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Raffaella Mennoia: ecco perchè “Temptation Island” piace tanto al pubblico | Intervista

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Raffaella Mennoia è una delle autrice di punta di Mediaset e lavora con Maria De Filippi da oltre 25 anni. È grazie a lei, e alle sue scelte nei casting, che alcuni programmi hanno fatto registrare record di ascolti. Accanto al mondo della spettacolo, Raffaella è impegnata anche socialmente e si occupa attivamente nell’aiutare gli amici a quattro zampe.

Noi di SuperGuidaTv abbiamo intervistato Raffaella Mennoia, con lei abbiamo parlato della sua carriera, di tv e della sua passione per gli animali.

Raffaella Mennoia, intervista esclusiva all’autrice tv

Amore incondizionato per gli animali, da tempo hai sposato la causa per la difesa dei cani, è fondatrice di un’associazione a tutela degli animali: “L’ARCA degli amici”, spieghiamo meglio di cosa si occupa l’associazione e come poter aiutare?

“Io collaboro da tantissimi anni con altre associazioni per quanto riguarda il volontariato. Insieme a questo cerco di aiutare gli animali anche in altro modo, ognuno cerca di aiutarli in base alle possibilità che uno ha. L’idea di creare ‘Arca degli Amici’ nasce da una mia mi esigenza di rendere determinate cose più belle perché ovviamente le grandi associazioni a volte devono fare più passaggi per portare a termine delle attività. Con la mia associazione invece ho la possibilità di fare una cosa più velocemente e direttamente.

Non è stato semplice costituire questa associazione del terzo settore, ammetto che è stato un po’ più complicato di quanto pensassi all’inizio, ma alla fine ce l’ho fatta. Ieri ho avuto un incontro con il Comune di Roma per progetti inerenti il canile della Muratella, dove faccio volontariato da molti anni, perché lì ci sono molte cose che non vanno. Tutto questo lo faccio per gli animali, per ora mi occupo solo io dell’associazione, ma sono molto entusiasta. Chi vuole può iscriversi e il giorno delle iniziative può partecipare”.

Sei stata testimonial anche di una campagna di LNDC (Lega Nazionale per la difesa del cane) per sensibilizzare le persone su alcune razze di cani che molti erroneamente definiscono “pericolosi”.

“Provo a spiegarlo in modo semplice anche per chi non ha mai avuto cani e ne vuole prendere uno. Ci sono determinate razze che hanno ‘una spinta in avanti’ data da una forte sensibilità. È come paragonarli ad una persona molto sensibile ed emotiva. Non esistono cani aggressivi, cani pericolosi, esiste sicuramente una gestione che deve essere un po’ più attenta verso determinate razze. Tutto qui.

Io sono nata con i cani in casa e non ho mai avuto questo problema. Se oggi arriva da me una famiglia o un ragazzo che chiede il primo cane, cercherò di dargli uno più gestibile anche rispetto alla vita che conduce. Io per esempio ho il mio Saki, che è un english Staffordshire della famiglia dei molossoidi, che da quando è nato vive insieme a me. Lo porto sempre in ufficio e tutti i miei colleghi sono innamorati di lui, se lo litigano! Non esiste il cane pericoloso esiste quindi chi non sa gestire determinate cose. È come un bambino, se tu gli insegni la maleducazione poi sarà maleducato, e la stessa identica cosa accade con un cane aggressivo: dipende da quanto tempo tu dedichi su questo aspetto”.

Con l’arrivo dell’estate la cattiva abitudine di abbandonare gli animali non è stata ancora purtroppo azzerata: secondo te cosa si potrebbe fare, e cosa può fare lo Stato per far fronte a questo fenomeno?

“È un tema che mi tocca molto anche perché faccio volontariato nei canili e in questo periodo dell’anno si riempiono tantissimo. Per me abbandonare un cane equivale a condannarlo a morte. Ho visto con i miei occhi cani lasciarsi morire dopo essere stati abbandonati. Io ho la soluzione per evitare che finiscano nei canili, o peggio vengano investiti per le strade: bisognerebbe cambiare le leggi in Italia. C’è stato un caso di un signore finito sui social e ripreso dai telefonini in cui si vedeva che ammazzava di botte con un bastone dei cani. A questo signore erano stati sequestrati dalla Lav dei cani proprio per questo motivo e il magistrato ha ritenuto opportuno restituirgli i cani. Ora di tre cani si sono perse le tracce, saranno morti, ma il signore continua ad ammazzare gli altri cani di botte perché i video sono della scorsa settimana. Ho visto anche la proposta di Salvini per la revoca della patente per chi abbandona i cani, bene se riuscissimo a fare delle leggi che consentano ai cani di essere considerati essere senzienti e con un’anima magari certe cose potrebbero cambiare. Se tu abbandoni un cane per me devi essere punito con delle pene severe, non solo con la revoca della patente. Ma ad oggi non succede nulla anche se uccidi un cane. In Italia i cani sono considerati ancora cose. Tutte le persone che vogliono bene ai cani la pensano come me e io per questo ho creato l’associazione per fare qualcosa per loro. Sono tutti molto partecipi, anche sui social, nel volermi aiutare perché se hai un cane dentro casa, non puoi non pensare che abbia un’anima. Nessuno li difende però. Chi ha avuto cani sa che ci vuole la stessa attenzione con loro da dare ad un bambino”.

