Wonder, il film è tratto da una storia vera?

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Chi ama le storie belle, edificanti, piene di umanità e sentimento ma senza retorica e falso buonismo, dovrebbe guardare il film Wonder. La pellicola di Stephen Chbosky del 2017, racconta un tema complesso, quello della diversità, con leggerezza, sensibilità ed estrema delicatezza. Lo dimostrano anche le critiche positive giunte sia da parte del pubblico che della critica. E si sa, quando entrambe tali componenti vanno d’accordo, la probabilità di trovarsi di fronte ad una pellicola che valga davvero la pena vedere, sono estremamente elevate. Di seguito vi diamo le informazioni principali su Wonder e vi diciamo se è tratto da una storia vera oppure no.

Wonder: la trama e il cast

Prima di vedere se Wonder si ispira a fatti realmente accaduti o meno, ripercorriamone brevemente la trama e vediamo qual è il cast che dà vita ai personaggi principali.

Il piccolo “Auggie” di 10 anni, è un bambino sveglio e simpatico ma affetto da una rara malattia che gli deforma il cranio e, pertanto, alcuni tratti del viso. Per questa ragione non è mai andato a scuola e ha studiato a casa. Al momento del passaggio alle Medie però, i genitori decidono che è giusto che vada a scuola come tutti i suoi coetanei. Come previsto gli inizi non sono affatto facili ma alla fine Auggie, intelligente ed ironico, finisce per conquistare tutti.

Parte del successo del film si deve anche al grande cast che lo interpreta, soprattutto per quanto riguarda i ruoli principali. I genitori di Auggie infatti, hanno i volti e il talento di Julia Roberts e Owen Wilson, ma bravissimo è anche il piccolo Jacob Trambrey nella parte del protagonista.

Il romanzo e la storia vera dietro al film

Wonder è la trasposizione cinematografica dell’omonimo libro per ragazzi scritto da R.J.Palacio. Tuttavia l’ispirazione per il romanzo, come dichiarato dalla stessa autrice, è nata da un episodio realmente accaduto. La scrittrice ha raccontato che un giorno, entrata in una gelateria, suo figlio di 3 anni è scoppiato in lacrime dopo aver visto una bambina affetta da una evidente deformazione facciale.

Istintivamente la Palacio è uscita fuori dal locale insieme ai suoi bimbi, ma subito dopo se ne è pentita. “Più tardi mi sono sentita tremendamente in colpa per non aver saputo gestire la situazione” ha detto, “avrei potuto parlare alla bambina per mostrare a mio figlio che non c’era niente di cui spaventarsi, invece sono scappata via perdendo l’occasione di insegnare ai miei figli qualcosa di valore”.

Quella stessa sera, ripensando all’accaduto, ha cominciato a mettere nero su bianco ciò che lei immaginava potesse passare, ogni giorno, una bambina come quella appena incontrata e qualche anno dopo Wonder era già nelle librerie.Bello il romanzo e altrettanto bello il film, Wonder ha davvero tanto da insegnare ad adulti e ragazzi.

Sindrome di Treacher Collins: in cosa consiste la malattia del piccolo Auggie

Auggie, sia nel libro che nella pellicola, è affetto dalla Sindrome di Treacher Collins. Si tratta di una rara patologia dovuta a mutazioni genetiche per la quale alcuni tessuti del cranio e del viso non si sviluppano in modo adeguato. Colpisce indistintamente maschi e femmine di ogni etnia. Ad uno sviluppo normale ed armonico del corpo, corrisponde una deformazione facciale che diventa sempre più evidente con la crescita. Il soggetto colpito va incontro quasi sempre a problemi di udito, masticazione e respirazione.

Anche se al momento una cura risolutiva non esiste, fortunatamente ci sono trattamenti ed interventi che non solo possono significativamente ridurre i disturbi collegati alla sindrome, ma anche migliorare l’aspetto estetico.

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