“Sono innocente” anticipazioni: domenica 8 aprile 2018 prima puntata

Sono innocente

Chi ha provato l’esperienza del carcere ingiustamente, di certo ha visto cambiare di punto in bianco la propria vita. Non è possibile cancellare una condanna che ti macchia fino alla morte, soprattutto se si sa di non essere colpevoli. Alberto Matano, noto giornalista del Tg1, propone la seconda stgione di “Sono innocente“, la cui prima puntata verrà trasmessa domenica 8 aprile 2018 su Rai Tre alle ore 21,25.

“Sono innocente”, l’esperienza del carcere

La seconda stagione di “Sono innocente” trasmessa Rai3 con la conduzione di Alberto Matano presenterà nell’arco di sei puntate drammi vissuti e come chi ne è stato colpito è riuscito ad uscirne.

Matano ci avvisa ed offre alcune anticipazioni:

Non facciamo i giudici, ci occupiamo di casi di innocenza conclamata e riconosciuta, è un viaggio nella giustizia ingiusta che torna giusta.

Il giornalista continua dicendo che moltissime sono state le segnalazioni avvenute in seguito alla prima serie. Era doveroso quindi affrontare, ancora una volta, la triste situazione con professionalità e coscienza.

Questo ci ha spinto a ampliare il raggio del racconto, accanto alle persone comuni che si ritrovano in un film dell’orrore, abbiamo pensato di ripercorrere vicende di personaggi famosi o casi da prima pagina. Per loro non ci avvaliamo della fiction, ma delle immagini di repertorio” conclude Matano.

Errori giudiziari da brividi

Negli anni molte, forse troppe, sono state le condanne inflitte ad innocenti che hanno pagato addirittura con la vita episodi di “cattiva giustizia”.

Durante le puntate di Sono innocente verranno trattati casi che ci hanno lasciato senza parole. Avremo modo di ricordare Enzo Tortora, la figlia Gaia porterà la sua testimonianza.

Si parlerà di Meredith Kercher, per cui Patrick Lumumba fu accusato senza colpa. “A distanza di trent’anni l’ingiusta detenzione e la morte di Tortora sono una ferita aperta” spiega Matano.

Il giornalista di Rai 1 ci dice che anche ciò che ha subito lo chef Filippo La Mantia non lo ha lasciato indifferente. Il cuoco è stato incarcerato nell’anno 1986 con l’accusa di favoreggiamento a riguardo l’omicidio Cassarà.

Ricordiamo che dalla casa in cui abitava lo chef, all’epoca fotoreporter, era stato sparato e Ninni Cassarà veniva ammazzato. Mantia, che in seguito è rinato grazie alla sua passione culinaria, scontò la sua “pena” all’Ucciardone di Palermo.

Ora si occupa dei detenuti, pure essendo un grande chef. Ancora, la storia di Stefano Messore arrestato per sciacallaggio in occasione del terremoto di Amatrice.

Nella realtà si è appreso che i viveri dovevano andare ai terremotati e lui si era prodigato con la moglie a la figlia a recapitarli. Per questa condanna ingiusta 50 giorni della sua vita sono trascorsi nel carcere di Ascoli.

Il caso dell’ingegnere Vito Gamberale

Chiara Gamberale, scrittrice, ricostruirà il caso del padre, che venne accusato ingiustamente di abuso di ufficio e concussione nel’anno 1993. Molto fu scritto durante l’arresto, molto poco quando è stato assolto con formula piena.

Sono innocente tratterà anche di casi di massima crudeltà, di omicidi e suicidi avvenuti durante la detenzione in carcere. Si parlerà di chi pure essendo innocente ha pagato e ha visto la sua vita sconvolta.

Matano ha scritto il libro Innocenti-Vite segnate dall’ingiustizia (Rai Eri) e commenta: “ho sentito l’urgenza di scrivere perché era importante, oltre la tv, che le persone vittime di un errore clamoroso lasciassero un’ulteriore traccia. L’ho dedicato a chi ha avuto giusitizia e a chi ancora combatte per ottenerla. Nessun risarcimento, nessuna cifra, può restituire gli anni di vita che ti hanno tolto“.

Daria Bignardi commenta che queste sono situazioni che potrebbero capitare a tutti. Quindi è obbligo pensare bene e non puntare il dito su chi è arrestato, tanto meno indagato.

L’errore umano esiste e sconvolge, venire a capo della verità non è facile. Matano conclude ringraziando il direttore di Rai3 Stefano Coletta, per avere dato modo di portare a conoscenza simili tragedie.

Pezzi di vita vissuta che ti rimangono dentro, questo è Sono innocente, l’esperienza del carcere sconvolge in ogni caso e specialmente se la si affronta da innocenti.

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