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Truth – Il prezzo della verità: la storia vera dietro al film e il coraggio di Mary Mapes

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Truth-Il prezzo della verità è un film del 2015 diretto da James Vanderbilt alla sua prima prova dietro la macchina da presa. La pellicola, in onda su La7 nella prima serata di Lunedì 25 Settembre, si ispira ad una storia realmente accaduta in America a metà degli anni 2000 e tratta una tematica delicata e complessa, quella del giornalismo d’inchiesta e delle difficoltà che esso incontra di fronte agli interessi della politica.

In Truth-Il prezzo della verità l’audacia della protagonista Mary Mapes si mostra in tutta la sua forza quando la donna non solo non arretra, ma addirittura sfida i vertici dello Stato per difendere il proprio lavoro e quello dei colleghi. La Mapes infatti, si trovò implicata in un caso che coinvolgeva niente meno che George W. Bush. Ecco cosa successe.

Truth-Il prezzo della verità: la trama in breve e il cast

Prima di ricordare i fatti reali che hanno costituito la base del film, ripercorriamo brevemente la trama di quest’ultimo.

L’anchorman Dan Rather realizza uno scottante reportage che, testimonianze e prove alla mano, mostra come il Presidente George W. Bush, a suo tempo, abbia smosso ogni conoscenza possibile per evitare di combattere nella guerra del Vietnam. Ne consegue, come prevedibile, un putiferio che scuote la politica e la società statunitense.

Truth si avvale di un cast di interpreti molto apprezzati e popolari, ovvero Robert Redford, Cate Blanchett, Dennis Quaid, Stacy Keach, Bruce Greenwood e Elisabeth Moss.

Il caso di cronaca e Mary Mapes

Truth-Il prezzo della verità, come anticipato, racconta un fatto di cronaca recentemente accaduto che scosse profondamente l’opinione pubblica americana.

Nel 2004, in piena campagna elettorale e in un clima pertanto incandescente, la CBS mandò in onda il programma 60 minutes su un argomento a dir poco scabroso. Nel corso della trasmissione infatti, si disse che George W. Bush, potendo contare su una intricata rete di amicizie influenti, grazie ad opportune raccomandazioni riuscì ad evitare di essere arruolato per combattere in Vietnam. Dietro la raccomandazione ci sarebbe stato il padre, ex presidente USA. In pratica, colui che aveva sempre voluto dare di sé l’immagine del militare perfetto, non aveva servito la Patria quando avrebbe dovuto.

Uno scoop che, inevitabilmente, sollevò un polverone di portata gigantesca, con tanto di licenziamento immediato dei reporter coinvolti. A difendere con le unghie e con i denti l’operato dei professionisti interessati fu Mary Mapes, produttrice di 60 minutes. La donna scrisse Truth and Duty: The Press, the President and the Privilege of Power, un libro in cui con estrema decisione e senza alcun timore, sancì il proprio punto di vista su una questione che gli americani fanno ancora fatica a digerire.

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