Intervista a Vladimir Luxuria, opinionista dell’Isola dei Famosi 2022: “Il personaggio più forte? Ecco chi è” | Esclusiva

Vladimir Luxuria

Vladimir Luxuria è una delle più poliedriche donne della tv italiana, da concorrente e vincitrice di reality come L’Isola dei Famosi a opinionista nei talk show più seguiti della tv italiana, ha sempre affrontato ogni nuova sfida con il carisma che la contraddistingue. Vladimir Luxuria ancora una volta torna in uno dei programmi che più di tutti le è rimasto nel cuore: L’Isola dei Famosi, di cui è stata la vincitrice nel 2008, opinionista nel 2011 e inviata nel 2012. Anche nella prossima edizione, che prenderà il via lunedì 21 marzo 2022 in prima serata su Canale 5 e che vede alla conduzione Ilary Blasi, Vladimir Luxuria avrà il ruolo di opinionista, che condividerà con il suo caro amico di vecchia data Nicola Savino. 

Noi di SuperGuidaTv abbiamo intervistato Vladimir Luxuria e con lei abbiamo parlato di questa nuova avventura, dell’amicizia con Savino e dei naufraghi pronti a sbarcare sull’isola. Con lei non potevamo non affrontare anche argomenti che vanno al di fuori del panorama televisivo, come i Diritti Civili, il DDL Zan e dell’attuale situazione della guerra in Ucraina. Con Vladimir Luxuaria abbiamo anche ricordato di quando in occasione delle Olimpiadi di Sochi, fu arrestata dalla polizia russa per aver esposto la bandiera con la scritta ‘Gay è ok’. 

Vladimir Luxuria, l’intervista esclusiva

Vladimir Luxuria dalle ultime notizie pare che Alvin sia momentaneamente impossibilitato a presenziare in veste di inviato, si vocifera che lei andrà al suo posto temporaneamente: ci conferma questa notizia?

«L’Isola appartiene ad Alvin come inviato, lui è l’inviato. Qualora dovesse servire, sono pronta a dare una mano sostituendo temporaneamente Alvin. Sono a disposizione del programma essendo già dentro al programma e avendo già fatto l’inviata».

Che opinionista dobbiamo aspettarci?

«Quella che sono, schietta e sincera. Una che non fa polemica giusto per fare polemica ma che puntualizza le qualità e i pregi dei concorrenti, la loro lealtà e le loro strategie. Una acuta osservatrice, non mi sfugge niente. Non avrò peli sulla lingua e soprattutto sarò una grandissima spalla di Ilary e una grandissima alleata di Nicola Savino che io adoro».

Nel 2008 concorrente e vincitrice della sesta edizione. Opinionista nel 2011 e inviata nel 2012, con la conduzione di Nicola Savino. Nella prossima edizione sarà appunto opinionista accanto a Savino. Un sodalizio artistico il vostro?

«La nostra esperienza all’epoca è stata bellissima, ci siamo divertiti tantissimo. Nicola è una persona corretta, simpatica e ironica, auguro a tutti di lavorare con persone come Nicola Savino. Poi ultimamente abbiamo capito che insieme siamo una forza, anche in quest’ultima esperienza di Back to School che ha avuto un ottimo riscontro».

Un programma insieme le piacerebbe? 

«Magari! Intanto si fa questo insieme e credo sia una cosa molto bella. Io conosco anche la moglie di Nicola, ricordo che io facevo un programma anni fa e lei mi faceva gli outfit, quasi cinquanta abiti. Una persona straordinaria».

Un difetto e un pregio di Nicola? 

«Non mi puoi chiedere un difetto di Nicola. Non riesco a trovarne. Posso dirti che saremo degli opinionisti di alta qualità al servizio di Ilary Blasi, lei ha bisogno di noi opinionisti per un programma di così tante ore, possono esserci cose che possono sfuggire a lei o ad Alvin, quindi noi dobbiamo essere sempre sul pezzo».

Quali sono secondo lei i concorrenti più forti?

