The Assessment – La valutazione: un thriller sci-fi inquieto e ricco di suggestioni – Recensione

The Assessment - La valutazione

Recentemente la serie tv Black Mirror è tornata con una nuova stagione, sbarcata in esclusiva nel catalogo di Netflix, nella quale ci parla nuovamente del nostro tempo filtrato attraverso gli occhi del fantastico e della fantascienza, con futuri più o meno prossimi quali inquieto specchio dell’oggi. Questa premessa è dovuta al fatto che The Assessment – La valutazione – disponibile invece sulla piattaforma rivale Amazon Prime Video – può apparire come una sorta di puntata lunga della suddetta, con un’ambientazione ridotta e un altrettanto esiguo numero di personaggi a far da sfondo all’intricata vicenda.

Vicenda che ha inizio per l’appunto in un tempo a venire ma imprecisato, con la società sull’orlo del collasso per via delle nascite incontrollate e dell’esaurimento delle risorse naturali. Condizioni che hanno obbligato il governo ad abbandonare il cosiddetto “Vecchio Mondo”, considerato ormai invivibile, per un nuovo modello dove la natalità è rigidamente controllata dall’alto. Le coppie che vogliono avere un bambino infatti devono prima essere sottoposte a un’attenta valutazione da parte di individui altamente selezionati, che trascorreranno una settimana intera in compagnia dei potenziali genitori per comprendere se siano adatti o meno all’impegnativo ruolo che li attende.

The Assessment: volere è potere?

Certamente Mia e Aaryan non avevano idea che quei sette giorni si sarebbero trasformati per loro in un incubo. L’entrata in scena di Virginia, selezionata per giudicarli, scombussola infatti la routine quotidiana e rischia di incrinare anche la loro relazione. La nuova arrivata comincia a comportarsi come se fosse una bambina, dando inizio ad una serie di situazioni paradossali che rischiano di cambiare tutto per sempre.

Ha luogo così un prevedibile, ma intrigante, triangolo in divenire, con questa “terza incomoda” che diventa veicolo per gelosie e insicurezze, in un crescendo tensivo dove l’anima e la mente dei personaggi viene messa a nudo, costringendoli a fare i conti con le proprie ambizioni e a comprendere la vera natura del loro desiderio. Il confine tra ciò che è giusto e il peso delle scelte, con i cambi di prospettiva e l’avvicendarsi dei punti di vista, trova adeguata soddisfazione in quel finale carico di risvolti amari, ma necessari per affrontare delle ritrovate consapevolezze.

Donne in cattedra

La regista Fleyr Fortune, al suo esordio nel lungometraggio dopo aver firmato diversi spot pubblicitari e videoclip musicali, riesce a creare la giusta atmosfera, progressivamente più inquieta, e a cogliere le sfumature di una sceneggiatura che, pur riprendendo suggestioni non del tutto nuove, ha il merito di andare fino in fondo e non tirare indietro la mano, con lo sguardo finale di Mia quale porta aperta a un domani sì incerto e al contempo colmo di rinnovata speranza.

A tal proposito il cast, soprattutto nelle figure femminili principali, è quanto mai azzeccato. Se Elizabeth Olsen è perfetta nelle vesti di questa donna consumata dal desiderio di maternità, che vede crollare il proprio mondo giorno dopo giorno, la performance di Alicia Vikander, che regredisce di sovente ad uno stato infantile, si tinge via via di sfumature sempre più drammatiche, diventando il cuore pulsante di un racconto senza vinti né vincitori.

Conclusioni finali

Una cupola isolata sul mare, ideale e utopico nido d’amore per la coppia protagonista, si trasforma in un palcoscenico delirante quando fa loro visita un’emissaria del governo, incaricata di valutare se sia o meno adatta a ottenere la possibilità di procreare, in un mondo dove le nascite sono rigidamente controllate e centellinate. La convivenza obbligata darà il via a dinamiche (in)attese, tra speranze e disillusioni.

In The Assessment – La valutazione le due ore di visione seguono quell’idea di fantascienza sociologica post Black Mirror, con alcuni buoni spunti e due splendide protagoniste come Elizabeth Olsen ed Alicia Vikander a dar vita ad una partita a scacchi di trucchi e inganni, bugie e gelosie, dove le certezze vanno in frantumi alla ricerca di un domani carico di incognite.

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