Senza Malizia: in prima tv il film documentario su Laura Antonelli

Senza malizia

Laura Antonelli è stata una delle attrici più ammirate d’Italia, ma al successo professionale non è corrisposta una vita privata altrettanto fortunata. La diva è scomparsa nel 2015 dopo aver sofferto di forti crisi depressive ed aver superato una lunga serie di problemi dai quali, evidentemente, non è mai riuscita a riprendersi del tutto. Rai Tre la ricorda con un film documentario che ripercorre le tappe salienti della sua tormentata esistenza e della carriera. L’appuntamento è per le 21.20 di Giovedì 6 luglio: il programma è una prima tv assoluta.

Senza Malizia: per conoscere meglio Laura Antonelli

Il 22 Giugno 2015 a Ladispoli, dove si era ritirata da tempo in totale solitudine, moriva Laura Antonelli, acclamata diva del nostro cinema. Senza Malizia, film documentario di Bernard Bédarida e Nello Correale del 2023, si propone di farla conoscere meglio al pubblico sia dal punto di vista personale che artistico.

Si comincia dall’infanzia infelice e complicata come figlia di esuli istriani e si ripercorrono gli anni ’60, quelli in cui Laura, giovane, bella e ambiziosa, inizia a farsi strada nel mondo dello spettacolo. Dopo una breve esperienza come insegnante di educazione fisica, la Antonelli, sensuale e fotogenica, cominciò a posare per foto pubblicitarie e divenne un’attrice di fotoromanzi. Da lì a piccole parti nel cinema, principalmente osé, sebbene sempre con garbo, il passo fu breve.

Dal successo di Malizia al ritiro definitivo dalle scene

L’exploit e la notorietà arrivarono nel 1972 con l’iconico ruolo di Angela La Barbera in Malizia, film di Salvatore Samperi da cui, probabilmente, non riuscì mai ad affrancarsi del tutto. La pellicola riscosse un successo incredibile e le valse un David di Donatello e un Nastro d’Argento come migliore attrice protagonista. Da quel momento iniziò per lei un periodo estremamente mondano fatto di flirt, veri e presunti, copertine e leggerezza, almeno apparente. Professionalmente parlando, la Antonelli divenne un’attrice contesa dai migliori registi dell’epoca. Visconti, Risi, Comencini, Scola e Bolognini fra i nomi più illustri per i quali lavorò.

Laura era una interprete di talento, ma veniva considerata di più per la bellezza. L’etichetta di sex-symbol che le fu cucita addosso le andò sempre stretta. Nel 1991 l’attrice rimase sfigurata al volto a causa di un intervento di chirurgia estetica e lasciò il mondo del cinema, che l’aveva profondamente delusa. Gli ultimi anni li ha trascorsi in un modesto appartamento a Ladispoli circondata da pochissimi amici stretti. Non ha mai più rilasciato interviste e partecipato ad eventi.

Le testimonianze

Oltre alle immagini di repertorio, Senza Malizia si avvale del contributo di personaggi del mondo dello spettacolo che hanno conosciuto e spesso lavorato insieme a Laura Antonelli.

Da Giancarlo Giannini a Michele Placido, da Daniela Poggi a Francesca D’Aloja, da Marco Risi a Simone Cristicchi, passando per il noto critico cinematografico Valerio Caprara, ciascuno dà testimonianza del proprio rapporto con la Antonelli offrendo di lei un ritratto veritiero, garbato e rispettoso.

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