Waterworld – Opinioni, analisi e recensione del film

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Waterworld è un film del 1995 di genere Avventura/Fantascienza diretto da Kevin Reynolds, con protagonisti: Kevin Costner, Chaim Girafi, Rick Aviles, R. D. Call, Zitto Kazann, Jeanne Tripplehorn e Dennis Hopper. La pellicola ha una durata di circa 136 minuti. Ecco la nostra opinione e recensione.

La trama del film Waterworld

Molto tempo dopo lo scioglimento dei ghiacci artici nel ventunesimo secolo, le acque del mare hanno ricoperto ogni continente della Terra, con i pochi superstiti al cataclisma che ora vivono in atolli artificiali.

La leggenda di una zona scampata all’apocalisse gira da tempo fra gli eredi dei sopravvissuti, ma tale posto leggendario, soprannominato Dryland, non è mai stato visto da nessuno.

Il mutante Mariner, che vaga da solo per i mari ed è mal visto da gran parte della popolazione per il suo aspetto fisico (ha branchie nelle orecchie e i piedi palmati), arriva in un atollo per commerciare, ma quando gli autoctoni scoprono la sua vera natura lo condannano a morte.

L’esecuzione viene interrotta dall’improvviso arrivo degli Smokers, una gang di pirati che si sposta su moto d’acqua capeggiata dal crudele Deacon.

I criminali sono sulle tracce di una ragazzina di nome Enola che avrebbe tatuata sulla schiena la mappa per arrivare a Dryland e che vive lì con la “guardiana” Helen. Quest’ultima ha  infatti deciso di adottarla e prendersi cura di lei.

L’unico modo per le due di evitare di essere catturate da Deacon e dai suoi uomini è quello di liberare Mariner e chiedergli aiuto. Questa scelta darà il via ad un’incredibile avventura.

La recensione e analisi del film “Waterworld”

Uno dei più sottovalutati e bistrattati cult degli anni ’90, ritenuto erroneamente un flop al botteghino (quando gli incassi sono invece stati più che discreti) e riscoperto dal grande pubblico nelle molteplici trasmissioni televisive. Waterworld è uno di quei blockbuster nei quali il senso di grandezza viene già dato dalla suggestiva ambientazione, interamente sulle acque del mare. Non tutto è perfetto nel corso delle due ore (tre nella versione estesa) di visione viste alcune sbavature evidenti dal punto di vista narrativo. Le atmosfere avventurose unite ad uno spettacolo dal taglio originale sono l’ideale per una serata all’insegna del puro intrattenimento.

La sceneggiatura dal taglio piacevolmente ecologista, mai pedante, ci trasporta in un futuro post-apocalittico inedito. Le avvincenti evoluzioni acrobatiche sulla superficie acquatica (gran merito al lavoro degli stunt-man) che accompagnano una storia dal sapore classico. L’ antieroe è pronto a redimersi per salvare le due donne che entrano nella sua vita, la bella Helen e la piccola Enola, dalle mire di un villa in tanto grottesco quanto caricaturale, magnificamente interpretato da un gigione Dennis Hopper.

Il regista Kevin Reynolds torna a collaborare per la terza volta in carriera con la star Kevin Costner. I due avevano già collaborato per un grande successo di pubblico come Robin Hood – Il principe dei ladri (1991).

Costner è ottimo nel suo ruolo. Poteva essere difficile interpretarlo o quantomeno bastava poco per cadere nel ridicolo. Così non è stato.

I mastodontici set realizzati per l’occasione sono in seguito diventati attrazione di un parco divertimenti a tema, infondendo all’operazione un gradevole senso di epica tanto facile quanto innegabilmente coinvolgente.

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