo cast, in
cui spiccano su tutti Paola Sotgiu e Francesco Acquaroli.

Entrambi hanno fatto la storia della serialità italiana con la prima grande serie originale Netflix “Suburra”, qui si rincontrano come fratello e sorella in un prodotto completamente differente.

Noi abbiamo intervistato i due interpreti dei fratelli Ristuccia, con Paola Sotgiu che spiega:

“Questa grande famiglia sul set è nata perché ognuno di noi è stato scelto da Gabriele
Muccino, lui è assolutamente capace di riconoscere le persone e vedere il talento. Lui ha
tutto il film in testa dall’inizio e porta gli attori dove vuole. Lui dice di avermi domata sul set, io con tutte le mie fisime ed insicurezze penso di aver reso bene Maria. Sono andata avanti in modo naturale, volevo che il mio personaggio fosse autentica e volevo regalarla così al pubblico: con le stesse difficoltà, pene, dolore degli spettatori. Siamo stati molto affiatati, tre settimane all’Argentario senza mai una discussione. Questo perché non c’era Francesco, che c’è mancato tanto”.

Francesco Acquaroli sul lavorare con Muccino spiega: “Devi dare il massimo, c’è una
tensione nelle scene è una temperatura da mantenere. Con la generosità e la chiarezza di
cui Muccino dispone ognuno di noi si sentiva a proprio agio. Ha fatto un cast con grande
precisione. Quando non sentì il disagio sul set, perché nessun collega o attore si sentiva
insicuro. A parte Paola che ha un’insicurezza cosmica su cui Piero Angela potrebbe fare una
puntata di Superquark”, scherza assicurando “Vedrete nella serie la sicurezza del set”.

Sul senso della famiglia che arriva dalla serie di Muccino l’attore invece invita a cogliere un
monito: “Non penso che estrapolare un senso sia l’obiettivo della serie. Credo che la famigli
possa essere contenitore di tensione e negatività. Non esiste soltanto la famiglia ideale, un
luogo sicuro di affetti con protezione. Per la stragrande maggioranza è così, ma è un posto
che può essere anche pericoloso è pieno di insidie. Spesso per crescere devi abbandonare
la famiglia, la serie ci invita a riflettere su un’istituzione centrale ma da non dare per
scontato”.

Francesco Acquaroli poi sulla possibile seconda stagione e i progetti di lunga serialità
spiega: “Devono essere più convincenti di quanto può essere un film”, mentre Paola Sotgiu
invece sulla possibilità di una seconda stagione chiosa: “Non era la prima volta per noi con
Gabriele Muccino. Lui è unico. È molto generoso e sul set dà veramente il massimo ed uno
è felice di darlo con lui. Aprire il cuore alle emozioni, tirarle fuori, nel momento in cui un
attore sente qualcosa si può stare tranquilli che arriva”.

Non ci resta che scoprire cosa accadrà alla famiglia Ristuccia in “A casa tutti bene – La
Serie” dal 20 dicembre su Sky.

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