«Ilona Staller, perchè dona un respiro internazionale al programma. Al di là del giudizio personale che si può avere dei suoi film, comunque tutti film che io dico che finiscono a lieto fine, lei è molto conosciuta all’estero. Anche il suo legame con Jeff Koons nonostante le problematicità, anche Jeff Koons è comunque un grande artista internazionale. Sull’isola se succede qualcosa a Cicciolina la notizia finisce sulle pagine di tutto il mondo. Tra i personaggi che suscita curiosità c’è anche Blind, questo rapper che ha una vita complicata ecco la sua può essere una storia di riscatto. Quello che vorrei che emergesse da quest’Isola è non far conoscere i personaggi per come già li conosciamo ma che possa emergere qualcosa del loro lato umano che non si è mai scoperto».

Chi ci riserverà grandi cose e chi invece meno secondo lei?

«Io non sono una che parte con il pregiudizio. Per me non è tanto importante ciò che hanno fatto prima nella vita o la loro carriera. Io valuterò quello che loro faranno da quando metteranno i piedi sulla sabbia. Non mi farò influenzare da chi conosco già da tempo e dalle loro carriere. L’Isola dei famosi è un programma duro, io lo ricordo come una bellissima esperienza».

Le piacerebbe condurre L’Isola dei Famosi o il GFvip?

«Ilary e Alfonso stanno bene dove stanno. Invece di fare le scarpe a qualcuno mi piacerebbe fare un programma nuovo».

Quale sarebbe un programma nuovo che le piacerebbe portare in tv?

«Mi piacerebbe un programma, rivisitato ovviamente, tipo quelli della notte di Renzo Arbore, con un gran casino, come in una discoteca con Drag Queen, Go-Go Boys. Ma anche con interviste a personaggi della cultura, della politica. Io posso avere più registri, da quello più serio a quello più disimpegnato, credo di avere queste diverse sfaccettature».

Qual è la caratteristica che deve avere un buon naufrago per vincere L’Isola dei Famosi?

«Amare la Natura, rispettarla, resistere, non fingere e avere tanta pazienza. Perchè è vero che ci sono i mosquitos che sono fastidiosi, ma anche molte persone possono essere fastidiose».

Le faccio qualche nome dei concorrenti che ci sono quest’anno e lei mi dice cosa pensa di loro: Lory Del Santo, Zequila, Carmen di Pietro, Floriana, Guendalina Tavassi. 

«Sono dei “Realiter”, io li chiamo così. Sono dei professionisti dei reality, faccio questo neologismo. Sono dei recidivi, persone che hanno già fatto i reality. Poi persone come Lory Del Santo, Carmen Di Pietro che adoro, mi fa ridere molto, è una vera. Questa volta sarà con suo figlio. Io ricordo lo scherzo fatto a Le Iene».

Lei è appena uscita da “Il Cantante Mascherato”, che esperienza è stata?

«Bellissima, surreale. Io non immaginavo ci fosse tutta quella segretezza, nemmeno a mia madre ho potuto dire nulla. Ci dovevamo incappucciare, mi sembrava sa quelle cose tipo 007. Poi noi andiamo tutti in televisione per farci vedere, in quel programma invece non dovevamo farci sgamare. È stato divertente. Io ho imparato molto da Milly Carlucci, è una professionista molto attenta. Guarda due professioniste che non trattano mai male le persone con cui lavorano e con cui ho lavorato, sono Milly Carlucci e Barbara d’Urso. A Barbara non l’ho mai vista fare una sceneggiata. Riescono sempre a mantenere il timone della trasmissione con garbo, cosa che non è da tutti».

Barbara ha debuttato con la Pupa e il secchione, vi siete sentite? 

«Anche lei ha avuto problemi con persone con il Covid, l’altra con l’allergia, poi i problemi tecnici. Si le ho mandato un messaggio, le ho scritto “Sei una guerriera da tailleur e dalle tante perle”. Lei ha preso tutto con ironia, questa è professionalità, trasformare un impedimento in una ilarità».

Sulla sua eliminazione da Il Cantante Mascherato si è aperta una discussione sui social sul fatto che lei è uscita una settimana prima dell’inizio dell’Isola dei famosi. Cosa risponde alle polemiche?

«No assolutamente non è vero, io ho fatto quattro puntate su sei. Loro già sapevano perchè già c’erano stati dei rumors. Anzi loro consideravano questa mia partecipazione all’Isola come cosa per sviare chi indagava. È l’unica trasmissione dove sono contenti se sei da un’altra parte proprio per non far capire chi c’è sotto la maschera. Capisco che la tempistica può indurre a questo sospetto ma credetemi non è così».