Prestare il volto a un programma dedicato agli animali ti piacerebbe? O in generale condurresti un format tv? Quale? Com’è nata l’idea dei cani in tv, abbiamo visto spesso a C’è posta per te ma anche a Uomini e Donne?

“Tutto ciò che riguarda i cani e il loro bene mi interessa. Realizzare un programma su loro però diventa complesso, non bisogna enfatizzare, ma semplicemente raccontare il cane come è. Spero di riuscire a realizzare una striscia quotidiana dove poter dare dei cani in adozione. A me piace molto il lavoro che faccio, il fatto di essere autore mi rende pazza di gioia. Per quanto riguarda Saki da sempre gira in ufficio con me ed è negli studi dove registriamo da sempre. Maria De Filippi è un’amante dei cani e ha iniziato ad avere un rapporto con lei e ogni tanto se lo portava in studio. Non c’è stato nessun ragionamento dietro, è venuto in automatico a Maria portare Saki con sé a ‘C’è posta per te’, non è stato mai addestrato”.

Quanto sei stacanovista da 1 a 10?

“10 e lode. Sono una ‘rompiscatole’ soprattutto con me stessa. Siamo una bella squadra, al di là degli ottimi risultati in termine di ascolti, tra lo staff si crea un legame anche affettivo molto forte. Noi per esempio andiamo anche a cena insieme. Certo si litiga, come è normale, ma non c’è mai un clima pesante”.

Cosa ti piace del tuo lavoro e cosa meno?

“La cosa che mi piace di più è fare casting. La composizione di un buon casting ti fa un buon programma. Continuo a essere curiosa di chi ho davanti. Il giorno che perdi quello è un problema. La cosa che mi piace di meno è il montaggio”.

Come è iniziata la tua carriera nel dietro le quinte della tv e come è avvenuto l’incontro con Maria De Filippi?

“Sono 25 anni che lavoro in televisione, ho iniziato a lavora con Maria non direttamente con lei ma su una sua produzione. In realtà prima lei era dietro le quinte, poi le cose sono cambiate, come è giusto che sia. È un rapporto di grande conoscenza, stima e amicizia”.

Si parla di Temptation Island ambientato in inverno: come lo immagini? Avrà comunque lo stesso appeal sul pubblico?

“Siamo stati fermi una stagione ora puntiamo a Temptation Island con la speranza che vada bene come questa edizione. Sicuramente è un programma estivo, è come dire quando vado a mare e vado sempre in quello stabilimento. Non so se sarà la stessa cosa, con quelle stesse persone, portarle da un’altra parte. Però sono contenta che la rete abbia pensato a questo, l’ho letto sui giornali, ma vanno fatti tanti ragionamenti su come realizzare questa edizione invernale. Ci penserò bene quando mi ufficializzeranno le date della messa in onda”.

In tanti anni di tv, cosa ti ha insegnato questo mestiere?

“Questo mestiere è l’unica cosa che so fare. Non è una battuta stupida, non so fare l’uovo al tegamino per esempio. So fare solo il mio lavoro. Ci vuole tanta pazienza per farlo, questa la posso insegnare”.

Perché Temptation ha successo? Perché piace così tanto al pubblico? Un chiarimento su quello che è uscito su Sorrisi, sul fatto che alcune cose non vengono mandate in onda: in che senso?

“Molto probabilmente mi hanno chiesto dei casting e ho spiegato che noi non li mandiamo in onda. Quello che vedete nel corso del programma è tutto quello che dovete vedere. Secondo me piace tanto alla gente perché vogliono vedere se i ragazzi riescano a reggere delle tentazioni o se si lasciano. Non è un programma prettamente femminile, lo vede l’adolescente di 13 anni come la signora anziana di 80 anni ma anche uomini”.

Uomini e Donne: quale coppia che si formata ricordi con affetto? E come fate a stanare quelli che tentano di fare i furbi?

“Noi abbiamo lo strumento più efficace: il pubblico. Per fortuna la gente che ci vuole bene ci manda segnalazioni continuamente, sono loro che ci aiutano. È un lavoro di sinergia. La coppia che mi è rimasta nel cuore? Non ne sono tantissime, ma alcune le sento ancora tra persone che stanno ancora insieme, hanno avuto dei figli e chi si è lasciato”.

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