“Faccende complicate”, intervista a Valerio Lundini: “Mi sarebbe piaciuto avere Ela Weber come spalla femminile. Lol? Sono inadatto, non riesco a trattenermi dalle risate”

Valerio Lundini

Dopo lo straordinario successo di “Una pezza di Lundini”, Valerio Lundini torna con un nuovo programma, da lui ideato e diretto, “Faccende complicate” in onda su Raiplay dal 12 gennaio. Un originale viaggio in giro per l’Italia per intervistare personaggi comuni e raccontare storie che riguardano tutti molto da vicino.

Intervista a Valerio Lundini

Noi di SuperGuida TV abbiamo video intervistato in esclusiva Valerio Lundini al quale abbiamo chiesto subito quali siano le faccende complicate a cui si riferisce il nuovo programma: “Il fatto che fossero complicate l’ho deciso da prima che avessi ben chiaro di cosa parlasse il programma. Se lo avessi chiamato faccende semplici e poi me ne fosse venuta una complicata avrei commesso un errore”.

Tante sono state le persone strane che Valerio ha incontrato in questo programma itinerante. Tra le varie situazioni c’è n’è stata però una che gli è rimasta impressa: “Non andrà in onda perché non era buona. Sono andato ad intervistare dei clown in un circo ma c’era una tale malinconia che ha tolto qualsiasi residuo di entusiasmo. Il peccato è stato che da quello stesso circo pochi giorni dopo è evaso un leone. Se avessimo insistito su quel circo avremmo avuto la puntata con il leone di Ladispoli e invece ora ci dobbiamo accontentare di un paio di video girati male”.

A differenza di Una pezza da Lundini, Valerio Lundini è da solo per la prima volta. Nessuna spalla femminile al suo fianco ma se avesse dovuto scegliere non avrebbe avuto dubbi: “Avrei scelto ancora una volta Emanuela Fanelli ma in questo caso c’era la sorella Fabiana che lavorava in produzione. Per dare valore al suo ruolo la presentavo a tutti come la sorella di Emanuela. Poi ho capito che forse era poco delicato perché non credo che tra le due scorra buon sangue. Non è che Fabiana è meno divertente di Emanuela però il David di Donatello lo hanno dato a lei e secondo me sotto sotto a lei le rode. Come spalla comica mi sarebbe piaciuto avere Ela Weber, la “Sellerona” della tv”.

Intanto, Valerio Lundini vuole continuare ad intraprendere un percorso anche nella recitazione. Lui sostiene però di avere un obiettivo: “Lo faccio solo per vincere anche io un David di Donatello. Così mi metterei in paro con Emanuela Fanelli”.

Poi però si fa serio: “Dipende dal tipo di progetto. Riconosco di essere poi una persona molto pigra e fare cinema vuol dire svegliarsi ad orari che non esistono. Per farlo deve valerne la pena. Ora sto scrivendo un film così se è brutto mi prendo io la responsabilità”.

Sul web, Valerio Lundini è stato spesso tirato in ballo tra i papabili concorrenti di Lol, il programma di Amazon Prime. Alla domanda se gli piacerebbe partecipare in futuro, ha risposto: “A me viene spesso da ridere. Non riesco a trattenermi e siccome poi il premio va in beneficenza mi dispiacerebbe perdere. Potrei partecipare solo dopo aver subito una grave perdita in famiglia. A quel punto ci sarebbe un’austerità che mi impedirebbe di tradire sorrisi”.

A conclusione dell’intervista, gli facciamo notare che qualche anno fa Nino Frassica lo aveva eletto come suo erede. Valerio Lundini si dice lusingato: “Mi dispiace per la questione del gatto. E’ un po’ che non lo sento. Sono molto lusingato perché sono un suo grande fan. A 70 anni Nino è ancora in auge e secondo me non ha ancora bisogno di eredi. E’ tra i pochi che invecchiando fa anche ridere più di prima”.

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