Parlando di altro, le sue battaglie per i Diritti Civili sono celebri. Quanto abbiamo perso con il fatto che non sia passato il DDL ZAN? E a chi attribuisce la colpa del suo fallimento?

«Più che l’aspetto punitivo di una legge sono interessata all’aspetto educativo. Io vorrei che non ci siano omofobi domani o comunque che ci sia un freno nell’educazione e nelle scuole. È davvero brutto pensare che una persona deve stare male, deve soffrire per caratteristiche neutre come un orientamento sessuale, ma anche se una persona ha qualche chilo in più, se porta gli occhiali spessi, se non ha lo zainetto griffato o se ha un accento diverso. Il contrasto al bullismo, all’omofobia alla trasfobia è una cosa importante per i nostri ragazzi, per gli adolescenti. Faccio appello al buon cuore di tutti affinché si trovi un punto d’incontro e che si possa fare una legge che segna un avanzamento di civiltà del nostro paese e che ci riallinei alle gradi civiltà occidentali».

«Purtroppo si sono dette tante cose inesatte. Qualcuno ha pensato che questa era una legge che puniva addirittura perfino la libertà di pensiero, una cosa è il libero pensiero un’altra cosa è istigare alla violenza. Qualcuno ha parlato di ideologia del gender, come se noi fossimo interessati a convertire per avere una società solo di gay e andare nelle scuole a modificare e convertire gli etero in gay. Una parte della nostra classe politica è impreparata, poco sensibile e menzoniera».

Con lei non posso non affrontare quello che sta accadendo in Ucraina. Come andrà a finire? E secondo lei la Chiesa si è esposta abbastanza?

«Io sono contentissima delle parole di Papa Francesco che ha subito condannato la guerra dicendo che dovevamo tutti vergognarci. Mi ha sorpreso il silenzio iniziale del Patriarca di Mosca Kirill e poi successivamente le sue parole che hanno giustificato questa guerra perchè lui è molto amico di Putin, addirittura dicendo che serviva per la difesa contro la lobby gay, una roba allucinante. Credo che una religione che usi il nome di Dio per giustificare la violenza sia una bestemmia».

«Spero che questa guerra finisca presto, realisticamente penso che la Russia deve ritirare le sue truppe ma l’Ucraina deve rinunciare a far parte della NATO e deve riconoscere le richieste di alcune zone della nazione che vogliono essere indipendenti. Credo che queste siano le condizioni. E poi bisognerà appurare se è vero che gli Stati Uniti hanno finanziato delle basi di armi batteriologiche in Ucraina. Anche quello deve essere appurato».

Della figuraccia di Salvini con il sindaco polacco cosa ne pensa?

«Al di là delle simpatie politiche, mi chiedo: perchè andare li da solo? Ma a fare che cosa? Gli si è ritorno contro. Ha avuto un calo nei sondaggi. Con il giubbotto con gli sponsor, ridicolo. Tra l’altro uno che aveva detto che se dovesse scegliere con chi andare a cena tra i due Vladimir preferiva Putin a Luxuria. Una persona di cui non mi fido, e che non mi sembra abbia una credibilità su queste cose di politica estera. Dei voltagabbana che finita la guerra sono pronti ad elogiare Putin e che sono più amici della Russia che dei paesi dell’Europa».

In occasione delle Olimpiadi di Sochi, lei fu arrestata dalla polizia russa per aver esposto la bandiera con la scritta ‘Gay è ok’, che esperienza fu quella e quanto in Russia c’è ancora da lavorare per conquistare i diritti di ogni genere che sembrano mancare su più fronti?

«Io sono andata a protestare contro una legge che ha voluto Putin, che lui ha definito contro la propaganda gay, per cui non si può parlare di omosessualità in contesti pubblici perchè un minore potrebbe ascoltare e potrebbe esserne turbato o addirittura diventare gay. Ecco, quella è la stessa persona che ha ordinato di bombardare un ospedale con un reparto di maternità in Ucraina. Una persona il cui nome Vladimir significa “governo della pace”, “potenza della pace”, quella persona dovrebbe vergognarsi veramente».

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