Un marito sospetto: il terribile fatto di cronaca he ha ispirato il film thriller

Un marito sospetto

Un marito sospetto è un film di genere giallo/thriller del 2019 diretto da Christophe Lamotte. La trama, bene articolata e capace di tenere desta l’attenzione dello spettatore fino alla fine, è liberamente ispirata ad un terribile fatto di cronaca che sconvolse la Francia nel 2011 e a tutt’oggi non ancora risolto. Di seguito vi diciamo qual è.

Un marito sospetto: la trama in breve

Prima di vedere qual è il fatto di cronaca nera che ha ispirato Un marito sospetto, ripercorriamone brevemente la trama.

Alice (Laurence Arné) è un’infermiera di circa 40 anni che vive serenamente in una cittadina di provincia francese insieme al marito Thomas (Kad Merad) e al figlio di 8 anni. Tutto cambia da un giorno all’altro, quando il comandante Sophie Lancelle (Géraldine Pailhas), le rivela che l’uomo è sospettato di essere uno spietato killer che ha sterminato l’intera famiglia 15 anni prima. La donna è certa di aver finalmente trovato l’assassino, ma lui si dichiara innocente. Chi dei due ha ragione?

Il fatto di cronaca nera che ha ispirato il film

Come anticipato, Il marito sospetto trae liberamente spunto da un fatto di cronaca nera accaduto in Francia nel 2011.

Il 21 aprile di quell’anno infatti, furono ritrovati i corpi di cinque membri della famiglia Dupont de Ligonnès nella loro casa di Nantes. I cadaveri di una moglie e madre e dei suoi 4 figli, giacevano sepolti nel giardino dell’abitazione. Fin dall’inizio i sospetti ricaddero sul capofamiglia, Xavier.

Da quel momento in poi la Polizia non ha mai smesso di indagare, ma senza riuscire a trovare la cosiddetta “pistola fumante” che potesse incastrare definitivamente Dupont e portarlo di fronte alle autorità giudiziarie. In casa non vennero rinvenute tracce dell’uomo, che però, fu accertato, aveva comprato sacchi per il cemento e calce, oltre ad aver scritto lettere indirizzate a familiari ed amici in cui asseriva che la sua famiglia si era unita ad un gruppo religioso (in seguito le missive vennero giudicate un falso).

Il movente? Si ipotizzano motivi finanziari o forti dissapori. Ad ogni modo il caso non è chiuso e Xavier è ancora un ricercato che la Polizia d’Oltralpe spera di mettere un giorno di fronte alle proprie responsabilità.

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